In realtà quando si parla di penetrazione della luce nell'acqua ci si riferisce a poche frequenze (rispetto a quel che vediamo noi). Infatti la rossa viene fermata quasi subito perché più debole, la blu penetra più in fondo.
Infatti per esempio i sottomarini utilizzano sistemi di propagazione dell'informazione molto diversi da quelli che usiamo sulla terra, come le onde radio che verrebbero quasi del tutto attenuate in acqua.
In generale una sorgente di luce, per definizione, è qualcosa che emette radiazioni comprese tra i 400nm e 700nm, perché con luce intendiamo proprio quella porzione di frequenze, quelle visibili per l'uomo.
Quindi in generale potrei avere una fonte luminosa dalle sole frequenza di 700 nm (come i LED rossi). Allora se provassi ad illuminare in 2-3 metri d'acqua un oggetto di colore rosso, questo apparirebbe totalmente nero, ciòè non lo vedremmo. Perché la luce rosa viene subito schermata.
Quindi, riassumendo, la luce penetra nell'acqua qualunque essa sia la sorgente, ma se questa è composta da sole onde con lunghezza d'onda maggiori di 600, è tanto se si arriva a 2-3 metri! Quindi in generale non è vero. Quel che ho scritto io poco sopra infatti è di estrema libera interpretazione. Ma lo spiego comunque
Se prendessimo una sorgente che emani lunghezze d'onda a 430 nm, cioè di color blu, noi vedremmo quasi tutto scuro e buio, ma questa lunghezza d'onda invece arriva a buone profondità (ecco perché nei documentari delle barriere coralline, se ci fate caso, tutto appare poco luminoso). La frequenza è altissima ma noi la percepiamo come quasi un'assenza di luce. Provate ad illuminare una stanza con un neon attinico, non vedreste nulla ! Seppur aveste 1000W di attinico, continuereste a vedere il tutto in modo poco luminoso e buio, seppur probabilmente quei 1000W nel frattempo vi arrostiscono con le patate
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In ogni caso il discorso è molto complesso, io non sono un fisico e non ho mai studiato nulla di tutta ciò se non in modo estremamente superficiale.