Acquario didattico

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Scardola
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Acquario didattico

Messaggio di Scardola » 27/08/2014, 17:42

Nota di Rox: Topic tagliato perché chiaramente OT.
Si continua qui.

MicMenca ha scritto:
sailplane ha scritto:Con le scuse a Mic sarei curioso di sapere cosa..
Ma quali scuse! ci mancherebbe!... la cosa mi interessa molto!..
Allora, io dico la mia sul museo. Premetto che secondo me vale la pena comunque visitarlo.
Iniziamo linkando il sito, per darvi una idea:
http://www.acquariobolsena.it/

In realtà le sale sono solo due, in una sono rappresentati la fauna del lago di Bolsena e della palude, più alcune vasche con le specie alloctone. La palude è rappresentata da un paludario con anfibi e altra piccola fauna, che mi è piaciuto.

Nell'altra sala è ricostruito il percorso di un ipotetico fiume con delle vasche con corrente simulata ospitanti diverse specie (cavedani, barbi, rovelle e trota - prima perplessità: la trota è una iridea). Nella stessa sala alcune vasche con crostacei autoctoni e anfibi (molto belle).

Nei passaggi tra le sale sono sistemate alcune vaschette didattiche con fitoplancton (acqua verde) e insetti.

Le indicazioni didascaliche invece di essere poste su pannelli, sono su piccoli schermi che cambiano schermata. Inoltre, stranamente sono prima in inglese e poi in italiano (forse si aspettavano più turisti stranieri?). Esteticamente accattivanti ma poco leggibili. Abbiamo avuto qualche difficoltà a capire dove iniziare il percorso, gli altri turisti vagavano a casaccio.

Buona l'idea del "percorso", ma qualche pannello con didascalie più leggibili non sarebbe stato male.

La parte dedicata alle specie alloctone (compresi i guppy) e alla catena alimentare non ha praticamente indicazioni, è fruibile solo se si è accompagnati da una guida o se si incontro uno dei curatori: non era il nostro caso, ma ad amici è capitato.

Perplessità varie sulla sala del lago. La fauna del lago è presentata in due vasconi, in uno c'è un misto di tinche, carpe, persici reali e boccaloni, nell'altra un luccio con alcune carpe. Vasche con arredamento scarno: sabbia e qualche legno sul fondo, un palo con "mola" di pietra a rappresentare le attrezzature da pesca tipiche del luogo, i pesci appaiono ammucchiati in maniera mista e i persici reali poco in salute.
C'è una vasca "tattile" con grosse carpe che dovrebbero farsi toccare dai visitatori, penso la usino per le gite scolastiche.
L'anguilla era in una vasca in cemento scarna, senza fondo, solo una mola di pietra a ciambella per farla nascondere.
Tra gli alloctoni, il Procambarus clarkii etichettato come "Gambero killer": va bene che è un alloctono molto dannoso, ma non mi piacciono troppo certe classificazioni sensazionalistiche. Anche questi erano in una vasca simile a quella dell'anguilla, solo cemento e una ciambella di pietra lavica forata.

Nessuna nota sul fatto che anche il black bass e il noto coregone siano in realtà alloctoni.

Il "torrente" è formato da quattro vasche comunicanti, buona corrente tra una e l'altra, ma lo spazio per i pesci era minimo (i cavedani a malapena si potevano girare).

Invece interessanti alcuni reperti nel museo storico, che va dalla preistoria all'età romana. Ci sono reperti villanoviani sorprendenti: pali con ancore a mola in pietra identici a quelli tradizionali utilizzati dai pescatori per ancorare le reti, e alcuni ami in bronzo incredibilmente sottili e simili a quelli moderni.

Probabilmente qualche biologo troverebbe anche qualche altra pecca. Però le intenzioni sembrano buone, la struttura è moderna, nonostante i vasconi "fritto misto di lago" sembra qualcosa di più strutturato e potenzialmente didattico.
Levassero quegli schermetti e mettessero qualche pannello stampato, con grafica moderna e accattivante, sarebbe meglio.

