Rox, non capisco perche' tu te la prenda con me e perche' tu debba darmi del non democratico...
Comunque colgo l'occasione di ricordare la definizione di ateismo e agnosticismo.
Ateo (letteralmente
senza dio) e' semplicemente chi non crede in alcuna divinita'. Ovvero e' ateo colui che alla domanda "Credi in un qualche Dio?" risponde "No".
Alcuni atei
affermano la non esistenza di Dio (o dei); in questo caso si parla di "ateismo positivo" o "ateismo forte". Altri atei non fanno questa affermazione, data l'impossibilità di verificare o falsificare con l'esperienza l'esistenza di Dio (in quanto trascendentale); si parla in questo caso di "ateismo negativo".
Agnostico (letteralmente
senza conoscenza)
afferma cioè di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto.
(da wikipedia)
A questo riguardo, l'ateismo negativo e' sovrapponibile all'agnosticismo in quanto anch'esso afferma di non poter dimostrare l'inesistenza di Dio.
Per quanto riguarda me, io mi ritrovo pienamente nella "branca" dell'ateismo negativo definito sopra. Quando affermo "Dio non esiste", non intendo dire che ho la prova che non esiste, ma semplicemente che 1) non vedo alcuna prova che esista, 2) tutte le affermazioni teologiche (tipo creazione dell'universo, senso della vita, peccato originale, vita eterna dopo la morte, etc) usate per "dimostrare" l'esistenza di Dio, mi sembrano delle assurdita', date le conoscenze sul nostro universo che abbiamo acquisito.
Ricordo che
l'onere della prova sta a chi crede, perche' e'
il credente che afferma l'esistenza di Dio; l'ateo afferma solo di non crederci.
Allo stesso modo, sono uno che all'affermazione "credi che esista una teiera cinese in orbita attorno al Sole tra la Terra e Marte", rispondo "no", anche se non ho modo di provare che non esista. Questo fa di me qualcuno che
crede ciecamente che quella teiera non esista, e che quindi il mio "a-teierismo" e' una religione
nel metodo??
Riguardo la democrazia (e lo avevo detto in un altro topic), accettare che vi siano opinioni diverse e opposte non significa che vi si debba portare rispetto. Il rispetto deve essere verso le persone; le idee non hanno diritti. Quindi mi ritengo in pieno diritto, proprio per democrazia, di non rispettare la fede altrui. Non esiste un diritto del "sentimento religioso". In democrazia tutti devono avere il diritto di esprimere il proprio sentimento religioso e la propria fede, ma nessuno puo' pretendere che questa venga "rispettata" o debba essere protetta da critiche.
Quello che non e' democratico e' dire "smettila, le tue affermazioni sulla mia religione mi offendono".
Poi questa accusa di non rispetto fatta agli atei, da chi gli dice che bruceranno all'inferno per l'eternita' (per non dire di quando gli atei venivano bruciati in vita, giusto per accelerare le cose..), lasciatemi dire che e' proprio ridicola....