Il primo acquario, come farlo "stabile"
- RiccardoMazzei
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Il primo acquario, come farlo "stabile"
Egregi acquaroli,
come anticipato nella mia presentazione sono un aspirante acquarolo (mi sembra di aver avuto un pesce rosso, poveretto, negli anni 70... tutto il progressive rock ascoltato in casa nulla ha potuto contro l'ipossia, la temperatura eccessiva e chissà quale altra tortura. Parce sepultis.) con in testa un obiettivo che penso essere il più diffuso in assoluto tra i possessori di acquario: minimizzare la necessità di intervento, se non proprio massimizzando, almeno, non pessimizzando, la salute del biotopo artificiale creato in vasca.
Sto parlando di poter lasciare la vasca e i vari automini che la potranno gestire "incustoditi" (poi però parliamo di internet e monitoraggio...) per 3 settimane, diciamo un mese per sicurezza. Non vorrei tuttavia pormi l'obiettivo di una vasca ad intervento nullo, anche se affascinante.
Allora vediamo (mi correggerete), premettendo che sto parlando di un acquario dolce visto che sono proprio un principiante.
Incentrerei il discorso sull'equilibrio.
Vedo diversi grossi fattori: volume, acqua, luce, cibo, fertilizzazione, temperatura. Fattori che devono concorrere al benessere di flora e fauna, i quali a loro volta li alterano. Il sistema avrà poi una certa resilienza, ma questo è proprio il nucleo del discorso.
Volume: parlando di equilibrio mi verrebbe da dire il maggiore possibile dati i vincoli oggettivi e soggettivi (...), diciamo 120-125 litri. Non meno di 60 mi sembra di capire. La stabilità è figlia dell'inerzia e della a complessità, eccetera.
Acqua: appena riesco vi posto i dati dell'acquedotto. E in base agli abitanti della vasca andrà condizionata. E cambiata, ma probabilmente ci può essere una sufficiente stabilità tale da poter cambiare una volta al mese...?
Luce: mi sembra il più semplice - in fase di progettazione - per ovvi motivi.
Cibo: direi somministrato (automaticamente), ovviamente in base alla fauna... Ma se magari ci sono pesci vegetariani, ditemi...
Fertilizzazione: ho letto del fantastico PMDD. Yum yum. Non facile automatizzare, però ci si può pensare, a partire da una buona prassi manuale consolidata.
Temperatura: partirei dai dati dell'appartamento, 21-22 gradi d'inverno, fino a 30 d'estate (raramente di più).
Per minimizzare la gestione penso si possano fare due cose: (1) scegliere pesci e piante che arrivano fino a 30 gradi (2) usare un refrigeratore sull'acqua (3) usare ventole, sensore livello, pompa rabbocco, serbatoio osmosi.
Io fin qui ci arrivo, ma poi le uniche soluzione a cui posso arrivare pongono altri problemi: vasca tropicale con tante piante e pochi pesci, ovvero numero **costante** di pesci. Però il problema può anche essere il fatto che poi i pesci riproducendosi in modo incontrollato mandano in "vacca" la vasca, o sbaglio? Per esempio un amazzonico con poecilidi ha questo problema, giusto?
Oppure acquario senza piante, ossigenazione dalla superficie libera, aerazione per smammare la CO2...? Con quali pesci, che vivono bene fino a 30-32 gradi?
A voi.
come anticipato nella mia presentazione sono un aspirante acquarolo (mi sembra di aver avuto un pesce rosso, poveretto, negli anni 70... tutto il progressive rock ascoltato in casa nulla ha potuto contro l'ipossia, la temperatura eccessiva e chissà quale altra tortura. Parce sepultis.) con in testa un obiettivo che penso essere il più diffuso in assoluto tra i possessori di acquario: minimizzare la necessità di intervento, se non proprio massimizzando, almeno, non pessimizzando, la salute del biotopo artificiale creato in vasca.
Sto parlando di poter lasciare la vasca e i vari automini che la potranno gestire "incustoditi" (poi però parliamo di internet e monitoraggio...) per 3 settimane, diciamo un mese per sicurezza. Non vorrei tuttavia pormi l'obiettivo di una vasca ad intervento nullo, anche se affascinante.
Allora vediamo (mi correggerete), premettendo che sto parlando di un acquario dolce visto che sono proprio un principiante.
Incentrerei il discorso sull'equilibrio.
Vedo diversi grossi fattori: volume, acqua, luce, cibo, fertilizzazione, temperatura. Fattori che devono concorrere al benessere di flora e fauna, i quali a loro volta li alterano. Il sistema avrà poi una certa resilienza, ma questo è proprio il nucleo del discorso.
Volume: parlando di equilibrio mi verrebbe da dire il maggiore possibile dati i vincoli oggettivi e soggettivi (...), diciamo 120-125 litri. Non meno di 60 mi sembra di capire. La stabilità è figlia dell'inerzia e della a complessità, eccetera.
Acqua: appena riesco vi posto i dati dell'acquedotto. E in base agli abitanti della vasca andrà condizionata. E cambiata, ma probabilmente ci può essere una sufficiente stabilità tale da poter cambiare una volta al mese...?
Luce: mi sembra il più semplice - in fase di progettazione - per ovvi motivi.
Cibo: direi somministrato (automaticamente), ovviamente in base alla fauna... Ma se magari ci sono pesci vegetariani, ditemi...
Fertilizzazione: ho letto del fantastico PMDD. Yum yum. Non facile automatizzare, però ci si può pensare, a partire da una buona prassi manuale consolidata.
Temperatura: partirei dai dati dell'appartamento, 21-22 gradi d'inverno, fino a 30 d'estate (raramente di più).
Per minimizzare la gestione penso si possano fare due cose: (1) scegliere pesci e piante che arrivano fino a 30 gradi (2) usare un refrigeratore sull'acqua (3) usare ventole, sensore livello, pompa rabbocco, serbatoio osmosi.
Io fin qui ci arrivo, ma poi le uniche soluzione a cui posso arrivare pongono altri problemi: vasca tropicale con tante piante e pochi pesci, ovvero numero **costante** di pesci. Però il problema può anche essere il fatto che poi i pesci riproducendosi in modo incontrollato mandano in "vacca" la vasca, o sbaglio? Per esempio un amazzonico con poecilidi ha questo problema, giusto?
Oppure acquario senza piante, ossigenazione dalla superficie libera, aerazione per smammare la CO2...? Con quali pesci, che vivono bene fino a 30-32 gradi?
A voi.
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Verifichi i valori dell'acqua e vi adegui flora e fauna.
Oppure, scegli una specie regina, pianta o pinnuto, e gli crei intorno il perfetto ambiente.
Non c'è modo migliore di concepire un acquario che sia un ecosistema e non un semplice "soprammobile pieno d'acqua"
Per tua curiosità, vai a farti un giretto nella sezione "presentazione degli acquari"
Oppure, scegli una specie regina, pianta o pinnuto, e gli crei intorno il perfetto ambiente.
Non c'è modo migliore di concepire un acquario che sia un ecosistema e non un semplice "soprammobile pieno d'acqua"

