Niente, vi presento con titolo dantesco un angolo di torbiera indonesiana.
Non so bene come si facciano queste cose perché è la prima vasca che presento per cui abbiate pietà per la stoltaggine descrittiva.
questa vasca è stata allestita a settembre 2020 e ha un valore affettivo particolare.
Nel mezzo della pandemia covid e con l'avvisaglia di altri lockdown in vista, c'era il bisogno di avere un qualcosa in casa che potesse supplire alla mancanza della natura-terapia che mi ha sempre sollevato il morale nei momenti difficili della vita.
Il mio legame con l'Asia mi ha spinto ad affacciarmi al mondo dei Betta, prediligendo gli esemplari wildform con pinnaggi semplici.
Trovai disponibili dei Betta Uberis locati e consultandomi con il buon @
Starman e il maggicco @
EnricoGaritta decisi che loro potevano essere una buona soluzione.
Consultai molti siti e Google earth per capire cosa dovevo ricreare per seguire scrupolosamente l'etologia di questa specie.
Come per ogni cosa in natura, la semplicità di pochi ingredienti cruciali messi insieme e avviene la magia.
Fondo di sola torba (ottima torba con indice di Von Post uguale a 1), legnetti di quercia per dare un po' di sostegno alla torba, letto di foglie di quercia raccolte nel parco del mio amato fiume Trebbia a due passi da casa.
La particolarità di questa vasca è che ha dislivelli come se fosse una riva di fiume. La più bassa ha una colonna d'acqua di 4 o 5 cm dove i Betta adorano nidificare, invece la parte più profonda si aggira intorno ai 25cm.
Piante emerse con apparato radicale importante che sviluppandosi nella torba la compattano e la ossigenano: spatiphillum, monstera, calathea, kentia. Qualche Cryptocoryne.
Riscaldatore.
Plafoniera che accendo a caso solo per dare il cibo alla sera e per vedere bene i pesci in ogni angolo.
La vasca funziona da sola, sistemata nella stanza esposta ad ovest in prossimità della finestra.
Cambi di acqua eseguiti solo in caso di eccedenza in conducibilità.
Valori kh1
pH 5
Conducibilità sotto gli 80
The end.