Sull'articolo di Diana Walstad

Galleggianti, palustri... acquatiche

Moderatori: marko66, Vinjazz

Avatar utente
Scardola
Moderatore Globale
Messaggi: 2725
Iscritto il: 27/11/13, 14:03

Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Scardola » 16/09/2014, 11:05

Nota di Rox: continua da altro topic...
Jack of all trades ha scritto:Penso piuttosto che quello a cui molti possono ambire è rendere il filtro biologico non dico superfluo, ma quantomeno non così essenziale all'acquario grazie alle piante.
Ci sono dei concetti riguardo al filtro che mi rimangono poco chiari.
Secondo la Walstad (anzi, secondo la scienza), le piante sfruttano ammonio e ammoniaca meglio dei nitrati. Li sfruttano anche con poca luce e li assorbono dalle foglie.
Mi sembra di capire che secondo lei il filtro sarebbe addirittura deleterio se si vogliono tenere tante piante (con poca luce e nessuna concimazione).

Il concetto chiave è che le piante devono essere TANTE.

Quindi si dovrebbe instaurare una specie di competizione tra piante e filtro, giusto?
Un filtro sovradimensionato quindi toglierebbe l'ammoniaca alle piante prima che riescano a sfruttarla, trasformandola tutta in nitrati e rendendo necessaria una illuminazione maggiore, pena il deperimento delle piante?
Forse in un acquario con molte piante è meglio un filtro né troppo grande né troppo piccolo: troppo grande toglierebbe troppa ammoniaca, troppo piccolo non ce la farebbe a fare da tampone a eventuali sovraccarichi?
Comunque dipende anche dal tipo di pesci: avere un sovraccarico improvviso con degli P. scalare forse è più semplice che con dei cosiddetti nano-fish?

Mi spiegherei per esempio in parte l'esplosione di piante rapide avuta quando ho ridimensionato il filtro del caridinaio, avendo più che dimezzato il volume di siphorax (prima avevo il filtro Fluval da 6 W, ora ho il Dennerle da 1 W).

Invece ho il vaso sul balcone con i Tanichthys senza alcun tipo di filtri o pompe, ma tante piante rapide e tanta luce, non è enorme (netti sono meno di 50 litri), ed è arrivato a tenere 30 pesci (adesso ce ne sono una decina, ne ho dati via parecchi per evitare sovrappopolazione) con nitrati e nitriti sempre a zero.
Considerate che per il dubbio avevo misurato sia con due marche diverse di test a reagente (avevo paura che il primo fosse s caduto) che con le striscette JBL.
Però questa primavera avevo avuto una invasione di filamentose che ho debellato come suggerito da voi abbondando col mangime: quindi ci deve essere stato ad un certo punto un eccesso di ammonio nel sistema, sfruttato prima dalle alghe che dalle piante, forse perché era inizio primavera.
Dopo due settimane di dieta all'ingrasso ho tolto qualche palata di lemna, ma sono sparite le alghe.

In pratica ho il filtro dove forse non serve, non lo ho dove forse servirebbe, in entrambi i casi ho tante piante, e in entrambi i casi non ho nitriti nè nitrati rilevabili.
​#LOWTECH
#ACQUARIOFILIACOMODA
 
https://www.acquariofiliafacile.it/viewtopic.php?p=1551129&hilit=cuboide
 

Avatar utente
Rox
Ex-moderatore
Messaggi: 15999
Iscritto il: 07/10/13, 0:03

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Rox » 16/09/2014, 12:06

Scardola ha scritto:Il concetto chiave è che le piante devono essere TANTE.
Direi di no...
- Devono essere a crescita rapida; la Cladophora non assorbe quasi nulla.
- Devono essere acquatiche; gli Echinodorus si alimentano dalle radici.
- Devono essere galleggianti se non si usa la CO2, per non avere un grave fattore limitante.
- Ma soprattutto devono essere in quantità proporzionata al carico organico; un pugno di cardinali, in 200 litri, non è sufficiente per una foresta di Myriophyllum.
Scardola ha scritto:trasformandola tutta in nitrati e rendendo necessaria una illuminazione maggiore, pena il deperimento delle piante?
Le piante assorbono azoto anche dai nitrati, ma lo trovano più complicato.
Nell'articolo sulle alghe filamentose, ho messo questo schema sulla nutrizione vegetale:

Immagine

Il passaggio centrale (Assorbimento) consuma energia.
Per questo le piante assorbono azoto solo a lampade accese, perché glielo diamo in forma di nitrato dopo l'azione del filtro.
Nella forma ammoniacale, invece, verrebbe assimilato velocemente e senza sforzo.
Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio (totale 2):
cuttlebone (16/09/2014, 12:08) • cqrflf (03/09/2015, 17:16)
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)

Avatar utente
Scardola
Moderatore Globale
Messaggi: 2725
Iscritto il: 27/11/13, 14:03

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Scardola » 16/09/2014, 15:37

Mi sa che devo trovare il libro per approfondire.

