Beh, il mio metodo (se ragionevolmente valido


Quando nell'articolo Rox nell'articolo scrive:
Il calcolo reale sarebbe piuttosto complesso, visto che il pH è un valore logaritmico; tuttavia, in acquario ci possiamo accontentare di una semplice sottrazione: 56 - 22, ovvero la differenza tra i due dati ottenuti.
Con una certa approssimazione, la concentrazione di CO2 sarà sui 30-35 mg/litro, nel nostro esempio.
io preferirei invece sapere che quasi certamente sono al di sotto degli 8 mg/l. Poi diciamo che è sempre un valore approssimato, dobbiamo suggerire di osservare la salute di piante e pesci, che può essere pericoloso avvicinarsi a valori alti, e anche controproducente se ci sono poche piante poco esigenti, soprattutto se non si è pratici di fertilizzazione e non si vuole stare a tagliuzzare continuamente, che l'errore di misura può diventare molto pericoloso, che le piante mostrano il maggior beneficio già entro i 15 mg/l e molte possono star bene anche senza CO2. Quindi se le piante stanno già benissimo e ogni tanto si vede pure un pochino di pearling verso la fine del fotoperiodo, e a chi ha la vasca va bene così, farà non bene ma benissimo a non cambiar nulla...
Ma preferisco se possibile partire da una base che fornisce risultati più vicini alla realtà (questa è la mia idea almeno).
Quanto più lo strumento di misura è impreciso, tanto più avrò sia sul calcolatore che con il mio metodo risultati imprecisi, ma perché dovrei quindi preferire il calcolatore sommando gli errori dovuti alla misura agli errori sostanziali causati dal non escludere gli acidificanti?
Poi, se tutti i pazzi che seguiranno questo metodo ci informano che i pesci stanno meglio di prima e le piante vanno a razzo, nonostante il calcolatore sia passato da 100 mg/l a 300 mg/l (e con la mia formula da 10 a 30)... beh avremo la dimostrazione pratica che è una stima vicina alla realtà.
Se invece andasse male perché dai colori del test il verde sembrava blu e dopo aver aumentato la CO2 a palla, la mattina trovano tutti i pesci a galla... mi sa che sparirò per un bel po'






Onestamente però, non credo che nel rapporto tra una situazione iniziale (per quanto essa sia) ed una fortemente innaturale con CO2 pressurizzata (è come se gonfiassimo un palloncino), molti di quei fattori influiscano più di tanto sul risultato.
E visto che sembrano non essere quantificabili, l'unico modo di procedere sembrerebbe solo quello di fare tantissime prove sul campo, in modo da dimostrare la bontà o meno del metodo.
