juwel Bioflow: un punto di vista
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juwel Bioflow: un punto di vista
Rispetto alla portata della pompa, io ho un'opinione un po' laterale, per così dire.
Non penso che debba essere particolarmente veloce ma piuttosto voluminosa e costante: bisogna considerare che il suo compito non è quello, direttamente, di espellere l'acqua da un recipiente, bensì quello di fargli attraversare un sistema di filtraggio composito dove, una parte è di tipo meccanico (e quindi ragionevolmente veloce) ed una biologico (e quindi ragionevolmente lento).
Allora, ciò che ci occorre non sarà tanto una velocità elevatissima, quanto una costanza nella portata di per sé ampia: tre volte il volume dell'acquario, in un'ora, potrebbe essere una portata adeguata. Sistemando diversamente l'apparato filtrante in modo da impedire lo sporcarsi della zona "biologica" trattenendo meccanicamente le particelle in sospensione in una camera anteriore, potrebbe essere, se non l'uovo di Colombo, almeno una buona idea.
In ogni caso, comunque, tutto ciò non ci esime certamente da una manutenzione periodica della girante, perché i sistemi perfetti, la natura ce lo insegna da millenni, sono soltanto i suoi...☹.
Non penso che debba essere particolarmente veloce ma piuttosto voluminosa e costante: bisogna considerare che il suo compito non è quello, direttamente, di espellere l'acqua da un recipiente, bensì quello di fargli attraversare un sistema di filtraggio composito dove, una parte è di tipo meccanico (e quindi ragionevolmente veloce) ed una biologico (e quindi ragionevolmente lento).
Allora, ciò che ci occorre non sarà tanto una velocità elevatissima, quanto una costanza nella portata di per sé ampia: tre volte il volume dell'acquario, in un'ora, potrebbe essere una portata adeguata. Sistemando diversamente l'apparato filtrante in modo da impedire lo sporcarsi della zona "biologica" trattenendo meccanicamente le particelle in sospensione in una camera anteriore, potrebbe essere, se non l'uovo di Colombo, almeno una buona idea.
In ogni caso, comunque, tutto ciò non ci esime certamente da una manutenzione periodica della girante, perché i sistemi perfetti, la natura ce lo insegna da millenni, sono soltanto i suoi...☹.
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Gavitello
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- BollaPaciuli
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juwel Bioflow: un punto di vista
Gavitello, mi hai fatto venire idea... e se la sezione del primo stadio fosse minore rispetto a quella del secondo...eliminando anche la feritoia intermedia?
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Saper fare di loro realtà è fortuna rara, ma vi è chi ci riesce.
I sogni non chiedono nulla, se non di credere in loro.
Badate bene che si chiaman sogni e non follie.
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@BollaPaciuli
Se ti riferisci alla famosa scorciatoia occlusa con la paratia mobile, suggerita nel famigerato articolo citato (Filtro Juwel Bioflow: perché e come modificarlo), è esattamente ciò che intendevo nel mio post un po' più indietro, quando dicevo che avrei eseguito, appunto, la modifica suggerita:
obbligare il flusso al filtraggio meccanico/biologico nella sequenza tradizionale.
Il filtro della Juwel, di per sé, è un ottimo filtro. Ritengo anche volumetricamente. Però non mi convince sino in fondo la soluzione tecnica adottata per la circolazione del flusso. Io penso che i progettisti abbiano introdotto la feritoia per "shuntare" un possibile quanto probabile problema d'intasamento meccanico della parte bassa del filtro, preferendo mantenere comunque la circolazione dell'acqua anche se sporca, facendoci pagare un prezzo piuttosto basso, in termini di praticità: è certamente più facile e rapido accedere alla girante della pompa per pulirla che non smantellare mezzo filtro...
E poi, non dimentichiamoci che a valle, poco prima della pompa, c'è anche il riscaldatore che compie il suo lavoro sulla colonna d'acqua poco prima di essere sospinta nuovamente nella vasca stessa.
Insomma, una soluzione tecnica, tutto sommato, con delle ragioni a supporto. Anche se non condivisibili da tutti: io, ad esempio, continuo a preferire il metodo degli antichi romani: compiere comunque la filtrazione meccanica dell'acqua prima di quella biologica.
E ti dirò di più: in questi giorni di maturazione della vasca, le poche cose da fare che ho, mi permettono d'indagare anche ai margini della gestione dell'acquario. E così ho notato che, se la lana di perlon è particolarmente sporca, l'acqua gli scorre sopra come se fosse impermeabile e si riversa nel vano pompa, venendo rimessa nella vasca immediatamente, saltando tutta la circolazione del filtro stesso...
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Edit: ho sostituito l'immagine, perchè mi sono accorto che non era quella del filtro del quale parlavo.
