Pur di averlo avevo anche organizzato una vera e propria battuta di pesca”, come documentato nel post Caccia al Leviatano .
Senza fare tante altre parole passiamo ai dati tecnici dell’acquario.
Le piante acquatiche sono:
qualche Microsorum pteropus, Ceratophyllum demersum, Najas guadalupensis, Pistia stratiotes, Miriophillum spicatum e l’alga Aegagropila linnaei (ex Cladophora).
Le piante d’appartamento:
Potos, Tradescantia pallida (miseria), Chlorophytum comosum (Falangio)
Le piante, com’evidente, non seguono nessun criterio di biotopo, anzi alcune ci sono finite quasi per caso, tipo la Najas.
Ma personalmente utilizzo le piante, in particolar modo per quelle acquatiche, solo per creare un ambiente confacente ai pesci e che siano abbastanza robuste per resistere alle loro attenzioni. E in effetti, in particolar modo la Miriophillum credo sia destinata a passar a miglio vita.
Ripongo più aspettative sulle piante emerse, in particolar modo per le loro qualità “filtranti” e la capacità di creare, con le loro radici, nascondigli per i pesci e dare al tutto quel tocco di selvaggio casual.
La vasca è stata avviata i primi giorni di febbraio 2022 e verso la fine di marzo ha ospitato per tre settimana due Carassi Omeomorfi.
Gli ospiti, 8 giovani Lepomis gibbosus, sono stati introdotti il 14 maggio 2022.
Nati in cattività, con l’esemplare più grande sui 4cm, un secondo a 3,5 cm, poi un altro sui 2,5 cm e infine 5 intorno ai 2 cm.
A breve descriverò il comportamento dei giovani sole e spero di mostrarvi delle buone foto.