Comunque se ci passate, vale la pena farci un giro e prendere il biglietto per tutto il museo, compresa la parte archeologica.
MicMenca ha scritto: C'è una cosa simile anche al Trasimeno, è un "museo della pesca" ma ci sono anche una decina di vasche (anche grandi) con gli abitanti del lago.. e c'è un percorso didattico anche li. Purtroppo lascia molto a desiderare, perché a mio modo di vedere tralascia la mancanza assoluta di ecosostenibilità della pesca professionale in acque interne (secondo me da abolire), a favore della "bellezza della tradizione".
Qui della sostenibilità della pesca ne parlano poco. Ho letto un testo di un ittiologo sulla fauna del Trasimeno, ed in effetti con tante buone intenzioni per incentivare l'economia dal rinascimento ad oggi è cambiata completamente la fauna ittica.

Per la situazione di Bolsena e Bracciano non sarei così categorico. Conosco anche qualche pescatore professionista, e sento anche la loro campana. Entrambi i laghi sono gestiti quasi come dei bacini di accrescimento, con semine fatte da due centri ittiogenici (a Marta per il lago di Bolsena, e vicino Anguillara per quello di Bracciano) che introducono ogni anno avannotti di specie di interesse commerciale da ceppi selezionati (specialmente per il luccio, stanno attenti a immettere quelli di ceppo italico). Poi ogni tanto anche qualche professionista viene beccato a fare porcate, specie quelli che pescano i lattarini fuori stagione o fuori quota.
Ma senza quelle immissioni ho paura che di lucci a Bracciano ne sarebbero rimasti pochi. E anche di persici reali, dopo l'epidemia che c'è stata qualche anno fa.

Ma si tratta anche di laghi vulcanici con profondità impressionanti, buona parte delle semine e della fauna si salva sia dai professionisti che dai dilettanti grazie a quello.
Già sul lago di Martignano sono molto scettico sul fatto che continuino ad operarci professionisti.

Se vuoi una brutta notizia, pare abbiano preso un siluro a Capodimonte.
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Re: Acquario didattico

Messaggio di sailplane » 28/08/2014, 9:32

Scardola ha scritto: la trota è una iridea..
La "fantomatica" INESISTENTE "Trota salmonata.." :D
Scardola ha scritto:dovrebbero farsi toccare
Questa funzia.. http://www.toscanaweb.tv/home/assoc_vie ... 7&video=20 Nel mio piccolo ho in mente di usare I Garra rufa :)
Scardola ha scritto:e il noto coregone
Ah, però.. Straconvinto fosse autoctono e non solo, ad occhio, mi pare molto più vicino ad un Timallide, ma Wikipedia lo da come Salmonide (come si è erroneamente fatto per decenni con il Temolo...)
Ti ringrazio per il tuo "prezioso" racconto :-bd
Scardola ha scritto:ma non mi piacciono troppo certe classificazioni sensazionalistiche
Batti il cinque :))
Insieme ad Orche assassine e Tartarughe azzannatrici..
Ancora una curiosità, hai notato se nella vasca autoctona, tra i crostacei, era presente L'Austropotamobius pallipes? (gambero di fiume nostrano)
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Re: Acquario didattico