Nella foto, ho cerchiato in rosso quello che secondo i progettisti Juwel dovrebbe avvenire ma che, in caso di materiali di filtraggio intasati, avviene invece alla rovescia.
In giallo, invece, ho cerchiato il famoso "shunt" per un possibile intasamento della parte biologica...
Se ti riferisci alla famosa scorciatoia occlusa con la paratia mobile, suggerita nel famigerato articolo citato (Filtro Juwel Bioflow: perché e come modificarlo), è esattamente ciò che intendevo nel mio post un po' più indietro, quando dicevo che avrei eseguito, appunto, la modifica suggerita:
obbligare il flusso al filtraggio meccanico/biologico nella sequenza tradizionale.
Il filtro della Juwel, di per sé, è un ottimo filtro. Ritengo anche volumetricamente. Però non mi convince sino in fondo la soluzione tecnica adottata per la circolazione del flusso. Io penso che i progettisti abbiano introdotto la feritoia per "shuntare" un possibile quanto probabile problema d'intasamento meccanico della parte bassa del filtro, preferendo mantenere comunque la circolazione dell'acqua anche se sporca, facendoci pagare un prezzo piuttosto basso, in termini di praticità: è certamente più facile e rapido accedere alla girante della pompa per pulirla che non smantellare mezzo filtro...
E poi, non dimentichiamoci che a valle, poco prima della pompa, c'è anche il riscaldatore che compie il suo lavoro sulla colonna d'acqua poco prima di essere sospinta nuovamente nella vasca stessa.
Insomma, una soluzione tecnica, tutto sommato, con delle ragioni a supporto. Anche se non condivisibili da tutti: io, ad esempio, continuo a preferire il metodo degli antichi romani: compiere comunque la filtrazione meccanica dell'acqua prima di quella biologica.
E ti dirò di più: in questi giorni di maturazione della vasca, le poche cose da fare che ho, mi permettono d'indagare anche ai margini della gestione dell'acquario. E così ho notato che, se la lana di perlon è particolarmente sporca, l'acqua gli scorre sopra come se fosse impermeabile e si riversa nel vano pompa, venendo rimessa nella vasca immediatamente, saltando tutta la circolazione del filtro stesso...
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Edit: ho sostituito l'immagine, perchè mi sono accorto che non era quella del filtro del quale parlavo.


Nella foto, ho cerchiato in rosso quello che secondo i progettisti Juwel dovrebbe avvenire ma che, in caso di materiali di filtraggio intasati, avviene invece alla rovescia.
In giallo, invece, ho cerchiato il famoso "shunt" per un possibile intasamento della parte biologica...
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Ultima modifica di Gavitello il 22/05/2019, 15:11, modificato 3 volte in totale.
Gavitello
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- BollaPaciuli
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no. io parlo di un filtro a singolo flusso o meglio la cui portata di fluido è costante in tutto il filtro, ma avendo nella parte meccanica sezione inferiore li si verificherebbe un aumento di velocità
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- Adriano63
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Eccomiiiiiiiiiiiiii !!! Ogni volta che leggo Bioflow Juwel mi si accendono le pupille e la lampadina ! Premetto che non sono assolutamente un amante dei filtri esterni ... troppo macchinosi, troppi rischi (per me) ogni volta che devi aprire testata e girante per le periodiche pulizie, alcuni (ad esempio gli Eheim) che hanno percorsi che non mi convincono pienamente e ultimo ma non ultimo non voglio rischiare allagamenti (anche se razionalmente so che i pericoli di ciò sono ormai ridotti al minimo) ... insomma, sposo appieno la filosofia Juwel che recita "TUTTO DENTRO L'ACQUARIO" . E arrivo al dunque : nei miei acquari più grandi, per dire i due vasconi da 225 cm. di lato , ho filtri biologici realizzati da me. Negli altri, nella maggior parte, ho appositamente acquistato a parte i Bioflow per quanto mi trovavo bene. La modifica della paratia interna è cosa risaputa ormai da anni , io l'ho sempre praticata (si tratta semplicemente di occludere la finestra intermedia con una tessera in plastica incollandola) associandola ad un vero e proprio "inzeppamento" di siporax e bioballs a partire dal basso e finendo con la classica lana di perlon (se serve recupero spazio per la torba). Tutto qui. E sinceramente non ho mai avuto problemi, in 300 litri come in 60 litri . Questo ad esempio è un acquario che ho in sala , con filtro interno Juwel Bioflow ... funziona da anni e non ho mai avuto problemi ... mi limito solo a cambiare gli ospiti quando ho idee nuove per la testa, tutto qui. Ma gli elementi di base rimangono sempre quelli più o meno, mai avuto per fortuna disastri .
