Artic1 ha scritto: ↑Diego ha scritto: ↑senza filtro con caridina sui 650
Mentre il mio con Neocaridina d. ha passato quasi un mese oltre i 950 prima di dare sintomi. L'acqua l'ho cambiata 2 settimane fa causa trasloco vasca (avrei potuto attenderne altri, ero a circa 800) ed erano passati 13 mesi dal cambio precedente in cui avevo toccato i 1000 μS/cm.
Quindi in sintesi:
Oltre i 1000 μS/cm sei messo male un po' com tutto, con altri allestimenti molto prima.

Ma come fa ad accorgersi di malessere se ha le petitelle come unico pesce sensibile.
Poi i pesci mica ti vengono a bussare dicendo "ah sto male" poi se son in salute resistono più o meno a tutto.
Artic1 ha scritto: ↑Mentre il mio con Neocaridina d. ha passato quasi un mese oltre i 950 prima di dare sintomi.
A 950 dipende cosa sei in eccesso.
Prendi che sia azoto: le caridina hanno un ciclo vitale più breve perché è più probabile muoiano. La media di riproduzioni si abbassa. Quando fanno la muta la probabilità di morte è più alta.
Ma come fai ad accorgertene in un caridinaio? Io non riesco nemmeno a contarle.
cicerchia80 ha scritto: ↑Purtroppo la tua fauna non ci aiuta...gli Ancystrus diciamo che hanno un adattabilità immane a tutti i valori,le Japonica si riproducono i. Acqua salmastra e ti ho detto tutto....i neon anche hanno una tollerabilità abbastanza buona,ma le petitelle per dire in un plantacquario sarebbe meglio non mettercele
Sì ma l'acqua salmastra ha una particolare composizione.
Per il resto son d'accordo. Resistono molto.
Con i nitrati e le japonica dovresti accorgertene. Mi pare ne siano abbastanza sensibili.
Artic1 ha scritto: ↑Io gli ho dato un valore massimo, voi che valore gli consigliate come limite?
Dipende da come è composta la conducibilità.
Ho un acquario dove non fertilizzo. L'aumento di conducibilità è dato solo da prodotti non consumati correttamente dalle piante. Ergo, se si alza cambio.
Dall'acqua di partenza (assumendola abbastanza bilanciata) io terrei circa il 10% di conducibilità come margine di fertilizzazione.
Cioè:
Se ho la conducibilità di partenza a 200, posso fertilizzare fino a farla arrivare a 220.
Non rifertilizzo se non torna SOTTO i duecento.
Se inizia a crescere devo cambiare acqua. Perché le piante non stanno assimilando i nutrienti corretti ma altri. (vuol dire che ho sbagliato a fertilizzare, errore=cambio)
Mettiamo per ipotesi che l'acqua non sia con le stesse percentuali consumate dalle piante (cioè quasi tutte le acque di rubinetto):
Pian piano le piante consumeranno il calcio. Che c'è in acqua. Ma magari lasceranno altri elementi. La conducibilità non varia eppure le piante crescono.
Abbiamo però cambiato la composizione della nostra acqua. In base al modo in cui è cambiata possiamo decidere se cambiare un po' o meno.
Ora i miei esempi, che non dico di seguire, ne di copiare, ma per spiegarmi magari meglio:
Tanganyika :
Conducibilità del rubinetto 550. A cui aggiungo sali fino ad arrivare a 600 650, che so che è la quantità di sali che mi permette di arrivare a pH 9 e KH circa a 20. Testato le prime volte, poi l'acqua di rubinetto non varia e i sali nemmeno.
Misuro la conducibilità finale.
Anche qui si abbassa. (ho pothos fittonia e Salvinia).
Ma non son solo le piante. Quindi quando cambio?
Quando si abbassa troppo!
Se scendo sotto i 600 o salgo sopra i 700 cambio.
C'è un altro problema: non tutti gli acquari son incentrati su piante e in caso di problemi si può cambiare il 50%. Nel tanganyika non posso cambiare oltre a un certo limite. Perché alcuni pesci han la tana in alto. Se ci tolgo l'acqua ammuffiscono eventuali uova, o peggio, non la riconoscono più come tana e ristabiliscono le gerarchie.
Quindi che fare? In base alle quantità di mangime che dò, e altre cose, cambiando circa 80 litri alla settimana, non vado sotto il primo sasso, e la conducibilità rimane entro quei valori senza sbalzi.
In base alla temperatura del periodo decido se aumentare o meno la frequenza.
Caridinaio: è acqua di rubinetto. 550 partenza.
Fertilizzo solo con ferro e microelementi non chelati.
Come cambio?
Praticamente l'evaporazione mi fa formare un accumulo di sali e calcare in superficie. Appena l'acqua va sotto una certa soglia, invece di fare un rabbocco, cambio 3 litri d'acqua.
In un acquario aperto alla stessa temperatura della stanza, evaporano circa 2 litri ogni 2 settimane.
Cambiando così pian piano la conducibilità dovrebbe salire. Ma in realtà essendo il calcio l'elemento principale della mia acqua, in un caridinaio va perfettamente così.
La popolazione rispetta gli standard di crescita a me necessari per averla costante. (qua si va ot, basti sapere che ogni tanto rimuovo qualche caridina quindi devono riprodursi abbastanza per sopperire a questa rimozione)
Come capirlo? La frequenza con cui vedo nuovi nati e la temperatura. Ora con 17 18 gradi me ne aspetto di vederne ogni 3 mesi guardando l'acquario ogni settimana dopo aver dato del cibo.
Acquario grande piante:
Per ora non fertilizzo ma a breve ricomincio.
La conducibilità è a 140. La sto abbassando pian piano. Quando sarà al valore che mi soddisfa mi terrò circa 10 µS/cm di margine. Che è il necessario per buttare ferro e micro. I macro non li metto per due motivi:
Ci son pesci che li producono.
Preferisco andare in carenza di macro che superare il valore di 5 di nitrati.
In realtà con pochi macro le piante semplicemente adattano la loro velocità al nutriente meno presente. Nel mio caso il fosforo.
Le piante son semplicemente più lente. Finché la quantità di fosfati prodotta è così.
In un altro cambio quando la conducibilità supera i 40 µS
Tra l'altro pensando alle sole piante, molte son molto più belle se han luce molto più abbondante rispetto ai nutrienti presenti (Cabomba, Myriophyllum, Proserpinaca, Heteranthera, mayaca....)