Buonasera a tutti, vi spiego brevemente la mia situazione e vorrei chiedere a voi più esperti un consiglio. Fino ad un anno fa avevo una stupenda Egeria Densa in un acquario da 60 litri lordi che poi, causa estate e marciume, e Dio solo sa cos'altro perché tutte le altre piante stavano bene, e non c'erano allelopatie quantomeno conosciute con altre piante in vasca, ci ha lasciati. Amando quel genere di pianta sono andato ad acquistarne un'altra dopo un po' di tempo, ma ecco arrivata la fregatura, crescendo, si è rivelata essere una Egeria Najas (foglie dentellate, 3 foglie inveve di 4, tutte cose spiegate nell'articolo sulla Densa), che mi sta dando molti più grattacapi rispetto all'altra. Tende a bloccarsi e rallentare più facilmente, probabilmente a causa del pH più neutro, a volte tendente anche al 7-7.2, sebbene il mio acquario abbia una illuminazione intensa ed erogo CO2 tramite meccanismo venturi e acido citrico-bicarbonato. Insomma, non proprio una passeggiata coi miei piccoli poecilidi e le lumache. Ora, prima di rimettermi alla disperata ricerca di una VERA Egeria Densa e non Najas, Canadensis e simili, vorrei sapere quale sarebbe il metodo migliore per rimuovere gli allelopatici senza sconvolgere troppo l'acquario, ovviamente previa rimozione della Najas prima del trattamento per favorire un ambiente migliore per la Densa senza che questa venga sciolta dalle sostanze lasciate dalla Najas, a quanto ho capito, le opzioni sono due:
1) Cambio d'acqua (non so quanto cospicuo, considerando 60 litri lordi che, considerando il fondo, ornamenti e filtro dovrebbero essere sui 45-50 litri netti) operazione che mi spaventa sempre seguendo il metodo Walstad e che ho paura che mi stressi i guppy che qualche mese fa hanno sofferto di Oodinium, curati a parte con verde di malachite e acquario lasciato vuoto a 28 gradi per diverse settimane, problema ora completamente risolto, sia benedetto il verde, dato che alla cura col sale e termoterapia il patogeno aveva resistito ).
Opzione 2: carboni attivi, nel caso di quesa opzione invece, quanto tempo dovrebbero restare? Sarebbe efficace nella rimozione degli allelopatici in acqua? E quanti grammi dovrei metterne in un sacchetto? Non dispongo di spugne ai carboni, quindi dovrei usare il metodo del sacchetto messo sotto il tubo da cui viene fatta passare acqua e CO2 tramite metodo venturi.
Attendo i vostri preziosi consigli.
PS: come bonus, mi permetto sommessamente di segnalare un'allelopatia per via radicale che ancora non era stata segnalata nell'articolo e che ho testato in diverse vasche, per vedere se i miei sospetti fossero giusti dato che mi era morta anche la Ludwigia, questo molto tempo addietro, ossia la Cryptocoryne che prima ne blocca la crescita, poi la uccide se sono tenute vicine. Forse tenendole ad enorme distanza e facendo attenzione alle radici della Crypto si può evitare, ma ne sconsiglio l'abbinamento se non volete ritrovarvi con una povera Ludwigia che diventa pappetta.
Un saluto e grazie in anticipo a tutti voi.
Eliminazione allelopatici dall'acqua (non radicali)
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Eliminazione allelopatici dall'acqua (non radicali)
Grazie della segnalazione
Le Cryptocoryne diciamo pure che diventano un problema(nel medio-lungo periodo) per qualsiasi altra pianta con radici piu' o meno sviluppate che prende nutrimento dal terreno
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Per l'altra domanda,secondo me,basta che elimini la Najas dalla vasca stando bene attento a non lasciarci residui.Non è necessario fare cambi acqua od altro.


Per l'altra domanda,secondo me,basta che elimini la Najas dalla vasca stando bene attento a non lasciarci residui.Non è necessario fare cambi acqua od altro.
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