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- Questi utenti hanno ringraziato Adriano63 per il messaggio:
- BollaPaciuli (22/05/2019, 13:18)
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Ciao! Vasca avviata a ottobre 2018, juwel rio 125, da sotto a sopra: cannolicchi, spugne blu e perlon in modo da occupare lo spazio di una spugna
Il perlon lo cambio circa una volta ogni due mesi quando vedo la portata calare notevolmente (profuma di sottobosco) , gli altri materiali non li tocco , per ora non ho problematiche l unica cosa "strana" è questa Questa colata marrone
Il perlon lo cambio circa una volta ogni due mesi quando vedo la portata calare notevolmente (profuma di sottobosco) , gli altri materiali non li tocco , per ora non ho problematiche l unica cosa "strana" è questa Questa colata marrone
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cosa ci trovi di particolare rispetto ad un interno già predisposto per il singolo flusso?
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Seguo molto interessato la discussione.
Non riesco a capire se le morti avute nell'acquario di @Walsim siano imputabili al filtro.
Questo perchè da 6 mesi che ho il Rio 125 almeno una decina di guppy sono morti inspiegabilmente. Non avevano pinne corrose e all'apparenza erano sani.
Non capisco perchè i tecnici Juwel prevedono una spugna fine sotto i cannolicchi e non sopra nel vano inferiore. Forse per evitare che in caso di intasamento della spugna non arrivi acqua ai cannolicchi?
Fino a pochi giorni fa, e forse @BollaPaciuli se lo ricorda, gli avevo chiesto quale doveva essere secondo lui la composizione del lato inferiore. Mi ha risposto solo cannolicchi.
Io avevo la spugna fine sopra i cannolicchi e in 6 mesi non l'ho mai pulita.
Potrebbe essere stata questa la causa di morte? Dai test però i nitriti sono sempre risultati a 0.
Adesso l'ho spostata nel cestello superiore in previsione di toglierla alla prossima manutenzione.
Attualmente il mio filtro è composto cosi, da sopra a sotto
cestello superiore: biopad, spugna grossa, 2 spugne fini (una da eliminare)
cestello inferiore: retina con 250gr di cannolicchi, Cirax.
Aggiunto dopo 2 minuti 56 secondi:
Inoltre per dovere di cronaca voglio far presente che sono sotto attacco di Filamentose da 6 mesi, recidive anche a 4 giorni di buio.
Ma forse questo è anche colpa dei nuovi LED Juwel con una gradazione di 9000k, li mortacci loro!!!
Non riesco a capire se le morti avute nell'acquario di @Walsim siano imputabili al filtro.
Questo perchè da 6 mesi che ho il Rio 125 almeno una decina di guppy sono morti inspiegabilmente. Non avevano pinne corrose e all'apparenza erano sani.
Non capisco perchè i tecnici Juwel prevedono una spugna fine sotto i cannolicchi e non sopra nel vano inferiore. Forse per evitare che in caso di intasamento della spugna non arrivi acqua ai cannolicchi?
Fino a pochi giorni fa, e forse @BollaPaciuli se lo ricorda, gli avevo chiesto quale doveva essere secondo lui la composizione del lato inferiore. Mi ha risposto solo cannolicchi.
Io avevo la spugna fine sopra i cannolicchi e in 6 mesi non l'ho mai pulita.
Potrebbe essere stata questa la causa di morte? Dai test però i nitriti sono sempre risultati a 0.
Adesso l'ho spostata nel cestello superiore in previsione di toglierla alla prossima manutenzione.
Attualmente il mio filtro è composto cosi, da sopra a sotto
cestello superiore: biopad, spugna grossa, 2 spugne fini (una da eliminare)
cestello inferiore: retina con 250gr di cannolicchi, Cirax.
Aggiunto dopo 2 minuti 56 secondi:
Inoltre per dovere di cronaca voglio far presente che sono sotto attacco di Filamentose da 6 mesi, recidive anche a 4 giorni di buio.
Ma forse questo è anche colpa dei nuovi LED Juwel con una gradazione di 9000k, li mortacci loro!!!
Ed io che credevo che la Crispata fosse un acconciatura 
#TeamCrispata

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- Adriano63
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juwel Bioflow: un punto di vista
@supersix la "colatura" marrone credo sia determinata dal fatto che a quanto vedo la parete del filtro non è perfettamente aderente al vetro (vedo anche della sabbia ...), sarà quindi banalmente del sedimento che si forma sul punto di minor flusso della corrente d'acqua creata dal richiamo basso del filtro stesso .
