erogando solo durante le ore di assorbimento volevo proprio evitare sbalzi.
L'idea delle misurazioni accurate a inizio e fine fotoperiodo è buona ma tieni presente che quando spegni o accendi la CO2 il suo effetto sulla acidità ci mette un po' a terminare; il sistema ha una sua inerzia che non saprei quantificare.
considera che a fine fotoperiodo il pH è naturalmente più alto in quanto LE piante hanno assorbito CO2 per tutta la giornata, durante la notte quindi risale la concentrazione abbassandosi il pH.
Anche in natura, dove non c'è nessuno che eroga CO2 nei fiumi ma soprattutto nessuno che apre e chiude i rubinetti , le variazioni di pH nel ciclo circadiano fanno parte del sistema.
Quando dicevo di evitare sbalzi non mi sono espresso nel modo più corretto è più corretto dire di evitare variazioni repentine e poco naturali.
Steinoff wrote:Lo Zen e l'arte di aspettare che il silicone asciughi...
Monica said:Lo Zen e l'arte di aspettare che l'acquario maturi...
Trotasalmonata declared:Lo Zen e l'arte di farsi i c@... Lo Zen è ammirare l'acquario
Fauna: nx Pterophyllum scalare (riproduzioni in corso) 20x Hemigrammus bleheri 10x Corydoras panda
Altre informazioni: Allestimento avviato a novembre 2019 e finalizzato a febbraio 2020 con rescape totale. Comunità introdotta tra maggio e giugno 2020.
Fauna: nx Pterophyllum scalare (riproduzioni in corso) 20x Hemigrammus bleheri 10x Corydoras panda
Altre informazioni: Allestimento avviato a novembre 2019 e finalizzato a febbraio 2020 con rescape totale. Comunità introdotta tra maggio e giugno 2020.
Rieccomi con il solito aggiornamento bi-settimanale.
Complice il poco tempo che ho potuto dedicare anche solo a osservare la vasca, non c'è granché degno di nota.
Forse con una spintarella dell'estate nordica - in questi giorni la vasca riceve luce naturale dalle 05 fino a oltre le 22 - o magari per una fertilizzazione alla pene caniforme, le alghe se la stanno passando alla grande. Le BBA sono belle nere e folte folte come tanti pellicciotti.
BBA.jpeg
Da un paio di settimane, e a ben sette mesi dall'allestimento, hanno fatto una prima comparsa anche delle filamentose.
Filamentose (qm) 1.jpeg
Infine, potrei essermi beccato il mio primo caso clinico. Circa una settimana fa avevo notato che uno dei sei scalare tendeva a isolarsi stazionando in prossimità del getto del filtro. Produceva filamenti bianchi e sottili, che ho fotografato senza gran successo:
Scalare malato 28.06.jpeg
A una settimana di distanza è diventato anche inappetente. Da quello che ho letto sul forum dovrebbero essere tutti segnali traditori di un attacco di flagellati. Per il momento mi sto limitando ad ammollare il mangime in qualche goccia di succo d'aglio e olio di semi: lo scalare interessato ahimé non lo tocca, ma almeno tutti gli altri non disdegnano.
Di seguito un paio di foto e un video risalenti a ieri.
Scalare malato 05.07-01.jpeg
Scalare malato 05.07-02.jpeg
Sto considerando una cura con Metronidazolo, ma ho letto pareri molto discordanti sull'opportunità di quarantenare un pesce già stressato di suo. Per il momento dunque continuerei col mangime aglio e olio. A proposito, nel dubbio che possano essere contagiati anche i pesci sani, mi converrebbe forse sospendere il congelato? Ho letto che i Chironomus possano favorire i flagellati, ed effettivamente ne avevo somministrato una dose un po' troppo abbondante qualche giorno prima dell'insorgere del problema. Andrebbe evitata anche la Artemia?
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Altre informazioni: Acquario: Ferplast Dubai 80 bianco Data di avvio: non ricordo.. così è dal metà 2019 circa Filtro: rimosso Illuminazione: 2 neon T5 da 24w (6500 k) + 2 barre LED (a 6500 k) per effetto alba/tramonto Termoriscaldatore: tolto Erogazione CO2: No, è finita la bombola Allestimento: 2/3 cm di lapillo vulcanico con sopra 2/3 cm di ghiaietto inerte bianco/rosa, vari legni e rocce fertilizzazione: PMDD Ultimi valori : .......
Per lo scalare apri un topic in acquariologia e senti cosa ti consigliano
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido"
(Albert Einstein)
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Per il momento ancora nessuna novità sul P. scalare. Devo però registrare con un certo disappunto una prima perdita, inaspettata, tra i Corydoras. Ho trovato il cadavere (fortunatamente in bella vista nell'unica area aperta) stasera al momento di servire.
Cory I Hardly Knew Ye.jpeg
Non sapendomi spiegare questa morte ho misurato la temperatura e a momenti mi è venuto un colpo nel trovarla a 28,5°! Normalmente l'acqua oscilla tra i 24 e i 25. Con una temperatura ambientale di 24,6° non riesco proprio a capire cosa possa aver surriscaldato così tanto la vasca. Per ora ho abbassato il termostato di un grado, portandolo a 23, e continuerò a monitorare la situazione.
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Altre brutte notizie: mi sono appena svegliato con un altro Cory apparentemente al lumicino.
La temperatura registra 27,5°, ma la luce del riscaldatore (impostato ieri sera a 23) è accesa. Sembra dunque che il termostato si sia starato (danke Eheim): ho abbassato la regolazione di un altro paio di gradi e continuerò a monitorare. Ho misurato nitriti e nitrati con una striscetta, ma stanno entrambi a zero.
Ho ispezionato il fondo alla ricerca di altri cadaveri, e ahimé ne ho trovato un altro, nascosto in un angolo ben piantumato, che sembra ben più datato.
Teschio Cory 01.jpg
Teschio Cory 02.jpg
Nella mia ignoranza questi decessi li metterei in relazione con l'innalzamento della temperatura. Mi ero già procurato un secondo riscaldatore più adeguato al litraggio (non lo avevo ancora sostituito al primo perché finora problemi non ne avevo avuti), ma prima di fare il cambio vorrei confermare che il problema sia proprio lì.
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Apri subito un topic in acquariologia riportando foto e video messi sopra e magari anche i valori per sentire cosa dicono.
"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido"
(Albert Einstein)
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Aggiornamento per completezza. Purtroppo ho dovuto registrare la perdita dello scalare malconcio e di almeno un altro Corydoras. Potrebbe mancare all'appello anche un Hemigrammus, dal momento che ne riesco a contare più di 19, ma quest'ultima è un'operazione ardua e che comunque non facevo da un bel po'.
Nei thread in Acquariologia mi stanno dando una mano in molti a investigare i decessi e a prevenirne altri. Il sospetto principale resta il surriscaldamento dovuto a malfunzionamento del termoregolatore/coperchio troppo ermetico. Ma sembra esserci qualcosa che non va anche con la CO2, che oggi ho misurato a circa 70 mg/l.
I pesci superstiti (30-32 sui 36 iniziali) hanno un comportamento normale, ma respirazione forse un po' accelerata. Ieri ho effettuato qualche ripresa più nitida con la fotocamera:
Steinoff wrote:Lo Zen e l'arte di aspettare che il silicone asciughi...
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