apro questa discussione perchè mi è venuto un dubbio che ho risolto solo in parte, pur avendo utilizzato parecchio la funzione "cerca"

Grazie a quest'ultima, ho scoperto che la Limnophila, in presenza di buone concentrazioni di elementi nutritivi, allunga gli internodi in ogni caso, anche con una forte illuminazione. Questo meccanismo è ben descritto nell'articolo riguardante la Cabomba, in cui avviene un effetto simile.
Ora, a me piacerebbe avere una pianta a foglie segmentate da cui si riesca ad ottenere un aspetto compatto e pieno, con internodi brevi, in presenza di una fertilizzazione buona (ed ovviamente le altre condizioni necessarie, es. luce forte).
Insomma, una pianta che produca internodi corti senza doverla tenere "a stecchetto" con i nutrienti, come ho letto essere stato consigliato per la limnophila.

Quali specie consentono di ottenere ciò? A quali condizioni?
Dal relativo articolo mi sembra di aver capito che la Cabomba abbia un problema simile, ma forse risolvibile con un'adeguata somministrazione di potassio e CO2. Quest'ultima, a quale concentrazione è consigliato mantenerla per avere internodi accettabili (max 2 cm)?
Per la Limnophila, ho capito bene? Se l'azoto e altri elementi (non so quali) sono mediamente abbondanti, non c'è modo di accorciare gli internodi?
Per il Ceratophyllum ed il Myriophyllum invece vale l'equazione "luce forte = internodi corti", giusto?
Grazie in anticipo per le risposte