Messaggio di MicMenca » 28/08/2014, 14:25

Molto molto interessante, anche se (come da italico stile) raffazzonato, da quel che racconti! non mancherò certo di farci una capatina, al vulcano capito spesso e volentieri (proprio per la pescosità.. ma anche per le acque meravigliose!)
Scardola ha scritto:Ho letto un testo di un ittiologo sulla fauna del Trasimeno, ed in effetti con tante buone intenzioni per incentivare l'economia dal rinascimento ad oggi è cambiata completamente la fauna ittica.
Probabilmente hai letto il testo del dottor Natali, persona preparata (che conosco di persona) e che gestisce il centro ittiogenico del Trasimeno, forse l'unica persona che si batte attivamente con noi per fare qualcosa per questo lago!
Scardola ha scritto:Per la situazione di Bolsena e Bracciano non sarei così categorico. Conosco anche qualche pescatore professionista, e sento anche la loro campana. Entrambi i laghi sono gestiti quasi come dei bacini di accrescimento, con semine fatte da due centri ittiogenici (a Marta per il lago di Bolsena, e vicino Anguillara per quello di Bracciano) che introducono ogni anno avannotti di specie di interesse commerciale da ceppi selezionati (specialmente per il luccio, stanno attenti a immettere quelli di ceppo italico). Poi ogni tanto anche qualche professionista viene beccato a fare porcate, specie quelli che pescano i lattarini fuori stagione o fuori quota.
Sicuramente l'origine vulcanica dei due bacini aiuta molto il novellame nella difficile impresa di salvarsi e crescere, forse è per questo che nei due laghi ancora c'è un'ottima fauna ittica, con dimensioni medie veramente notevoli. Nulla a che vedere con il Trasimeno. A tal proposito poco tempo fa, parlando sempre con l'ittiologo di cui sopra, sono venuto a conoscenza di studi fatti per stabilire la vita media del pescato e il tasso di accrescimento. Ne è scaturito che nel nostro lago il tasso di accrescimento è davvero alto, ma il pesce non riesce a raggiungere dimensioni accettabili perché viene pescato troppo presto. Mi ha detto che la vita massima di un luccio al Trasimeno è di circa 7 anni, di una carpa 8-9.
Questo per la particolare conformazione del lago, acqua bassa e praticamente tutta sfruttabile dai professionisti, che danno letteralmente "la vita maledetta" ai poveri pesci. Se a ciò aggiungiamo la peculiare predilezione dei professionisti autoctoni nell'arraffare quel che c'è finché c'è, si capisce benissimo la disastrosa situazione della fauna ittica del lago...ahimé.

Parlando di Bolsena una volta però mi è capitato di catturare un "verdone", ossia un luccio nordico e quindi alloctono, ci può stare che durante le semine qualche contaminazione ci sia.
Da noi per esempio sono state fatte immissioni di persico reale (che udite udite è alloctono! questa non la sapevo proprio) con ceppo baltico. Persiconi di dimensioni inaudite che quest'anno con le acque alte sono saltati fuori alla grande (io stesso ho catturato un pesce da 1,7 kg, più svariati sul kg.. in 25 anni di pesca mai visti reali così grossi)
Scardola ha scritto:Se vuoi una brutta notizia, pare abbiano preso un siluro a Capodimonte.
Questa l'avevo sentita, e se fosse vera (come la notizia della catture del glanis al Trasimeno) sarebbe una delle peggiori notizie ricevibili..
sailplane ha scritto:mi pare molto più vicino ad un Timallide
Credo che siano strettamente imparentati se non erro

Tornando al tema, il museo della pesca del Trasimeno invece è molto orientato verso l'uomo, verso il rapporto che ha con il lago, e le attrezzature e tecniche di pesca. Ovviamente incentrando tutto il percorso didattico sulla fondamentale utilità di tale pratica (per carità in passato poteva anche essere vero, mezzo di sostentamento unico, ma ora? c'è gente che ha la licenza da professionista solo perché l'UE da svariati migliaia di euro l'anno per non disperdere "la tradizione", e magari fino a ieri era pizzaiolo). Il percorso è ben fatto, e secondo me va visitato questo museo. Le vasche purtroppo sono relegate a secondario fine, gestite in maniera pressappochista dagli addetti che (poverini) poco ne sanno.
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Re: Acquario didattico

Messaggio di Scardola » 28/08/2014, 17:56

sailplane ha scritto:
Scardola ha scritto:e il noto coregone
Ah, però.. Straconvinto fosse autoctono e non solo, ad occhio, mi pare molto più vicino ad un Timallide, ma Wikipedia lo da come Salmonide (come si è erroneamente fatto per decenni con il Temolo...)
Autoctono nei laghi alpini del nord Italia, Svizzera, Austria e Germania. A Bracciano, Bolsena e altri laghi del centro è stato introdotto mi pare un secolo fa perché pregiato.

Adesso c'è un bel giro economico che si basa sul coregone, con tanto di sagre e specialità locali. Sicuramente è la specie più presente nei menù dei ristoranti intorno ai laghi.
sailplane ha scritto: Ancora una curiosità, hai notato se nella vasca autoctona, tra i crostacei, era presente L'Austropotamobius pallipes? (gambero di fiume nostrano)
Si, aveva una vasca dedicata.

