mmarco ha scritto: ↑02/04/2021, 8:45
Argomento difficile.....
Un pesce in via di estinzione non andrebbe catturato.
Un pesce in via di estinzione potrebbe essere anche di difficile gestione.
Una speranza: che nella distruzione ci sia una retromarcia.
Una speranza: nel caso di bisogno anche noi acquariofili si possa contribuire al reinserimento di pesci in natura.
Argomento difficile.....
Ciao
Concordo.
L'unico modo sarebbe partecipare a iniziative che abbiano valenza scientifica, in genere sono progetti organizzati da enti di ricerca e associazioni per la protezione della natura.
Sarebbe opportuno farlo a livello locale, in quanto difficilmente il fatto che un privato si metta ad allevare un pesce di un altro continente avrà una valenza scientifico-ecologica per numerosi motivi.
Ho visto che sei in Portogallo, per cui non so darti molte informazioni o contatti: dovresti selezionare una associazione ambientalista "seria", ed è già il punto di partenza più delicato. Non faccio nomi per evitare inutili polemiche sul forum, ma sono tuttora iscritto ad una associazione con cui ho fatto volontariato anni fa, e in quel mondo ho visto dinamiche varie che non sempre mi hanno convinto dal punto di vista scientifico. Per seria intendo che dovresti controllare che si occupino realmente di progetti di valorizzazione e protezione ambientale a livello locale, e che non siano nè un carrozzone mediatico nè puramente "animalisti" (animalismo è diverso da ecologia). Secondo passo, provare a fare volontariato con loro proprio in zone umide e in progetti per la protezione di ecosistemi e specie ittiche particolari. In Italia anni fa per esemprio c'erano dei progetti per la protezione degli stagni costieri dove vivono popolazioni di
Aphanius, o di ambienti dove vivono crostacei e anfibi in via di estinzione.
In Portogallo non saprei, prova a visitare il più possibile le oasi naturali e ad entrare in contatto con chi le gestisce per vedere cosa fanno e se puoi dare una mano in qualche modo. A volte può essere anche la gestione e l'allestimento di vasche didattiche.
Da quelle parti ho conosciuto solo un progetto tramite "Espaço Talassa" (una società che si occupa di whale whatching etico alle Azzorre), relativo alla gestione forestale, visto che in Portogallo c'è il problema degli incendi legato alla presenza di eucalipto e specie alloctone:
https://ecosanto.com/
Tutta la retorica di mantenere specie "in estinzione" tipo killifish africani invece mi convince poco. Ho provato a informarmi, ma oltre all'aspetto "alleviamoli noi perché nei paesi di orgine stanno sparendo" ho visto poco di concreto per l'eventuale reintroduzione o per collaborazioni con enti di ricerca, ma potrei sbagliarmi. In caso contatta proprio l'associazione locale che si occupa di killifish e prova a sentire loro se oltre al "collezionismo" hanno progetti di conservazione.
Ha poco senso dal punto di vista ecologico "conservare" semplicemente il patrimonio genetico di piccoli pesci, in condizioni lontanissime da quelle in cui vivono in natura, se non sono inseriti in una biocenosi.
Altrimenti, si rimane in ambito "collezionismo di specie esotiche" e a quel punto tanto vale trattare i pesci allevati semplicemente come animali d'affezione, che ritengo comunque un passatempo degno e con implicazioni etiche delicate, al pari dell'allevamento di cani, gatti, criceti e altri esseri viventi.