Pisu ha scritto: ↑27/09/2023, 13:48
io ti dico che hanno più ossigeno a 20 gradi senza aeratore che a 30 con 4 aeratori.
Ustia, questo mi suona strano, io non ho le conoscenze tecniche per poter controbattere, quindi mi devo fidare di chi ha studiato e ne capisce più di me sull'argomento, però mi suona strano, perchè siamo daccordo che ad esempio una vasca con X, che abbia o meno l'areatore, a 20 gradi ha più ossigeno che a 30, ma se a 30 aggiungo 4 areatori performanti, mi suona strano che l'ossigeno sia comunque basso.
Pisu ha scritto: ↑27/09/2023, 13:48
Eh no, se non tollerano basse temperature ok
Eh però non tollerano neanche l'acqua poco ossigenata, quindi comunque vuol dire che l'areaore fa il suo lavoro anche a 30 gradi. Inoltre i miei poi sono particolarmente termofili, ma il problema si presenta ugualmente a specie che vivono bene a 23/25 gradi. Anche quelle specie a quelle temperature, non sopravvivono senza areatore. Per questo i conti non mi tornano.
Prendiamo per esempio il Baryancistrus xantellus, uno dei loricaridi più reofili e termofili in assoluto, quindi forse il più esigente in quanto ad ossigeno tra quelli in commercio, visto che vive proprio nel pieno delle rapide. Per riprodurlo è necessario portare l'acqua a 33 gradi e ovviamente spingere al massimo con areatore e movimento. A 25 gradi campa comunque, mangia ed è attivo, ma quasi smette di crescere, però in molte vasche è vissuto anche 10 anni così. Gli togli l'areatore a 25 gradi e muore in brevissimo tempo. E' un caso estremo e molto particolare, però comunque mi fa pensare che qualcosa non quadra nel dire che a 20 gradi c'è comunque più ossigeno che a 30, per quanto tu possa spingere con areatore o altri metodi per ossigenare
Pisu ha scritto: ↑27/09/2023, 13:51
Per assurdo si potrebbe pure tirare in ballo la quantità di ossigeno atmosferica, che spesso in una casa chiusa con gente che ci vive può essere minore, magari anche di molto, rispetto all'aria aperta.
Questo l'ho sempre pensato anche io!
Pisu ha scritto: ↑27/09/2023, 13:51
poi ci sono molte specie ma non abbiamo molte info
Esatto, se avessimo più info, non staremo qui a farci tutti questi problemi ...
Pisu ha scritto: ↑27/09/2023, 13:51
popolano facilmente se non spesso anse e zone tranquille, magari non paludose ma certo senza corrente.
Ok, ma quello che difatti avevo scritto agli albori di questa discussione, è che se queste zone tranquille dovessero essere ai margini, o delle anse, di un fiume o un ruscello impetuoso, gli arriva comunque un sacco di ossigeno dal corso d'acqua principale. Quindi anche se stanno in zone tranquille, i livelli di ossigeno sono sempre alti. Discorso diverso invece se i pesci vivessero in laghetti stagnanti del tutto scollegati a qualsiasi sistema fluviale(come succede con gli anabantidi ed un sacco di altri pesci comunemente allevati in acquario)
cicerchia80 ha scritto: ↑27/09/2023, 14:02
Un aeneus campa diversi giorni in situazioni di totale anossia (molto più di un betta) mi sembra nove giorni cosi a memoria
Un panda camperà 15 ore forse
Verissimo! Difatti l'aeneus è davvero il Corydoras più resistente e adattabile in assoluto, ed anche l'unico diffuso in ogni tipo di biotopo dell'amazzonia, acque nere e stagnanti comprese. Il panda invece è un tipico Corydoras da acque correnti e fresche, non lo trovi in acque nere e poco ossigenate. Poi il fatto che la maggior parte della gente crede che il panda provenga da acque nere è frutto della enorme disinformazione che c'è in generale su tutti i Corydoras.
Comunque con questo esempio, tu ovviamente volevi dirmi che all'interno dello stesso genere, ci sono delle differenze, anche grandi. Ma difatti io sono daccordo, non sto dicendo che gli Oto vanno tenuti al 100% come gli altri loricaridi, ma solo che possiamo prendere spunto da come vengono tenuti pesci simili, visto che è molto comune che agli acquariofili gli Oto muoiano e fino ad adesso si è sempre data la colpa all'alimentazione ed ai valori. Magari prendendo un elemento nuovo(ossigenazione e carica batterica), possiamo trovare la soluzione, tutto qui.
A proposito, stiamo discutendo tanto dell'ossigenazione, ma vogliamo parlare anche della carica batterica??? I sintomo con cui gli Oto muoiono, sono spesso gli stessi con cui muoiono i loricaridi quando nella vasca c'è una carica batterica troppo alta.