Tutto è sotto controllo finché non sarà fuori controllo e perderai i pesci.

Capisco quando non si arriva a fare una diagnosi precisa, ma se sai che è ictio e vedi che i puntini diventano sempre più, devi agire. Sarebbe bello comunque avere una foto dei pesci, perché i puntini bianchi possono essere tutto e il contrario di tutto... magari pensi sia ictio, e invece hai a che fare con Epistylis, Tetrahymena, Trichodina...
Se vuoi che la malattia proceda più velocemente, fallo. Ti cito il vecchio "primario" della sezione:
Se non riesci ad approntare una quarantena, la termoterapia è la cosa meno rischiosa che puoi fare in vasca, e può sempre mandarti a belle signorine la stabilità del sistema. Ma se sei già a 30 °C e vedi che le piante crescono e producono ossigeno e i pesci non sono troppo infastiditi, ictio a parte, se te la senti puoi anche scegliere di rischiare.Jovy1985 ha scritto: ↑03/07/2017, 15:22La termoterapia non consiste nell'aumentare la temperatura e basta... dovresti infatti superare abbondantemente i 32 gradi per uccidere il parassita libero in colonna.
L aumento della temperatura fa si che il parassita accorci il suo ciclo vitale. Andrebbe quindi accompagnato da cambi d acqua totali. È una tecnica stressante
Jovy1985 ha scritto: ↑20/02/2014, 10:04In acquacoltura, nelle piccole vasche, dopo l apertura delle cisti nei pesci, si aumenta la temperatura sopra i 32 gradi per un giorno, per poi riabbassarla e alzarla nuovamente nei due giorni successivi. Questo perché sopra i 32 gradi il protozoo che si è appena "liberato" dalle cisti muore.
Naturalmente certe temperature con alcuni pesci non si possono tenere. ..
Jovy1985 ha scritto: ↑21/02/2014, 14:55Si porta la temperatura appena sopra i 32 gradi centigradi per 24 ore. I protozoi liberi nella colonna d acqua a questa temperatura vengono uccisi. Nelle 48 ore successive si abbassa il termometro fino i 25 gradi..in questo modo i protozoi si riproducono, liberandosi dalle cisti..si riporta quindi la temperatura sui 32 gradi per un nuovo ciclo..e così via.