) e non riporta alcun marchio. L'ho acquistata in un caccia pesca locale che ce l'aveva "per caso" in negozio a buon prezzo. Le dimensioni sono 100 cm di lunghezza, 30 cm di profondità e 50 cm di altezza.
Nel corso degli anni, la vasca ha subito due sostanziali modifiche:
- rimozione del filtro interno black box siliconato al vetro (di cui si vedono ancora i segni sul vetro laterale), l'ho rimosso perché credo fosse stato posizionato ad un'altezza non corretta e quindi mi provocava problemi di gorgheggio della pompa (stava spesso a secco). Non nego però che potesse essere causa della mia inesperienza nel mantenere un acquario;
- sostituzione del vecchio impianto di illuminazione con singolo neon e reattore con uno a due lampade T5 e reattore elettronico. Questa modifica l'ho fatta per potermi permettere delle piante esigenti in fatto di luce.
La vasca è dotata di un filtro esterno Hydor Prime 30 riempito con cannolicchi, spugne blu e lana di perlon.
Sistema di illuminazione
Il sistema è composto da due lampade T5 da 39W da 6500K. In passato usavo esclusivamente lampade per "acquari" temendo il peggio se avessi usato lampade convenzionali. Grazie ad AF mi sono convinto che tali lampade invece, scelte con la giusta gradazione, possono essere ugualmente impiegate con un notevole risparmio economico
. L'accensione è regolata da un timer che assicura un fotoperiodo di 8 ore.
Sistema CO2
Ho utilizzato per un breve periodo il sistema CO2 a gel con lieviti ottenendo buoni risulati ma con eccessive attenzioni.
Col nuovo allestimento mi sono deciso di acquistare un kit Amtra con bombola ricaricabile da 500g. Al momento erogo 22 bolle al minuto (ci sto ancora lavorando...). La concentrazione di CO2 la monitoro con un test permanente con reagente Dennerle. Per ottimizzare lo scioglimento e la diffusione della CO2 ho posto il diffusore all'uscita del filtro. A tal fine, ho sacrificato parte della prevalenza della pompa ponendo l'uscita in maggiore profondità. Per limitare questia perdita, ho ridotto al minimo la lunghezza dei tubi esterni.
Allestimento
Con questo allestimento ho voluto realizzare un plantacqario che avesse interessanti contrasti di colore e fogliame. Ad oggi, appare ancora non maturo dato che ho usato piante in vitro (di piccola dimensione) e delle piante con evidenti segni di carenze del precedente layout. Il mio obiettivo è far coprire il legno dal muschio ed epifite e riempire le zone ancora vuote con i folti cespugli creati dalle piante. Questione di tempo...
Hardscape
Le rocce sono di origine vulcanica e, oltre alla funzione estetica, permettono di dare un minimo dislivello al substrato impendendo che si uniformi. Questo, dovrebbe aumentare il senso di profondità del layout. La struttura legnosa è composta da 4 legni tenuti assieme da comuni fascette da elettricista. Al momento sono ben visibili, col tempo però spero che le piante facciano il loro lavoro di "occultamento". Il fondo è costituito da sabbia inerte e del vecchio Wave Master soil (dovrebbe essere allofano secondo le info in rete).
Fauna
Per ora la fauna è assente.
Valori dell'acqua permettendo, nell'immediato futuro, vorrei inserire delle Red-cherry per le operazioni di "pulizia" delle piante e del muschio. Piu' in avanti vorrei ospitare anche delle Rasbora e/o Danio.
Flora
Le piante sono le protagoniste del layout. Al momento non si notano ancora bene le differenze cromatiche ma solo quelle del fogliame. Anche qui, il tempo aiuterà a dare più carattere all'insieme.
Le piante sono:
Primo piano "pratino":
- Marsilea hirsuta
- Cryptocoryne albida 'Brown'
- Staurogyne repens
- Hygrophila araguaia
- Cryptocoryne Beckettii
- Taxiphyllum sp Spiky
- Anubias Barteri Nana "Petite"
- Bolbitis heudelotii
- Microsorum Pteropus "'Windelov"
- Hygrophila corymbosa
- Limnophila sessiliflora
- Limnophila Aromatica
- il muschio appare morente: nei primi giorni effettivamente pensavo di averlo perso. In questi giorni sto osservando una ripresa della crescita manifestata dalla comparsa di gemmine verdi vicino agli apici. Credo sia dovuto allo stresso luminoso e al passaggio alla vita immersa (prima era in vasetto Tropica)
- La corymbosa mostra segni di carenze: questo è vero. In effetti proviene da un periodo di abbandono senza fertilizzanti e CO2 per cui potrebbe aver accusato il colpo. Tuttavia, vi sono segni di carenza anche nelle foglie più giovani. Leggendo gli articoli di AF potrebbe essere calcio....
- il Bolbitis heudelotii ha un brutto aspetto: verissimo, dal negoziante era coltivato in forma emersa ed aveva già un cattivo aspetto. L'ho acquistata comunque perchè è una delle mie felci preferite e di difficile reperibilità nella mia zona. Be', mi darà qualche soddisfazione quando riprenderà la crescita (si vedono già le nuove gemme)
- Le Cryptocoryne Beckettii le ho dovute potare brutalmente in quanto le vecchie foglie stavano diventando gialle a causa del periodo di incuria precedente.
- La Limnophila sessiliflora mostra segni di carenze nelle parti più basse in quando provengono anch'esse dal precendete layout. Sono però evidenti i nuovi steli e getti laterali i quali presentano buona consistenza e un bel colore
Devo dirlo, non sono un amante dei test, quindi ne ho e ne faccio molto pochi.
Ho recentemente acquistato quello del KH, un pH-metro e conduttimetro per regolare la somministrazione della CO2 e dei fertilizzanti in maniera più corretta ed in stile AF (l'approccio che preferisco). Prima era un po' a ..... ehmmm.... a sentimento
.I valori noti sono:
KH = 7dKH
pH acquario = 6.8/6.9 (mattino/sera)
pH dopo riposo di una notte = 7.3
TDS = 251ppm
Fertilizzazione
Fertilizzo con protocollo PMDD e stick NPK. Di questi ultimi, ne ho collocati parecchi sul fondo dell'acquario per sopperire alla mancanza di un vero fondo fertile, poi ne lascio uno intero in ammollo alla settimana per far rilasciare i nutrienti in colonna per le piante epifite e a stelo.
Per ora non ho delle dosi precise di fertilizzante, ma data la flora esistente, mi permetto di eccedere con il potassio.
Manutenzione
Potatura delle piante all'occorrenza.
Aspetto i vostri commenti e consigli.
Grazie
ma non saprei come distribuire bene la CO2 senza troppa dispersione. Se lo lascio senza tubo vicino alla superficie, la corrente è troppo forte e disturba gli apici delle piante. Inoltre la CO2 non si distribuirebbe.
