Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

Moderatori: cicerchia80, lucazio00

Rispondi
Avatar utente
cicerchia80
Amministratore
Messaggi: 53645
Iscritto il: 07/06/15, 8:12

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cicerchia80 » 26/02/2024, 1:42

riccardo269 ha scritto:
25/02/2024, 22:28
credo sia un discorso generale, che va risolto sul rapporto pesci/litri.
...si credo anche io, peró salvo rossi, o grossi discus (un amico ha pesato il suo Flower e pesa 120g) solitamente un pesce medio, che puó essere uno scalare, sta sui 30g per un esemplare di una quindicina di centimetri (se non ricordo male)
Per andare fuori scala test (5mg/l del mio)deve espellere parecchia roba, che all'ilizio é organico, e poi deve diventare
NH4/NH3 che sia
riccardo269 ha scritto:
25/02/2024, 22:28
se in 20 litri ci sono 20 pesci è simile a un pesce/litro.
poi di chimica ci capisco una sega e andrei su cambi frequenti
si esatto...le cagnette in mezzo litro di acqua non le avrei messe
Stand by

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 13:43


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 1:42
si esatto...le cagnette in mezzo litro di acqua non le avrei messe

In realtà non era mia intenzione effettuare la cura completa in mezzo litro d'acqua ma volevo solamente provare la cura delle cagnette con il sale prima della cura vera dell'ictio per stabilirne la tolleranza, questa malattia molto grave le avrebbe uccise in meno di una settimana.

La tolleranza si è poi rivelata altissima, possono infatti sopportare acqua marina al 100% per brevi periodi di una settimana previo aumento graduale quindi sono gli animali perfetti per questo tipo di cura, purtroppo non si può dire lo stesso di altre specie.

Il problema che ho riscontrato è che il pesce malato espelle un enorme quantitativo di ammonio dalle branchie probabilmente l'equivalente della nostra febbre, questo fenomeno non si riscontra nel pesce sano che infatti può rimanere in un sacchetto da trasporto per molte ore.

Infine calcolare quanto tempo impiega un grammo di mangime a trasformarsi in ammoniaca in una vasca senza colonie di batteri.
Secondo i miei dati ad una temperatura tropicale o estiva poche ore da 3 a 5 massimo.

Aggiunto dopo 3 minuti 53 secondi:

riccardo269 ha scritto:
25/02/2024, 22:28
grazie per la stima ma mai avuto un marino
Perdonami avrei dovuto spezzare la frase in due, Enrico ha fatto il trattamento per il Cryptocarion (ictio marino) diminuendo il sale mentre tu hai fatto il trattamento per la prevenzione dell'ictio d'acqua dolce.
 
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
cicerchia80
Amministratore
Messaggi: 53645
Iscritto il: 07/06/15, 8:12

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cicerchia80 » 26/02/2024, 13:57

cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 13:47
In realtà non era mia intenzione effettuare la cura completa in mezzo litro d'acqua ma volevo solamente provare la cura delle cagnette con il sale prima della cura vera dell'ictio per stabilirne la tolleranza, questa malattia molto grave le avrebbe uccise in meno di una settimana.
non ti sto giudicando e so che le cagnette tollerano benissimo il sale, semplicemente é proprio poco il volume di acqua per gestire cambi, temp ecc

cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 13:47
Il problema che ho riscontrato è che il pesce malato espelle un enorme quantitativo di ammonio dalle branchie probabilmente l'equivalente della nostra febbre, questo fenomeno non si riscontra nel pesce sano che infatti può rimanere in un sacchetto da trasporto per molte ore.
si...ma porta pazienza, una koi si stimi espella 250mg/kg di ammonio al giorno, capisci facile che un pescettini di massimo un etto (e sto esagerando come peso) ne espellerebbe 0.25 mg, se sta in 10 litri di acqua, diventano 0.025, e parliamo sempre di ammonio, non ammoniaca

cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 13:47
Infine calcolare quanto tempo impiega un grammo di mangime a trasformarsi in ammoniaca in una vasca senza colonie di batteri.
Secondo i miei dati ad una temperatura tropicale o estiva poche ore da 3 a 5 massimo.
appena consultato il mio ittiopatologo acquacultore di fiducia
...se l'ambiente é sterile ovviamente potrebbe non degradarsi mai, ma comunque siamo nell'ordine di giorni, non ore🤷
Se vuoi ti posto gli screen
Stand by

Avatar utente
lucazio00
Moderatore Globale
Messaggi: 14501
Iscritto il: 19/11/13, 11:48

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di lucazio00 » 26/02/2024, 15:02


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 13:57
appena consultato il mio ittiopatologo acquacultore di fiducia
Mi interessa sapere chi è...

Comunque confermo, senza batteri e quindi senza enzimi, l'ammoniaca non si forma, se non per decadimento spontaneo con tempi lunghissimi!
 
"La sua soddisfazione è il nostro miglior premio!"

Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 15:06


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 13:57
...se l'ambiente é sterile ovviamente potrebbe non degradarsi mai, ma comunque siamo nell'ordine di giorni, non ore🤷
Se vuoi ti posto gli screen

Per questo non c'è problema, farò l'esperimento con Riccardo e pubblicherò le foto connle spiegazioni.
L'ambiente non può mai essere sterile perché i batteri sono già presenti nell'acqua dell'acquario oppure forniti dall'animale stesso.

