Lei era una tra i tanti animali che un giorno abbiamo visto in un negozio, alla quale abbiamo pensato per giorni interi e che è diventata la compagna di Jack (il nostro primo porcellino d’india), un giorno di Inverno gliel’abbiamo portata a casa. Loro, i porcellini, dialogano, hanno individuato tipo tre o quattro versi che corrispondono a delle parole umane “ho fame, ho dolore e sono felice”, sono felice è una specie di “frr” come le fusa dei gatti... Quando sono felici oltretutto i porcellini saltano sul posto, con delle piccole convulsioni, un po’ come quando il cane muove la coda, beh questo è quello che è successo a Jack quando ha visto Bella...
Lei era cicciottella già prima di arrivare a casa, era ammassata con un gruppo di maschiacci che l’avevano anche morsa (il primo giorno l’abbiamo dovuta disinfettare con un prodotto, poiché aveva delle ferite un po’ ovunque) poi il giorno di Natale del 2015, Jack, nonostante non potesse più procreare è diventato “il babbo” dei suoi due piccoli. Loro sono già formati alla nascita, vedono e corrono, ecco immaginate due animaletti minuscoli che corrono in gabbia il giorno di Natale e mangiano un sacco di fieno, e che il giorno prima manco esistevano, incredibile!
Praticamente erano diventati una vera e propria famiglia, alla lunga però i piccoli crescono e li abbiamo dovuti trasferire nell’altra stanza perché Bella non li voleva più... Beh Jack ogni mattina andava a trovarli e si sentivano mugugnare dall’altra parte. Ogni mattina, sino a quando un giorno li abbiamo dovuti dare e beh, Jack non li ha più trovati... Poi Bella ha dovuto cominciare ad accudire Jack, quando loro hanno una bronchite si lasciano andare e non mangiano, lo abbiamo dovuto imboccare, operare per limare i denti, e alla fine gli abbiamo dovuto dare da mangiare forzatamente, sino a che, il giorno dell’ultimo intervento ai denti, lo abbiamo dovuto far addormentare poiché non aveva le forze per reggere l’intervento... Lui che ci seguiva come un cagnetto, che mangiava dalle tue mani, che si metteva sulla tua pantofola, e che quando lo portavi con te i bambini impazzivano perché non avevano mai visto un porcellino d’india e a lui piaceva farsi anche accarezzare... La mattina dopo l’ho seppellito vicino alla fossa del mio cane...
Bella ha cominciato a stare rinchiusa dentro la casetta in una gabbia da un metro e mezzo, non usciva più a farsi i suoi giri in soggiorno... Così siamo andati a prenderle il cibo ed abbiamo notato nello stesso negozio una piccola porcellina marroncina, mamma era impazzita, la mia ragazza lo stesso... Ma non eravamo certi di volerla prendere... Lei era molto debole faceva degli strani movimenti con la testa e nessuno la voleva... Ci dissero un giorno che era morta...
Dopo una settimana abbiamo scoperto che non era morta, ma che era sola... Sola lei, sola Bella, valeva la pena tentare... Così l’abbiamo chiamata Briciola, e abbiamo scoperto che era cieca (ecco il perché del suo comportamento). Da quel giorno Bella ha rincominciato a vivere e Briciola a fidarsi degli umani... Uscivano, giravano per la casa, cercavano cibo, si scocciavano a vicenda... Bella era quella del duo, regale, timida, una sorta di “signorina ben educata”, Briciola l’opposto... Nonostante sprovvista di vista, era l’animale più spericolato dei due, tanto da tenere a mente ogni ostacolo della stanza in soli due giorni. Sono rimaste insieme, Bella era felice di questa sua nuova amica, aveva rispetto quando ogni tanto le andava a sbattere addosso e le rubava anche qualche carota o qualche pezzetto di insalata.
Bella era la buona, quella che il mese scorso ha imparato un gesto: non solo chiamare quando vuole mangiare, ma addirittura come risposta a “cosa vuoi” alzarsi sulle zampe posteriori per chiedere l’insalata o il peperone...
Avant’ieri era debole, mangiava un po’ di meno, così l’abbiamo presa un po’ io e un po’ la mia ragazza... l’abbiamo coccolata tutto il giorno sino a che ha accettato un po’ di acqua per poi andarsene, con discrezione, adagiata su un piccolo asciugamano e una piccola coperta. Ho detto alla mia ragazza di chiamare mia mamma, e quando sono salite al piano di sopra, se n’era appena andata. Ieri l’abbiamo messa vicino a Jack e a Rocky il mio cane... Sopra il giaciglio di Jack c’erano dei bellissimi fiori di campo, li abbiamo messi anche a lei...
Ora ci rimane Briciola, che per la prima volta si è fatta prendere in braccio e che ha già capito tutto ciò che è successo.
Insomma volevo raccontare una piccola, grande parte della nostra piccola, ma grande amica, che se è vero che esiste qualcosa dopo, starà correndo e brucando per i prati con Jack, e forse con il mio cane.

Bella a sinistra e Briciola a destra, le due amiche inseparabili

Divisione dei cetrioli

Jack e Bella