
Ora, dopo due mesi (l'avvio è del 10/9/2017) e con i pesci dentro, ha finalmente un suo perché.
Rimane da stabilizzare la questione della durezza, ma confido di uscirne con una buona cura di calcio, magnesio & carbonati.
Attualmente non ho ancora cambiato l'acqua, e l'idea è di fare i cambi solo quando dovesse essere necessario.
Questo è l'acquario, 80 litri nominali, 65 litri di acqua effettivamente inserita:

Piante:
1. Rotala rotundifolia.
2. Anubia barteris
3. Ceratophyllum
(confido che la rotala e il cerato vadano a fare ombra all'Anubia in futuro
4. Limnofila sessiliflora (una vera e propria tana per gli avvannotti!)
5. Muschio di Java su legnetto.
Come fertilizzazione sto seguendo il protocollo System Set di Dennerle. Il fondo è ghiaietta normale.
Arredi:
In grigio le pietre, in ocra l'antica anfora babilonese ritrovata sulle sponde dell'Eufrate, in cui Hammurabi teneva le caramelle.
Fauna:
Le prime ad arrivare sono state le Physa acute e marmoree "spontanee" (probabilmente le uova erano già nell'anubia).
Poi abbiamo inserito i Molly neri/arancioni (p. sphenops) e dalmata (p. latipinna).
Roba elettrica:
In rosso il riscaldatore a 23 gradi e in blu il filtro. Il riscaldatore davanti alla griglietta d'ingresso.
La freccia azzurra indica il verso di uscita dell'acqua dal filtro, si crea così una leggera corrente in senso antiorario nella vasca (questo spinge i ciuffi emersi del cerato a coprire l'anubia, tra l'altro.
Luci:
Prossimamente sostituirò la barra LED che illumina con un tubo neon: temo i LED siano troppo incentrati su poche frequenze per poter coprire i fabbisogni delle piante, probabilmente i neon emettono su uno spettro più ampio e più simile alla luce solare.
Concludo con un grosso grazie per gli articoli messi a disposizione, che hanno concesso anche a me, che partivo letteralmente da zero, per essere riuscito a tirar fuori qualcosa di buono!