@BollaPaciuli trovo il fatto che dopo diverse prove è uno dei filtri più razionali e meglio dimensionati , pur nella sua banalità. E una volta che ci si sgancia dalla filosofia costruttiva e di utilizzo originaria, permette davvero di mettere qualsiasi tipo di materiale filtrante in virtù delle sue generose dimensioni. Gli altri filtri di cui immagino tu parli (ad esempio quelli più "piatti" , che ricordano moltissimo i vecchi filtri biologici, che si appendono al vetro con clip o con ventose) tra vano termoriscaldatore e paratie varie offrono davvero poco spazio. E ultimamente sono progettati per funzionare con cartucce che lavorano con il flusso direzionato lungo il lato verticale e ciò costringe a modifiche quasi impossibili, visto che nel poco spazio disponibile la mia mano nemmeno ci entrerebbe.
Aggiunto dopo 4 minuti 45 secondi:
@fablav la qualità dei prodotti non sempre è garanzia di successo, questo è risaputo. Io ad esempio non ho il manico per gli acquari piantumati : ci provo, ci provo e poi ci riprovo per fallire sempre miseramente (quando parlo di piantumati parlo di quelli seri, con tanto di pratino e infiniti foltissimi gruppi di piante rosse sullo sfondo, con il "perling" di CO2 e via dicendo ...). Anni fa mi ero addirittura comprato una vasca ADA con tanto di plafo LED AQUASKY, due filtri esterni Eheim e un sacco di altri ammenicoli ... convinto di partire bene per realizzare finalmente un acquario piantumato che fosse la gioia di mia moglie. Ebbene ? Il nulla ... dopo mesi di tentativi l'unica cosa che ho ottenuto è stato un folto scenario di alghe di tutti i tipi , filamentose, diatomee, a cuscinetto, a pennello, acometepare ... alla fine, dopo un anno di guerra dove mi sono visto alcune volte vincere piccole battaglie per poi correre in ritirata sgomento, ho smontato tutto e venduto tutto. Vai a capire dove era l'errore ... avevo seguito tutte le accortezze e i protocolli, eppure niente ...
@BollaPaciuli trovo il fatto che dopo diverse prove è uno dei filtri più razionali e meglio dimensionati , pur nella sua banalità. E una volta che ci si sgancia dalla filosofia costruttiva e di utilizzo originaria, permette davvero di mettere qualsiasi tipo di materiale filtrante in virtù delle sue generose dimensioni. Gli altri filtri di cui immagino tu parli (ad esempio quelli più "piatti" , che ricordano moltissimo i vecchi filtri biologici, che si appendono al vetro con clip o con ventose) tra vano termoriscaldatore e paratie varie offrono davvero poco spazio. E ultimamente sono progettati per funzionare con cartucce che lavorano con il flusso direzionato lungo il lato verticale e ciò costringe a modifiche quasi impossibili, visto che nel poco spazio disponibile la mia mano nemmeno ci entrerebbe.
Aggiunto dopo 4 minuti 45 secondi:
@fablav la qualità dei prodotti non sempre è garanzia di successo, questo è risaputo. Io ad esempio non ho il manico per gli acquari piantumati : ci provo, ci provo e poi ci riprovo per fallire sempre miseramente (quando parlo di piantumati parlo di quelli seri, con tanto di pratino e infiniti foltissimi gruppi di piante rosse sullo sfondo, con il "perling" di CO2 e via dicendo ...). Anni fa mi ero addirittura comprato una vasca ADA con tanto di plafo LED AQUASKY, due filtri esterni Eheim e un sacco di altri ammenicoli ... convinto di partire bene per realizzare finalmente un acquario piantumato che fosse la gioia di mia moglie. Ebbene ? Il nulla ... dopo mesi di tentativi l'unica cosa che ho ottenuto è stato un folto scenario di alghe di tutti i tipi , filamentose, diatomee, a cuscinetto, a pennello, acometepare ... alla fine, dopo un anno di guerra dove mi sono visto alcune volte vincere piccole battaglie per poi correre in ritirata sgomento, ho smontato tutto e venduto tutto. Vai a capire dove era l'errore ... avevo seguito tutte le accortezze e i protocolli, eppure niente ...
- fablav
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juwel Bioflow: un punto di vista
Non sono l'unico, meno male. Mi rincuora.
Ma la cosa che mi fa inc... è che in ufficio mi è riuscito benissimo un 60 litri con filtro esterno con tanto di pratino. Ho avuto anche qui le classiche filamentose, ma dopo 3 giorni di buio nelle vacanze di pasqua, al rientro sono sparite e per ora fortunatamente sono quasi completamente sparite.
A casa il Juwel non ne vuole sapere. Le alghe la fanno da padrona. Ed in salotto non è un bel vedere, credimi.
Poi bacinelle e taniche sparse ovunque....

Ed io che credevo che la Crispata fosse un acconciatura 
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