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"Fotti il sistema. Studia!"
- sailplane
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Dico la mia, per un progetto simile, dimentica i pesci (per il momento..) una vasca per raggiungere una discreta stabilità, sia essa equipaggiata o meno di componenti elettrici, ha bisogno di svariati mesi di esercizio. Nell'eventualità di assenze prolungate, ora, gli animali, sarebbero solo d'impiccio. Concentrati sulle piante, quali, quale fondo e quale e se fertlizzazione. Questo forum è relativamente "giovane", non ricordo se ci siano esperienze ed articoli riguardanti il sistema dello "dry start", partenza a secco, piantare le piante in poca acqua e ricoprire la vasca con pellicola trasparente per contenere al massimo l'umidità, nel tuo caso, lo vedrei bene 

"La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché"...
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https://www.facebook.com/acquariofiliafacile?fref=ts
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- RiccardoMazzei
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Grazie, spunti interessanti!
Ecco i valori dell'acqua di Muggiò dal sito di Brianza Acque:
pH 7.5
Cond. 600 - 650 µS/cm
Durezza totale 36-38 f => ~21 T
Ca++ 105mg/l
Mg++ 23mg/l
Na+ 13mg/l
K+ 22mg/l
NO3- 41mg/l
SO4-- 36 mg/l
Cl- 24 mg/l
Ecco i valori dell'acqua di Muggiò dal sito di Brianza Acque:
pH 7.5
Cond. 600 - 650 µS/cm
Durezza totale 36-38 f => ~21 T
Ca++ 105mg/l
Mg++ 23mg/l
Na+ 13mg/l
K+ 22mg/l
NO3- 41mg/l
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- cuttlebone
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Re: Il primo acquario, come farlo
Dura è dura, non c'è che dire... Anche volessi fare un acquario per Poecilidi, come avrai letto nell'articolo che ti ho linkato, dovrai tagliarla con ro usare fondi che ne assorbano la durezza.
Allestimento vasca per Poecilidi
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"Fotti il sistema. Studia!"
- Jack of all trades
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Ma sai che hai un sacco di potassio in quell'acqua? Beato te
Riccardo prima di muoverci, sarebbe davvero utile scegliere una specie di pianta o pesce che ti piace, in modo da regolarci di conseguenza!
Tra i Poecilidi Guppy e Endler dovrebbero essere quelli che resistono a temperature un po' più alte.
In alternativa ci sono i cardinali, che a 30 °C ci campano divinamente. Ma non ti nascondo che necessitano di qualche accorgimento in più essendo pesci amazzonici: pH a 6.5 e acque molto meno dure dei Poecilidi.
Prova a dare anche un occhio ai pesci arcobaleno ( Melanotaenia praecox, Pseudomugil gertrudae etc.) o a farti un giro per il forum o nei negozi, per vedere se c'è qualcosa che ti piace.
L'essenziale adesso è scegliere le cose con calma, per quanto sia difficile visto l'entusiasmo del "primo acquario"