Quello che mi chiedo è se adattando il metodo Walstad ma mantenendo il filtro, se il filtro vada dimensionato a piante e popolazione, ovvero se in certi casi averlo sovradimensionato possa essere addirittura uno svantaggio.
Ovvero, il filtro diventerebbe un elemento da scegliere in base a flora e fauna dell'acquario, o meglio: flora, fauna e filtro diventano gli elementi di un sistema da bilanciare in fase di scelta dell'allestimento, in cui non è sempre vero che un filtro sovradimensionato possa essere migliore a prescindere.

PS: nota ironica, ho cercato il libro della Walstad su Amazon (.com). Sotto la descrizione del libro, Amazon suggerisce di comprarlo insieme al libro di Amano.
​#LOWTECH
#ACQUARIOFILIACOMODA
 
https://www.acquariofiliafacile.it/viewtopic.php?p=1551129&hilit=cuboide
 

Avatar utente
lucazio00
Moderatore Globale
Messaggi: 14507
Iscritto il: 19/11/13, 11:48

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di lucazio00 » 16/09/2014, 18:59

Che io sappia la Walstad utilizza terriccio da giardino!!!
"La sua soddisfazione è il nostro miglior premio!"

Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!

Avatar utente
Redflash
star3
Messaggi: 70
Iscritto il: 21/10/13, 12:03

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Redflash » 16/09/2014, 19:08

Scardola ha scritto:PS: nota ironica, ho cercato il libro della Walstad su Amazon (.com). Sotto la descrizione del libro, Amazon suggerisce di comprarlo insieme al libro di Amano.
A saperlo che un giorno questo libro sarebbe stato così ricercato, circa un decennio fa in visita allo Zoomark di bologna, avrei dovuto comprare l'intero stock di questo libro. ~x(
:-h
Trova il tuo limite. Superalo.
"Lynn Strickland"

Avatar utente
Rox
Ex-moderatore
Messaggi: 15999
Iscritto il: 07/10/13, 0:03

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Rox » 16/09/2014, 19:27

Scardola ha scritto:ovvero se in certi casi averlo sovradimensionato possa essere addirittura uno svantaggio.
Di sicuro lo è per altri motivi: ingombri e costi.
Comunque, io comincio a vedere il filtro come un rimedio ai nostri errori.
Più l'acquario è squilibrato, più ne abbiamo bisogno.

Quando tenevo tre scalare in 100 litri, con due Ancistrus e 20 cardinali, li nutrivo con mangimi a base di cereali e... appena toglievo un po' di cannolicchi dovevo combattere con le nebbie batteriche.
Ero io che sbagliavo, non la Walstad.
Quando sono rimasto con un solo scalare più cardinali, alimentati con mangimi New Era, e senza gli Ancistrus, mi è capitato di staccare la spina della pompa per tre settimane (inavvertitamente)... e non me ne sono nemmeno accorto.

...Con la stessa vegetazione di prima!
Mi venne anche il dubbio di lasciarla staccata... :-? quasi quasi...
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)

Avatar utente
lucazio00
Moderatore Globale
Messaggi: 14507
Iscritto il: 19/11/13, 11:48

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di lucazio00 » 16/09/2014, 20:58

Diciamo che il filtro è un male necessario per gli acquari popolati in modo standard...una specie di paracadute contro improvvisi picchi di inquinamento!

Il mondo della Walstad è diametralmente opposto a quello standard.
"La sua soddisfazione è il nostro miglior premio!"

Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!

Avatar utente
cuttlebone
Ex-moderatore
Messaggi: 16781
Iscritto il: 15/04/14, 15:02

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di cuttlebone » 16/09/2014, 21:14

Eppure questa cosa m'intriga....ci vorrei provare...;)
"Fotti il sistema. Studia!"

Avatar utente
Scardola
Moderatore Globale
Messaggi: 2725
Iscritto il: 27/11/13, 14:03

Re: R: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Scardola » 17/09/2014, 13:27

lucazio00 ha scritto:Che io sappia la Walstad utilizza terriccio da giardino!!!
Più o meno: da quanto ho letto sui forum stranieri lei stessa dice di preferire una marca di terriccio per orto "bio", l'importante è che sia senza aggiunta di fertilizzanti nè perlite (solo perché galleggia).
La maggior parte dei terricci da vaso sono fertilizzati.

Lo trovate nei forum in inglese cercando "El Natural".

Inviato da un telefono a gettoni con Tapatalk
​#LOWTECH
#ACQUARIOFILIACOMODA
 
https://www.acquariofiliafacile.it/viewtopic.php?p=1551129&hilit=cuboide
 

Avatar utente
Rox
Ex-moderatore
Messaggi: 15999
Iscritto il: 07/10/13, 0:03

Re: Sull'articolo di Diana Walstad

Messaggio di Rox » 17/09/2014, 13:52

Scardola ha scritto:lei stessa dice di preferire una marca di terriccio per orto "bio"
Konrad Lorenz andava oltre. :D
Lui non andava in un negozio di giardinaggio, ma prendeva una palata di terra dal fondo dello stagno, già pronto per l'uso, con tutti i suoi batteri e microrganismi. :-bd
Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio:
Specy (17/09/2014, 20:13)
"Essentia non sunt multiplicanda praeter necessitatem"
(Rasoio di Occam)

Bloccato

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti