Il ferro nell'acquario

Sia per l'acqua che per il fondo

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Masatomo
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Il ferro nell'acquario

Messaggio di Masatomo » 16/11/2015, 17:38

Ciao,mi sono letto l'articolo Fertilizzanti in acquario -ferro ma ho un dubbio.Non ricordo se nelle istruzioni dei test Sera o in quelle dei fertilizzanti JBL (che usavo), ma avevo letto che, dopo 24 (o forse 48?) ore dalla fertilizzazione di ferro, bisognerebbe controllare che la sua presenza sia praticamente pari a 0 e, in caso negativo, bisognerebbe procedere al cambio dell'acqua.

Ora, siccome qua, invece, non ho letto niente del genere e, soprattutto, considerato che si usa il chiodo arrugginito, mi viene da pensare che questo cambio d'acqua non sia realmente necessario. A meno che la produzione del ferro dal chiodo rimanga totalmente localizzata e non entri mai nell'acqua generale.

Attualmente, in seguito alla fertilizzazione di Rinverdente, ho il ferro intorno a 0,3 mg/l, che è un po' più di quello che le linee guida per noi novelli suggeriscono (0,1-0,25 mg/l), ma ho piante che richiedono ferro, tipo Pogostemon e Lymnophila (le rosse le ho inserite ieri quindi dubito che già oggi siano lì a consumare ferro), quindi non mi sembrerebbe sensato cambiare l'acqua, soprattutto perché il ferro l'ho messo io!

Concludo con tre domande Q/A:

- se ho capito bene il ferro chelato (Cifo S3 o simili) si usa in aggiunta all'altro ferro perché viene mantenuto disponibile per le piante anziché precipitare, principalmente nel caso di piante con elevata richiesta di ferro. Se però ho già 0.3 mg/l di ferro dal Rinverdente, ha senso immettere anche quello chelato se, dopo un paio di giorni, i livelli del ferro da Rinverdente non sono diminuiti molto?
- se si usa il chiodo, ha senso usare comunque il ferro chelato o ci si limita a quello regolare ma magari in quantità minori?
- in un altro post @GiuseppeA mi ha detto che si deve mettere un chiodo/dado sotto ogni pianta che richiede più ferro, ma già che ci sono faccio la domanda successiva qua: se ho un gruppo di steli che occupa un po' di spazio, devo mettere più chiodi/dadi per ogni tipologia di pianta? Ad es. sia il Pogostemon che la Lymnophila occupano uno spazio di circa 12 cm2 e sono vicine tra di loro, quindi 24 cm2 in totale: dovrei forse mettere due chiodi ai due lati ed uno in mezzo a loro o ne metto uno in mezzo ad ognuno dei due gruppi?

E infine la domanda power:
Se non noto delle carenze, evito di mettere il chiodo?

Grazie per l'abnorme pazienza!
Ultima modifica di giampy77 il 16/11/2015, 17:42, modificato 1 volta in totale.
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giampy77
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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di giampy77 » 16/11/2015, 17:55

Inizio ardire la mia dall'ultima tua domanda, io per le specie più esigenti, parlo di Alternanthera o simili, il chiodo lo metterei ugualmente, io ho fatto così. Per il ferro Cifo,normalmente andrebbe dosato ogni 15 giorni ed il sistema è quello dell'arrossamento dell'acqua, per quello che non c'è una dose predefinita, con l'arrossamento ogni volta la quantità di ferro è sempre diversa. Nel tuo caso attenderei che le rosse passino la fase iniziale di adattamento.
La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario. Albert Einstein

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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di lucazio00 » 16/11/2015, 18:05

Guarda le piante e non il test...che può ignorare il ferro se chelato in modo troppo forte da non essere rilevato!
Le piante rosse hanno apici deformi, quelle verdi hanno gli apici sbiaditi!
Facile no?
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Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!

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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di Masatomo » 16/11/2015, 20:07

lucazio00 ha scritto:Le piante rosse hanno apici deformi, quelle verdi hanno gli apici sbiaditi! Facile no?
No :( Io non ci posso credere che in quasi tre mesi facendo le cose a caso non abbia ancora avuto nessuna carenza se non nel periodo del fotoperiodo a zero.. mi vengono enormi dubbi sulla mia capacità di capire cosa sia sbiadito e cosa deforme :)
giampy77 ha scritto:io per le specie più esigenti, parlo di Alternanthera o simili, il chiodo lo metterei ugualmente
Ok, allora Alternanthera e Ludwigia si beccano un dado arrugginito, vado giù in cantina a cercarlo.