Riccardo prima di muoverci, sarebbe davvero utile scegliere una specie di pianta o pesce che ti piace, in modo da regolarci di conseguenza!
Tra i Poecilidi Guppy e Endler dovrebbero essere quelli che resistono a temperature un po' più alte.
In alternativa ci sono i cardinali, che a 30 °C ci campano divinamente. Ma non ti nascondo che necessitano di qualche accorgimento in più essendo pesci amazzonici: pH a 6.5 e acque molto meno dure dei Poecilidi.
Prova a dare anche un occhio ai pesci arcobaleno ( Melanotaenia praecox, Pseudomugil gertrudae etc.) o a farti un giro per il forum o nei negozi, per vedere se c'è qualcosa che ti piace.
L'essenziale adesso è scegliere le cose con calma, per quanto sia difficile visto l'entusiasmo del "primo acquario"

- Questi utenti hanno ringraziato Jack of all trades per il messaggio:
- RiccardoMazzei (04/01/2015, 9:22)
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Siete fantastici, grazie. Concordo al 101% (non esageriamo) sulla calma.
Avevo pensato anch'io agli amazzonici, ma mi sembrano davvero troppo prolifici!
Mi intristisce farli moltiplicare per poi darli alla meglio a negozianti che li fanno poi sparire al posto mio (non credo succeda niente di diverso...).
Avevo pensato anch'io agli amazzonici, ma mi sembrano davvero troppo prolifici!
Mi intristisce farli moltiplicare per poi darli alla meglio a negozianti che li fanno poi sparire al posto mio (non credo succeda niente di diverso...).
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Il primo acquario, come farlo "stabile"
Mah, non è che crescano all'infinito... Anche loro si "adeguano" alla disponibilità di cibo ed all'ambiente.
Tenendo la temperatura più bassa, anche 21/22 gradi, riduci di molto il,tasso di natalità. Somministri mangime con criterio e qualcuno capita sempre l'occasione di regalarlo a qualche principiante
Io sono partito con 3 Endler ed ora dopo quasi un anno mi trovo la vasca piena ma noto periodi di "stanca" con poche riproduzioni che mantengono "a numero" la comunità.
Tenendo la temperatura più bassa, anche 21/22 gradi, riduci di molto il,tasso di natalità. Somministri mangime con criterio e qualcuno capita sempre l'occasione di regalarlo a qualche principiante

Io sono partito con 3 Endler ed ora dopo quasi un anno mi trovo la vasca piena ma noto periodi di "stanca" con poche riproduzioni che mantengono "a numero" la comunità.
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Che numeri intendi con "piena"?
Sono molto d'accordo sul partire bene con la piantumazione e la maturazione, l'obiettivo è di potersi assentare in luglio - agosto, fortunatamente non da subito. Nel periodo, però, in cui la temperatura non è bassa.
Sono anche disposto a prendere un refrigeratore se utile per avere meno problemi di gestione.
Nel senso... Ho capito che non è necessario se si può curare l'acquario quotidianamente, ma in caso di assenza prolungata...
Ho guardato un po' in giro riguardo al dry start method, ma non mi sembra privo di incognite, qualcuno di voi ha esperienza in merito?
Intanto guardo Melanotaenia e Pseudomugil...
Sono molto d'accordo sul partire bene con la piantumazione e la maturazione, l'obiettivo è di potersi assentare in luglio - agosto, fortunatamente non da subito. Nel periodo, però, in cui la temperatura non è bassa.
Sono anche disposto a prendere un refrigeratore se utile per avere meno problemi di gestione.
Nel senso... Ho capito che non è necessario se si può curare l'acquario quotidianamente, ma in caso di assenza prolungata...
Ho guardato un po' in giro riguardo al dry start method, ma non mi sembra privo di incognite, qualcuno di voi ha esperienza in merito?
Intanto guardo Melanotaenia e Pseudomugil...
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Re: Il primo acquario, come farlo "stabile"
Per la temperatura se hai problemi puoi optare per delle ventole da pc, non hanno la stessa efficacia di un refrigeratore, ma costano 10 volte di meno... I refrigeratori per un dolce mi sembrano esagerati, ma penso sia opportuno parlarne più avanti 
Col dry start non posso aiutarti, ma so che abbiamo un paio di utenti che l'hanno utilizzato, prova ad aprire un topic dedicato, per attirare un po' l'attenzione sulla cosa
Per la gestione stai tranquillo, se non hai in testa piante particolari, si può optare per una soluzione molto semplice.

Col dry start non posso aiutarti, ma so che abbiamo un paio di utenti che l'hanno utilizzato, prova ad aprire un topic dedicato, per attirare un po' l'attenzione sulla cosa

Per la gestione stai tranquillo, se non hai in testa piante particolari, si può optare per una soluzione molto semplice.
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