Uso del metallo in vasca
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- MichelVisconti
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Uso del metallo in vasca
Ciao a tutti, apro questa discussione per fare chiarezza su un argomento di cui ho discusso con un utente del forum.
Premetto che sto usando da sei mesi quindi, da quando ho avviato la vasca, un filtro realizzato in acciaio Aisi 316L.
Discutendo è venuto fuori che potrebbero crearsi Delle correnti galvaniche,che potrebbero creare problemi col normale ciclo dell'azoto.
A dir suo (non ho avuto tempo di leggere a riguardo)queste correnti si creano col passaggio di liquidi tra diversi materiali metallici.
Secondo preblema, queste correnti farebbero corrodere il metallo.
Ora, basandomi sulla mia vasca.... Segni di corrosioni all' interno del filtro non ne vedo, la maturazione del filtro è avvenuta come nelle precedenti vasche.
Mi è anche venuta in mente una cosa.... Se ci fossero correnti elettriche dovute a questo fenomeno nel filtro non basterebbe mettere una messa a terra sul filtro ?
Premetto che sto usando da sei mesi quindi, da quando ho avviato la vasca, un filtro realizzato in acciaio Aisi 316L.
Discutendo è venuto fuori che potrebbero crearsi Delle correnti galvaniche,che potrebbero creare problemi col normale ciclo dell'azoto.
A dir suo (non ho avuto tempo di leggere a riguardo)queste correnti si creano col passaggio di liquidi tra diversi materiali metallici.
Secondo preblema, queste correnti farebbero corrodere il metallo.
Ora, basandomi sulla mia vasca.... Segni di corrosioni all' interno del filtro non ne vedo, la maturazione del filtro è avvenuta come nelle precedenti vasche.
Mi è anche venuta in mente una cosa.... Se ci fossero correnti elettriche dovute a questo fenomeno nel filtro non basterebbe mettere una messa a terra sul filtro ?
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Saper fare di loro realtà è fortuna rara, ma vi è chi ci riesce.
I sogni non chiedono nulla, se non di credere in loro.
Badate bene che si chiaman sogni e non follie.
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Charb
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- MichelVisconti
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Nessuno??
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Ciao Michel,
provo a darti una risposta.
Su due piedi mi viene da pensare agli impianti di trattamento delle acque reflue e più precisamente alle vasche di ossidazione in cui il ricircolo del liquame dallo stadio aerobico (nitrificazione) a quello anossico (denitrificazione) avviene grazie ad un tubo in acciaio inox che solitamente è in AISI 316 o AISI 316 L. Non mi risulta che ci sia alcun fenomeno di inibizione o interferenza del processo biologico.
Nota: negli impianti di trattamento acque reflue ci sono molti altri componenti in acciaio inossidabile basti pensare ai carriponte per la vasca di sedimentazione primaria a secondaria, tubazione aria per la vasca di ossidazione, canaline di sfioro ecc. ecc.).
Quali sono materiali meno nobili? Magnesio, zinco, alluminio, acciaio al carbonio, leghe del rame, acciaio inossidabile, grafite (li ho elencati dal meno nobile al più nobile).
In generale l'estensione della corrosione galvanica dipende dalla conducibilità dell'acqua e dalla superficie relativa esposta dei due metalli.
Per farti capire se avessi accoppiato acciaio inox utilizzando viti in acciaio al carbonio si assiste alla corrosione del materiale meno nobile ossia delle viti.
Le viti hanno una superficie molto piccola rispetto alla flangia e l'attacco sarà concentrato; viceversa l'aggressione su di una lamiera in acciaio al carbonio unito con viti in acciaio inox sarà estesa ma meno incisiva.
Non capisco però cosa altro hai in acciaio in acquario affinchè possa innescarsi corrosione galvanica. La vasca è di vetro, il coperchio è in materiale plastico o alla maglio alluminio o lamiera di acciaio al carbonio; le tubazioni sono in plastica; la pompa ha il corpo in plastica e girante in plastica).
Spero di non averti generato ancora più confusione.
Un saluto
BoFe
provo a darti una risposta.
A mio avviso questa affermazione è errata. Mi piacerebbe capire quale è il fondamento su cui si basa. Non si finisce mai di imparare!MichelVisconti ha scritto: ↑è venuto fuori che potrebbero crearsi Delle correnti galvaniche,che potrebbero creare problemi col normale ciclo dell'azoto.
Su due piedi mi viene da pensare agli impianti di trattamento delle acque reflue e più precisamente alle vasche di ossidazione in cui il ricircolo del liquame dallo stadio aerobico (nitrificazione) a quello anossico (denitrificazione) avviene grazie ad un tubo in acciaio inox che solitamente è in AISI 316 o AISI 316 L. Non mi risulta che ci sia alcun fenomeno di inibizione o interferenza del processo biologico.
Nota: negli impianti di trattamento acque reflue ci sono molti altri componenti in acciaio inossidabile basti pensare ai carriponte per la vasca di sedimentazione primaria a secondaria, tubazione aria per la vasca di ossidazione, canaline di sfioro ecc. ecc.).
Il materiale meno nobile si corrode per il cosiddetto effetto pila.MichelVisconti ha scritto: ↑A dir suo (non ho avuto tempo di leggere a riguardo)queste correnti si creano col passaggio di liquidi tra diversi materiali metallici.
Secondo preblema, queste correnti farebbero corrodere il metallo.