A parte gli spazi risicati, le vasche nella zona "fiume e palude" erano pulite e i pesci apparentemente sani.
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Re: Acquario didattico

Messaggio di sailplane » 28/08/2014, 18:01

Scardola ha scritto:Si, aveva una vasca dedicata.
Bella notizia :-bd :ymapplause:
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Re: Acquario didattico

Messaggio di Scardola » 28/08/2014, 18:09

MicMenca ha scritto:Molto molto interessante, anche se (come da italico stile) raffazzonato, da quel che racconti! non mancherò certo di farci una capatina, al vulcano capito spesso e volentieri (proprio per la pescosità.. ma anche per le acque meravigliose!)
Da che parte del lago capiti? Io in genere zona Capodimonte.
Le acque sono splendide, vale veramente la pena di portarsi una maschera da sub.

Il museo mi ha dato l'idea di essere gestito probabilmente da gente preparata e con buoni presupposti, ma castrato dagli spazi e forse da altre scelte di immagine imposte dall'ente museale.
Bisognerebbe parlare con qualcuno che ci lavora, io non ne ho incontrati ma conoscenti che ci sono stati si, e mi hanno detto che hanno fatto una chiacchierata interessante.
MicMenca ha scritto: Probabilmente hai letto il testo del dottor Natali, persona preparata (che conosco di persona) e che gestisce il centro ittiogenico del Trasimeno, forse l'unica persona che si batte attivamente con noi per fare qualcosa per questo lago!
Esattamente, Natali.
Esponeva le problematiche cui accennavi tu: bassi fondali, fauna allegramente rimescolata, sfruttamento eccessivo, attrezzi da pesca "tradizionali" che in realtà sono stati importati secondo le necessità, anche in tempi sorprendentemente recenti.
MicMenca ha scritto: Parlando di Bolsena una volta però mi è capitato di catturare un "verdone", ossia un luccio nordico e quindi alloctono, ci può stare che durante le semine qualche contaminazione ci sia.
Sicuramente. Anche perché le semine a Bolsena per quanto ne so qualche anno fa erano meno controllate.

A Bracciano sembra che controllino meglio e da più tempo i ceppi che immettono.
Di verdoni se ne vedono molti di meno.

Se ripasso dal Trasimeno un salto al museo locale penso di farlo.
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Re: Acquario didattico

Messaggio di Scardola » 28/08/2014, 18:15

sailplane ha scritto:
Scardola ha scritto:dovrebbero farsi toccare
Questa funzia.. http://www.toscanaweb.tv/home/assoc_vie ... 7&video=20 Nel mio piccolo ho in mente di usare I Garra rufa :)
Ti credo: dove scappano? :))

Quella di Bolsena è un po' diversa:
http://tinyurl.com/krwyclp

http://www.acquariobolsena.it/scopriacquario.html

Dalla foto del sito non si capisce bene ma è molto grande, e il pubblico può allungare le mani solo da un lato.
Le istruzioni sullo schermo dicevano di mettere la mano dentro e aspettare: se alle carpe gira bene e sono incuriosite, dovrebbero venire loro da sole a farsi toccare.
Quel giorno preferivano farsi i fatti loro.
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Re: Acquario didattico

Messaggio di lucazio00 » 31/08/2016, 18:27

Scardola ha scritto:Per la situazione di Bolsena e Bracciano non sarei così categorico. Conosco anche qualche pescatore professionista, e sento anche la loro campana. Entrambi i laghi sono gestiti quasi come dei bacini di accrescimento, con semine fatte da due centri ittiogenici (a Marta per il lago di Bolsena, e vicino Anguillara per quello di Bracciano) che introducono ogni anno avannotti di specie di interesse commerciale da ceppi selezionati (specialmente per il luccio, stanno attenti a immettere quelli di ceppo italico). Poi ogni tanto anche qualche professionista viene beccato a fare porcate, specie quelli che pescano i lattarini fuori stagione o fuori quota.
Ma senza quelle immissioni ho paura che di lucci a Bracciano ne sarebbero rimasti pochi. E anche di persici reali, dopo l'epidemia che c'è stata qualche anno fa.
Lunedì scorso (il 29 agosto) ho beccato un gambero rosso "killer" (Procambarus clarkii) sulla riva del lago di Bolsena a Capodimonte, lungo 10-15cm.
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