Ciao,
ho un dubbio in generale, non per qualche caso specifico, sulle piante e i valori dell'acqua...
l'acqua troppo dura, diciamo KH 15+, GH >10 e pH 7.5 può creare problemi alle piante, rallentarle o altro, magari per un eccesso di calcio?

Probabilmente la risposta sarà dipende dalle piante, però volevo avere un chiarimento se possibile.

Grazie

DxGx ha scritto:Probabilmente la risposta sarà dipende dalle piante

...Quasi, ma non proprio.
Mediamente, le piante sono un po' più adattabili dei pesci, risentono un po' meno delle differenze di acidità e durezza.

Se entriamo nel dettaglio, ci sono specie particolarmente "difficili" che hanno una finestra di valori paragonabile a quella di certi pesci, ma sono poche.
Ad esempio, La Cabomba furcata è considerata il discus delle piante: 30 °C, pH sotto il 6.5 ed acquari ben maturi... ma quante ne conosciamo, così esigenti?

Generalmente, i consigli che si danno, su pH, GH, temperatura, ecc., non mirano a garantire la loro sopravvivenza, ma il loro aspetto estetico.

Esempio
La Limnophila sessiliflora sopravvive da pH 5.5 fino a pH 8, ma se la tieni a 6.6-6.7 cresce rapidissima, lussureggiante ed assorbe un sacco di inquinanti.

Credo che la pianta più adatta, da prendere ad esempio, sia il Pogostemon stellatus.
Vive e cresce dappertutto, l'hanno trovata perfino in acque salmastre.
Ma spesso si presenta bruttarella, mentre in condizioni ideali ci hanno vinto concorsi internazionali.

Delle piante che non ti daranno problemi sono l'Egeria densa ma anche il Ceratophyllum demersum e la Vallisneria spiralis e la V. americana. Non mettere Ceratophyllum con Egeria che si fanno la guerra chimica a vicenda (allelopatia).