Quali sono materiali meno nobili? Magnesio, zinco, alluminio, acciaio al carbonio, leghe del rame, acciaio inossidabile, grafite (li ho elencati dal meno nobile al più nobile).
In generale l'estensione della corrosione galvanica dipende dalla conducibilità dell'acqua e dalla superficie relativa esposta dei due metalli.
Per farti capire se avessi accoppiato acciaio inox utilizzando viti in acciaio al carbonio si assiste alla corrosione del materiale meno nobile ossia delle viti.
Le viti hanno una superficie molto piccola rispetto alla flangia e l'attacco sarà concentrato; viceversa l'aggressione su di una lamiera in acciaio al carbonio unito con viti in acciaio inox sarà estesa ma meno incisiva.
Non capisco però cosa altro hai in acciaio in acquario affinchè possa innescarsi corrosione galvanica. La vasca è di vetro, il coperchio è in materiale plastico o alla maglio alluminio o lamiera di acciaio al carbonio; le tubazioni sono in plastica; la pompa ha il corpo in plastica e girante in plastica).
Spero di non averti generato ancora più confusione.
Un saluto
BoFe
- MichelVisconti
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Assolutamente non mi hai messo nessun dubbio anzi....
Io ho realizzato già alcuni filtri in questo modo.... Tutti maturati nel normale periodo, il dubbio mi era stato messo da un altro utente.
Io mi sono proposto nella sezione fai da te come saldatore, nel caso che potessi rendermi utile, nel post ho scritto che realizzavo filtri in acciaio inox e mi ha messo in guardia da questo problema.
Ce modo di fargli seguire la conversione in modo che possa leggere ?
Ah per completezza.... Il filtro è a zaino c'è un tubo che fa da vaso comunicante spugne ecc... E sul fondo la pompa di rilancio in vasca...
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Ragazzi.... ero io che discutevo con Michel.
Ciao a tutti.
Il rotore è composto da una calamita (ferrite e magnetite) e dalla girante in plastica: entrambi solidali ad un alberino in lega d'acciaio senza alcun isolamento..... il tutto a diretto contatto dell'acqua.
Credo che i presupposti per innescare il fenomeno ci siano, considerando l'ampiezza della scatola filtro, contro l'alberino e l'elettrocalamita. La corrosione per essere visibile ha bisogno di tempo.
Tra l'altro ci sono i fili elettrici (in tensione) anche di altri accessori, dove non so dirvi se questi possano essere oggetto di attacchi corrosivi, pur essendo isolati.
La corrosione galvanica si manifesta attraverso reazione elettro chimica.
Ciao a tutti.
La pompa dell'acqua (lo statore) ha l'avvolgimento in rame (quasi puro) supportato da una carcassa in ferro e opportunamente isolato in un bagno di resina epossidica.
Il rotore è composto da una calamita (ferrite e magnetite) e dalla girante in plastica: entrambi solidali ad un alberino in lega d'acciaio senza alcun isolamento..... il tutto a diretto contatto dell'acqua.
Credo che i presupposti per innescare il fenomeno ci siano, considerando l'ampiezza della scatola filtro, contro l'alberino e l'elettrocalamita. La corrosione per essere visibile ha bisogno di tempo.
Tra l'altro ci sono i fili elettrici (in tensione) anche di altri accessori, dove non so dirvi se questi possano essere oggetto di attacchi corrosivi, pur essendo isolati.
La corrosione galvanica si manifesta attraverso reazione elettro chimica.
Si deve essere in due per scoprire la verità: uno che la esprima e un altro che la comprenda.
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No, assolutamente no.Giovanni 61 ha scritto: ↑Tra l'altro ci sono i fili elettrici (in tensione) anche di altri accessori, dove non so dirvi se questi possano essere oggetto di attacchi corrosivi, pur essendo isolati.
E giustamente per la realizzazione del filtro ha scelto il 316L in modo da realizzare le saldature più agevolmente
Più che altro, essendo un corpo metallico con il quale si può venire a contatto, anche se non direttamente elettrificato una messa a terra sarebbe cosa buona e giusta.Non fosse altro per un filo (seppur a doppio isolamento) della pompa che si spella lungo il bordo del filtro.MichelVisconti ha scritto: ↑Se ci fossero correnti elettriche dovute a questo fenomeno nel filtro non basterebbe mettere una messa a terra sul filtro ?
Le parti metalliche della pompa sono comunque isolate e quindi il circuito elettrochimico non dovrebbe chiudersi per innescare una corrosione significativa neppure in decenni
Sulla corrosione non mi farei problemi.
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Io ho usato del 308 e non ho mai riscontrato problemi...addirittura uso pezzetti di tubo per interrare le piante
Alla fine il 316 è usato per le cisterne di acido...se regge li
Alla fine il 316 è usato per le cisterne di acido...se regge li
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Il punto è che tutto resta isolato tra quattro mura di vetro (ottimo isolante) e i contatti con l'esterno avvengono solo con materiale plastico/gomma principalmente costituito dagli isolanti dei cavi elettrici (con qualità isolanti accertate).cicerchia80 ha scritto: ↑Io ho usato del 308 e non ho mai riscontrato problemi...addirittura uso pezzetti di tubo per interrare le piante
Diciamo che il dubbio potrebbe restare perché in quel contesto l'attacco e solo chimico e non elettrochimico.cicerchia80 ha scritto: ↑Alla fine il 316 è usato per le cisterne di acido...se regge li
Ma, nel nostro caso specifico, mi pare non ci siano i presupposti perché si instaurino correnti galvaniche che producano corrosione