
I risultati sono stati quindi altalenanti ma soprattutto un enorme alone di mistero circondava il mondo acquario, fatto di chimica, biologia ed... esoterismo. Non avendo conoscenze in nessuno di questi campi altro non si poteva fare che affidarsi ai consigli dei negozianti e di quei (pochi) amici che condividevano la passione. In era pre-Internet non c'erano altre strade!
Da sempre sono stato molto attratto dalle vasche riccamente piantumate e per molti anni a loro mi sono dedicato. Arriviamo ora a cavallo del 2000 e il mondo Internet inizia ad essere quel pozzo di informazioni, scambi e condivisione tra appassionati che ben conosciamo. Inizio a frequentare diversi forum italiani e ad estendere gli orizzonti attratto dalla voglia di conoscenza e sperimentazione tipica degli americani. Quindi Tom Barr, AGA molti altri. E' in quei forum che si inizia a parlare di integrazione con azoto e fosforo. Quando ho parlato per la prima volta con il mio amico/negoziante del famoso clisma lax (leggi: clisterino lassativo) per l'integrazione del fosfato credo abbia pensato male di me...

Quindi sono passato dall'iniziale ammaliamento dai sistemi Dupla/Dennerle al mitico acquario Amano style (anche qui solo style perchè i costi proibitivi rendevano a mio avviso immorale spendere cifre del genere per un acquario). Ho avuto diverse vasche di quasi sole piante con CO2 a palla ed illuminazione da stadio. Ho sperimentato aquascaping di ogni genere, potato chili di glosso, tenellus e muschi vari finchè mi sono letteralmente stancato di dedicare i fine settimana alle potature e ai cambi d'acqua.
Circa 7/8 anni fa allora ho deciso di dare sfogo alla mia grande altra passione acquaristica (fino a quel momento frustrata dagli insuccessi), ovvero i discus. Venuto a sapere che le cose erano radicalmente cambiate rispetto ai tempi degli esemplari asiatici perennemente soggetti a malattie di vario genere, ho iniziato con una coppia di Stendeker comprati adulti. Dopo le mie esperienze personali posso dire che si tratta di pesci di rara robustezza: i miei sono sopravissuti persino a due tentativi di suicidio, con salto fuori dalla vasca e ben due piani di salto nel vuoto. La mia vasca attuale è chiusa (data l'esperienza passata!!!) e ospita 8 esemplari adulti (alcuni anche di taglia notevole) che ho accresciuto a badilate di pastone avendoli acquistati di taglia 6 cm. Insomma ho voluto togliermi lo sfizio di riuscire a farli diventare belli grandi e grossi. Nonostante il carico organico notevole la vasca ha retto bene (ma era stata progettata apposta con un grande filtro), tuttavia non riesco a darmi pace perchè le piante non vogliono proprio saperne di crescere.
Qualche giorno fa sono venuto a conoscenza di questo forum più o meno casualmente e mi ha subito colpito la filosofia che lo anima: capire come funzionano le cose all'interno della vasca senza essere schiavi dei protocolli commerciali e senza avere come obiettivo ultimo la creazione di un giardino solo per scattare la foto, pubblicarla e smantellare tutto. In questa fase della mia passione cerco proprio questo: una gestione consapevole di un ambiente sostenibile e bilanciato nel tempo (non voglio più potare piante che fanno 15 cm a settimana) in un'ottica più low che high tech.
Spero solo di non avervi annoiato con tutto questo pistolotto

A breve esporrò tutto nella sezione fertilizzazione.