Praticelli e sifonatura
- adetogni
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Praticelli e sifonatura
Ciao
quando vedo queste composizioni stupende
https://www.facebook.com/FAAOAquascapin ... =3&theater in particolare questi "prati" mi faccio una domanda. Ma come si sifona in questi casi?
Cioè se vedo questo video
https://www.youtube.com/watch?v=HW2-0NniWyY
in pratica il tizio NON alza per nulla la sabbia, mentre io quando sifono faccio più una roba come questa di questo tizio
https://www.youtube.com/watch?v=H6E92hhiWf8&t=160s
quindi alzo molta ghiaia e lascio poi cadere.
La prima metodica è sufficiente nel caso dei prati?
Grazie
quando vedo queste composizioni stupende
https://www.facebook.com/FAAOAquascapin ... =3&theater in particolare questi "prati" mi faccio una domanda. Ma come si sifona in questi casi?
Cioè se vedo questo video
https://www.youtube.com/watch?v=HW2-0NniWyY
in pratica il tizio NON alza per nulla la sabbia, mentre io quando sifono faccio più una roba come questa di questo tizio
https://www.youtube.com/watch?v=H6E92hhiWf8&t=160s
quindi alzo molta ghiaia e lascio poi cadere.
La prima metodica è sufficiente nel caso dei prati?
Grazie
- malu
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Sifonare non è una pratica utile alla vasca.. Anzi
Come fai tu sarebbe proprio da evitare, il fondo viene colonizzato da molti microorganismi utili.... Così fai un "macello".
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- adetogni
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mi sembra di capire che ci sono molte scuole di pensiero su questa cosa. Leggendo qua è la, la risposta corretta se sifonare o no è
DIPENDE
Cioè se hai tante piante e magari fondo sabbioso, non serve
Se invece hai ghiaia più grossa e poche piante, non farlo
Ma siccome io sono scienziato e mi piacciono le regole chiare, che significa "dipende"? Dipende dai nitrati? Se sono sotto X sifono o no?
- malu
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Di regola non andrebbe fatto, come dicevo, in generale nel fondo si stratificano una serie di microorganismi molto utili.... Dagli eterotrofi che disgregano la materia organica, ai chemiotrofi che "lavorano" i composti chimici fino ai denitratori che lavorano in assenza di ossigeno.
Ovviamente tutto ciò funziona in maniera diversa in funzione al tipo di fondo e alla gestione. Quindi, sempre in linea generale, la sifonatura si fa, per esempio, nel caso in cui la gestione sfugga di mano e si accumulino troppi detriti sul fondo.... Parliamo sempre di una sifonatura leggera sulla parte superficiale del fondo.
Ovviamente tutto ciò funziona in maniera diversa in funzione al tipo di fondo e alla gestione. Quindi, sempre in linea generale, la sifonatura si fa, per esempio, nel caso in cui la gestione sfugga di mano e si accumulino troppi detriti sul fondo.... Parliamo sempre di una sifonatura leggera sulla parte superficiale del fondo.
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- marko66
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E allora mi spiace,ma ti sei scelto l'hobby sbagliato mi sa'.....


Ogni vasca ha le sue esigenze ed il suo "comportamento" nel tempo,per cui non ci sono regole matematiche da applicare,ma solo osservazione e conoscenza della tua/e di vasca/e.Non esistono vasche uguali,troppe le variabili in gioco,per cui la risposta piu' comune(mi spiace) è proprio "dipende".....e non solo in questo caso.
- malu
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Visto che sei uno scienziato, per scendere nel dettaglio ti consiglio di leggere :
Ecologia dell'acquario di piante di Diana Walstad.
Ecologia dell'acquario di piante di Diana Walstad.
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- adetogni
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Ma certo che ci sono delle regole, e il "dipende" è relativo appunto alle regole che ora ignoro.marko66 ha scritto: ↑11/11/2021, 11:12Ogni vasca ha le sue esigenze ed il suo "comportamento" nel tempo,per cui non ci sono regole matematiche da applicare,ma solo osservazione e conoscenza della tua/e di vasca/e.Non esistono vasche uguali,troppe le variabili in gioco,per cui la risposta piu' comune(mi spiace) è proprio "dipende".....e non solo in questo caso.
Un esempio
- fertilizzazione vecchio stampo: metti x ML di fertilizzante in colonna e ciao
- fertilizzazione PMDD: metti x e y di questo, osserva la reazione delle piante dopo y giorni e se fanno A metti z di questo se fanno B invece metti w di questo
Cioè le regole ci sono sempre, per quanto non matematiche ma empiriche ci sono.
Stessa cosa varrà per la sifonatura. @malù dice "si accumulino troppi detriti". Ma "troppi" che significa? Se è una cosa "ad occhio" io questo occhio non ce l'ho e lo voglio acquisire, ma mica posso andare a casa di malù

Quel libro ce l'ho sul kindle e ho iniziato a leggerlo. Tuttavia poi mi sono imbattutto (non me ne vogliate, mi informo senza bias) su pareri molto contrastanti su quel libro. E d'altronde non è che la Walstad abbia rivoluzionato l'acquariologia. Ha scritto sto libro, parecchio discusso (soprattutto vengono contestati alcune parti scientifiche).
Quindi siamo punto a capo


- malu
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Detto libro può essere controverso proprio per l'impossibilità di implementare tutte le casistiche. Purtroppo l'occhio che ti serve non lo trovi da nessuna parte.... Te lo devi fare con l'esperienza.
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- marko66
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Se vuoi venire a bere una birra puo' darsi,ma non parliamo di acquari perchè per il momento siamo un po' lontani come approccio.


Le uniche regole certe sono quelle legate alla fisica ed in parte alla chimica,la biologia è una scienza esatta ma non immutabile e l'acquario non è un laboratorio ma un micro-sistema artificiale in cui ogni nostra azione produce dei mutamenti piu' o meno grandi e piu' o meno duraturi.Il difficile è proprio riuscire a trovare una stabilita' nel sistema, in modo da poterlo controllare,ma soprattutto capire.Per poterci arrivare ci vanno due cose principalmente,tempo e pazienza,se ti manca una delle due cose difficilmente ne verrai a capo.
Questo è un esempio di approccio sbagliato perchè non considera le variabili in gioco(luce,CO2,acqua,temperatura,tipo di pianta ecc.) e le reazioni possibili del sistema alla tua azione(alghe,eccessi,variazioni nella chimica e nella biologia del sistema ecc.).
Se esistessero regole precise non esisterebbero i forum di discussione,ma solo manuali da seguire alla lettera.Se non è cosi' da sempre,un motivo ci sara' ....pensaci

- adetogni
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No quello non manca

In che senso? Io sto cercando di imparare e mi faccio, e faccio quindi, delle domande
Ma era un esempio semplicistico per fare capire che le variabili ci sono sempre, tu stesso le hai citate (CO2, acqua ecc). Che siano matematiche (pH così CO2 deve essere cosà) o empiriche (osservo la vasca, vedo come reagisce e mi comporto di conseguenza)
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