MaurizioPresti ha scritto: ↑31/01/2023, 21:12
Io credo che una parte del problema sia l'alimentazione pwm che non permette di ottenere il 100% di resa, sarebbe giusto ripetere il test escludendo la centralina alimentando direttamente in corrente continua, il tempo necessario di fare il test non avrai il problema di raffredare.
Altro punto da tenere in considerazione è che i dati di fabbrica sono da considerare come valore massimo raggiungibile con il limite massimo di alimentazione applicabile, le striscie LED da 12V possono essere alimentate un po' oltre i 12V, se ricordo bene reggono senza bruciare i 13,8V (da verificare da prodotto a prodotto, è scritto nella confezione nei dati), questo perché devono poter essere utilizzabili anche con batterie al piombo che a piena carica raggiungono appunto 13,8/14,4 V dipende dal tipo di carica batterie.
Quindi è ragionevole ottenere il risultato che hai evidenziato con alimentazione pwm.
La mia scheda di controllo artigianale l'ho realizzata con regolazione in tensione, nel periodo di punta ho 12V o giù di li non ricordo bene, sono già 2 anni dall'ultima volta che ho controllato i periodi di illuminazione, poi tende a scendere fino ai 10,8 V che è la tensione minima per accedere il LED nelle ore finali prima di spegnersi per la notte.
In questo modo posso ottenere il meglio con il minimo impegno senza portare allo stress la striscia.
Ciao, grazie per l'intervento, che mi è stato molto utile in quanto non sapevo che avrei potuto considerare di "sovralimentare" in sicurezza (sempre controllando le specifiche) il LED.
Comunque domenica ho avuto la possibilità di fare un po' di test, che riporto qui di seguito.
Per iniziare ho fatto un test solo per valutare la caduta di tensione lungo una
intera striscia LED.
Così ho srotolato una striscia LED da 5 metri (che ho per un altro progetto) della stessa marca e l'ho collegata direttamente ad un altro alimentatore da 12 V regolando la tensione di uscita esattamente a 12 V e testando le cadute di tensione a varie distanze
.
Al secondo segmento ( il primo segmento era coperto dalla plastica sulla saldatura) il voltaggio era 11,94 V.
Al segmento n 77 (che equivale alla lunghezza della barra nella plafoniera, ovvero circa 95 cm ) il voltaggio era 11,37 V.
A fine striscia il voltaggio era 10,42 V
La luminosità apparente (a vista) era ad ogni modo estremamente alta tanto che in tutti i casi, anche a fine striscia, ho avuto difficoltà a testare il voltaggio perchè abbaggliato dalla luce stessa dei LED non riuscivo bene a posizionare i puntali.....quando si è in inverno e non trovano gli occhiali da sole....
Ho poi testato la
plafoniera.
Ho aumentato il voltaggio in ingresso di modo che avesse 12,46V all'ingresso, che si sono trasformati a 12,23V all'uscita della centralina, a 12,09V all'ingresso della plafoniera e a 11,88 volt a fine barra LED. Ho poi testato la luminosità ed era di 11900 lumen.
C'è stato quindi rispetto a prima (centralina alimentata a 12,00V )un guadagno di luminosità (prima era 11360 lumen) ma non eclatante almeno per questa variazione di voltaggio che non so se convenga aumentare pur rimanendo nelle specifiche (da controllare) per via del riscaldamento in quanto è già un LED “performante” e quindi caldo di suo in condizioni operative normali.
Ho poi collegato direttamente la plafoniera all'alimentatore dando la stessa tensione che prima era data dalla centralina (12,09V) e la luminosità era identica (11900 lumen) cosa che mi ha suggerito che il valore di voltaggio rilevato in uscita dalla centralina può essere valutato tal quale e senza il timore di influenza dato dal PWM.
Rimarrebbe da valutare
a) quanta luminosità si perde con la copertura in plastica :la luminosità nominale della striscia è sicuramente stabilita senza la stessa mentre quella della plafoniera Juwell immagino consideri anche il tubo a protezione dei LED.
b) se l'angolo di emissione dei LED della plafoniera Juwell è lo stesso della striscia LED v-tac: secondo i data sheet di entrambi il flusso è valutato secondo i classici 120 gradi ma non viene indicata la distribuzione della luminosità per i vari angoli quindi potrebbe anche essere che quello Juwell concentra il flusso maggiormente sulla verticale e quindi sia rilevato maggiormente dal luxmetro.
c) il voltaggio della plafoniera Juwell al punto di attacco del tubo LED per verificare se, effettivamente, non sia “sovralimentato” da fabbrica.
Ti viene in mente altro da controllare?
Comunque la plafoniera credo rimarrà così: non alzerò il voltaggio perchè, come dicevo, il vantaggo in luminosità non è tale da giustificare un aumento di riscaldamento ed il rischio di ridurre la vita dei LED.
Se avrò necessità di luce maggiore (non credo, sono sui 75 lumen/litro, calcolati a fondo vasca e senza acqua) aggiungerò altre barre LED alla stessa plafoniera.
Più che altro con questo post volevo sottolineare come, se non si verifica con un luxmetro (neanche tanto costoso) e ci si basa con la vista o sui valori di assorbimento anche calcolati con prese intelligenti, non è detto che la plafoniera autocostruita emetta la luminosità per la quale è stata progettata a tavolino.
Sempre a questo proposito vorrei sconsigliare, l'uso del solo cellulare basato su Android (da premettere che io sono un Andriod fan) per valutare la luminosità.
Esistono infatti molte app che permettono di valutarlo ma in genere i valori, soprattutto alle alte intensità che servono a noi, non sono per nulla reali in quanto il sensore viene saturato ed inoltre l'app non riesce a tenere conto di quel particolare sensore in quel particolare cellulare in quanto per sistema android esistono una infinità di modelli. Sarebbe necessaria, nella app una qualche taratura che però in genere non è prevista.
Per chi usa iOS il discorso cambia perchè i modelli di iPhone sono limitati ed il produttore della App conosce i sensori che montano ed i risultati sono accurati.
Per chi fosse interessato (anche se, ribadisco, forse è meglio non sapere come si comporta la propria plafoniera

) e volendo fare un po' di nomi, per iOS è possibile usare l'App "Photone" anche senza avere un luxmetro separato (a me da valori molto simili al luxmetro esterno) mentre per Android l'App PPFD meter va benissimo se usata in collegamento con il luxmetro che uso io (UNI-T UT383 BT....è importante che sia BT altrimenti non si collega....comprato tra l'altro perchè suggerito dalla app stessa) ma che, se usata senza il supporto del luxmetro esterno, restituisce valori errati, in particolare, come dicevo, per alte intensità luminose.
Scusate per la lungaggine, spero sia di aiuto a qualcuno.