L'esperimento è semplicissimo: 1 barattolo da 1 litro, acqua dell'acquario e 1 cubetto di mangime congelato.
Temperatura 22-24 gradi
Misurazione ammonio e nitriti, prima e poi ad ogni ora fino a quando il valore non va fuori scala.

Aggiunto dopo 2 minuti 3 secondi:

lucazio00 ha scritto:
26/02/2024, 15:02
Comunque confermo, senza batteri e quindi senza enzimi, l'ammoniaca non si forma, se non per decadimento spontaneo con tempi lunghissimi!

Io sto parlando di situazioni reali non ipotetiche, simulate artificialmente in laboratorio con mangimi ed acqua sterili. È ovvio che senza batteri niente succede.

Aggiunto dopo 3 minuti 26 secondi:

cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 13:57
degradarsi mai,

Mi permetto di dissentire, non ho ancora eseguito l'esperimento quindi non ho la certezza 100% ma sono abbastanza sicuro che in base al sistema di funzionamento delle calze raccogli rifiuti negli acquari marini la conversione avviene più in fretta soprattutto nei tropicali.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 15:16


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 13:57
ma porta pazienza, una koi si stimi espella 250mg/kg di ammonio al giorno, capisci facile che un pescettini di massimo un etto (

Non ho scritto le mie riflessioni in base al peso ed al volume ma davo per scontato che la cosa fosse sottintea, è chiaro che il tutto va sempre rapportato alle dimensioni dell'animale diviso il volume d'acqua (ed il numero di pesci).
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
cicerchia80
Amministratore
Messaggi: 53645
Iscritto il: 07/06/15, 8:12

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cicerchia80 » 26/02/2024, 18:50

cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 15:11
L'esperimento è semplicissimo
ma concettualmente sbagliato
Al limite per fare la prova (già troppo empirica di suo) devi avere un volume d'acqua idoneo, e somministrare la quantità di cibo che mangerebbe, non so se mi spiego😊
Un cubetto di vongelato in un litro di acqua é un soffritto, non un esperimento
cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 15:16
chiaro che il tutto va sempre rapportato alle dimensioni dell'animale diviso il volume d'acqua (ed il numero di pesci).
ecco appunto
cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 15:11
L'ambiente non può mai essere sterile perché i batteri sono già presenti nell'acqua dell'acquario oppure forniti dall'animale stesso.
e siamo d'accordo...ma ti torna che in condizioni normali gli Anammox sono bentonici?
Ci farei poco affidamento
cqrflf ha scritto:
26/02/2024, 15:11
Mi permetto di dissentire
...e ci mancherebbe, però pensaci, il mangime lo vedi dopo 3-4-5 ore...se sta li, non é degradato, deve passRe per carbonio organico e poi diventare ammonio🤷

Aggiunto dopo 1 minuto 6 secondi:
lucazio00 ha scritto:
26/02/2024, 15:02
Mi interessa sapere chi è...
Matteo🤷
Ora é CEO di Artemio, un azienda che progetta impianti di acqua ultura in Sudamerica
https://artemiolab.com/nuestra-historia/
Stand by

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 19:09


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 18:51
...e ci mancherebbe, però pensaci, il mangime lo vedi dopo 3-4-5 ore...se sta li, non é degradato, deve passRe per carbonio organico e poi diventare ammonio

In realtà il mangime o i vari mangimi/cibi es. Gammarus, sono composti di varie proteine/fibre differenti le quali non si decompongono alla stessa velocità, la parte immediatamente solubile del mangime tipo il "sughetto" dei chironomus o dei surgelati è più prono ad essere attacato dai batteri per trasformarsi subito in poche ore, mentre la parte solida del mangime può impiegare molto di più anche alcuni giorni.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 19:22


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 18:51
ma concettualmente sbagliato

In realtà l'esperimento non verte esattamente a sapere quanto ammonio totale produce un dato peso di mangime perché sappiamo bene che alla fine in un modo o nell'altro la degradazione avviene ugualmente, bensì mi interessa sapere quanto tempo impiega un mangime di peso x a degradarsi raggiungendo la soglia di tossicità in un dato volume, se impiega 3 ore o 24 ore mi consente di calcolare grossolanamente a spanne la soglia di rischio che corro a tenere degli animali in una vaschetta. 
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4234
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Ammoniaca e trattamenti curativi di emergenza

Messaggio di cqrflf » 26/02/2024, 19:33


cicerchia80 ha scritto:
26/02/2024, 13:57
non ti sto giudicando e so che le cagnette tollerano benissimo il sale, semplicemente é proprio poco il volume di acqua per gestire cambi, temp ecc

Il poco volume era dovuto sia alla mia grossolana ignoranza che al fatto di dover stabilire in fretta la tolleranza al sale delle Salaria fluviatilis in quanto erano le prime che avevo preso ed erano gravemente malate, sapevo di avere le ore contate ed avevo deciso di creare varie vaschette con diverse concentrazioni di acqua marina in acqua dolce, 1/6, 1/4, 1/3 ecc.
Alla fine l'unica che è guarita in pochissimi giorni era la più malata di tutte, forse ho ancora i filmati del 2020. 
Era talmente malata che avevo deciso di sacrificarla pensando che sarebbe morta comunque, l'ho portata in pochi giorni al 50% di percentuale e poi ho lasciato che l'evaporazione creata dall'areatore facesse salire la salinità fino a superare il 100% di acqua marina. Dopo un mese intero in acqua marina dichiarai l'esperimento concluso, il pesce era ancora vivo e vegeto.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Rispondi

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Elia99, ValeDidi e 6 ospiti