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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di ersergio » 17/11/2015, 0:09

Masatomo ha scritto: Ok, allora Alternanthera e Ludwigia si beccano un dado arrugginito, vado giù in cantina a cercarlo.
Mi raccomando, legalo bene ad un filo da pesca, in modo che tu lo possa togliere all'occorrenza ;)
So Amare!!
Lei:"non ci credo! Dimostramelo!!"
Lui:"Allora assaggia ste olive e dimme se non so amare!!!".

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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di Rox » 17/11/2015, 12:53

Masatomo, credo che tu abbia bisogno di qualche precisazione... ;)

- Il "trucco del chiodo" non è un obblgo, qualcuno lo usa e qualcuno no.
Nella scheda è stato riportato a titolo di informazione, non devi farlo perché lo hai letto lì, ma perché lo hai deciso tu.

- Il ferro può essere somministrato in decine di modalità differenti, dall'acqua o dal fondo, chelato o libero, giornalmente o settimanalmente, da solo o con altri elementi.
Inoltre in acquario subisce mille trasformazioni, impossibili da prevedere.

- Non esiste test più inutile di quello del ferro; spesso è addirittura fuorviante.
Di solito, ogni test misura solo il ferro della sua stessa marca, ma solo nell'immediato, prima che cominci a trasformarsi.

- Se non hai notato carenze, anche in assenza di fertilizzanti, la spiegazione è semplicissima.
Sul fondo che hai tu, crescerebbero pure le piante di plastica! :))

- Quello che leggi sui siti delle aziende non ha lo scopo di migliorare il tuo acquario, ma i loro profitti.
Può capitare che le due cose coincidano, ma si tratta di casi particolari.
Se fosse per loro, dovremmo cambiare l'acqua tre volte al giorno, introducendo il maggior numero possibile di prodotti ad ogni cambio.

- Secondo una certa idea di acquariofilia, ogni problema ha un flacone chimico che lo risolve.
Ovviamente, tutte le aziende di acquaristica propongono questo tipo di gestione.
Per la maggior parte di questo forum, quei flaconi sono quasi sempre la causa dei problemi.
Si può aderire, legittimamente, ad un modello oppure all'altro; l'importante è non mescolarli mai.
Se decidi di seguire i consigli della JBL, smetti immediatamente di seguire i nostri, oppure il contrario.
Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio:
Robi.c (17/11/2015, 15:52)
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)

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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di Masatomo » 17/11/2015, 13:10

Io ho già smesso di seguire i consigli della JBL.. in verità li ho seguiti un paio di volte e poi ho cominciato a pormi delle domande, che, alla fine, mi hanno proprio dirottato su questo sito. Però, quando mi viene un dubbio (es. cambio acqua), credo sia necessario chiedersi il perché e chiedersi il perché del contrario.

Il trucco del chiodo ha attirato la mia attenzione perché ho pensato che, se una pianta richiede più ferro di altre, potrebbe aver senso non darlo a tutta la vasca indiscriminatamente quando, se ho capito bene, può essere fatto in modo più localizzato.

Sul fondo.. ecco.. mi era venuto qualche dubbio, visto che a parte fosfato e nitrati non ho mai avuto alcuna carenza. In verità me l'avevate già confermato in precedenza, credo, ma avevo bisogno di un'ulteriore rassicurazione.

Grazie per le precisazioni: la nebbia, giorno dopo giorno, mi si sta diradando!

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GiuseppeA
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Re: Il ferro nell'acquario

Messaggio di GiuseppeA » 17/11/2015, 15:19

Stupidera ON
Masatomo ha scritto: la nebbia, giorno dopo giorno, mi si sta diradando!
Beato te..quì in pianura padana è una settimana che non vedo a più di 10 cm. @-) @-) @-)
:)) :)) :)) :))

Stupidera OFF
La mia non è proprio pigrizia, è più voglia di risparmio energetico. :-

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