eretici vs canonici
- SilvioD
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eretici vs canonici
Più che tra canonici vs. eretici, io direi che la disputa è tra chi cammina con gli occhi bendati, fidandosi ciecamente della parola altrui, e chi quelle bende se le è tolte e usa il proprio cervello.
L'approccio canonico, oltre che di cambi d'acqua periodici, è fatto di mille prodotti anti-alghe, abbassa-pH, aumenta-pH, abbassa-fosfati, aumenta-carbonati, ecc... che costano 1 occhio della testa e non risolvono i problemi. Questi prodotti, di fatto, forzano un eco-sistema verso un equilibrio che, in assenza del flaconcino magico, non esisterebbe.
L'approccio canonico è quello che piuttosto che ragionare a bocce ferme sul tuo acquario e andare a scovare le radici dei suoi problemi, ti porta a tamponare ogni falla col il flaconcino magico, la pezza a colore che si adatta a ogni situazione.
pH troppo alto? Minus pH!
Acqua poco dura? GH/KH Plus!
Alghe dappertutto? Algovec!
Il cambio periodico è la diretta conseguenza di questo. Se hai un ecosistema fortemente sbilanciato che non è in grado di andare avanti per conto suo, se hai un acquario pensato e progettato male, devi per forza di cosa riportare tutto nei range ottimali con un cambio periodico e più o meno cospicuo.
L'approccio eretico è quello di chi invece si siede a tavolino e inizia ad analizzare i fatti uno per uno, cercando cause e possibili soluzioni.
Non è l'approccio di chi odia i cambi.
E' l'approccio di chi, piuttosto, non si fida ciecamente di quel che gli dice l'amico o il negoziante, ma acquisisce piena consapevolezza di ciò che avviene dentro il suo acquario. E giù ad analizzare allelopatie, tipologia di rocce, carico organico, temperatura di colore dei LED, etologia dei pesci, ecc...
Il cambio d'acqua diventa raro, ma questa è solo la diretta conseguenza delle conoscenze che hai maturato.
Conoscenze che ti hanno evitato di mettere 10 Betta in 50 litri, di usare un'acqua fortemente calcarea con pesci che invece richiedono acque tenere, o di somministrare giornalmente cibo in quantità come se stessi allevando una balenottera azzura.
Conoscenze che ti hanno permesso di progettare un acquario senza accostamenti, sia di pesci che di piante, forzati, innaturali, e, in ultima analisi, illogici.
Ma è un approccio che scontenta sia l'acquariofilo medio, che deve informarsi, capire qualche formuletta, studiare un pò di numeri e grafici, sia il negoziante, che non può più vendergli la pezza a colore a ogni minimo problema.
L'approccio canonico, oltre che di cambi d'acqua periodici, è fatto di mille prodotti anti-alghe, abbassa-pH, aumenta-pH, abbassa-fosfati, aumenta-carbonati, ecc... che costano 1 occhio della testa e non risolvono i problemi. Questi prodotti, di fatto, forzano un eco-sistema verso un equilibrio che, in assenza del flaconcino magico, non esisterebbe.
L'approccio canonico è quello che piuttosto che ragionare a bocce ferme sul tuo acquario e andare a scovare le radici dei suoi problemi, ti porta a tamponare ogni falla col il flaconcino magico, la pezza a colore che si adatta a ogni situazione.
pH troppo alto? Minus pH!
Acqua poco dura? GH/KH Plus!
Alghe dappertutto? Algovec!
Il cambio periodico è la diretta conseguenza di questo. Se hai un ecosistema fortemente sbilanciato che non è in grado di andare avanti per conto suo, se hai un acquario pensato e progettato male, devi per forza di cosa riportare tutto nei range ottimali con un cambio periodico e più o meno cospicuo.
L'approccio eretico è quello di chi invece si siede a tavolino e inizia ad analizzare i fatti uno per uno, cercando cause e possibili soluzioni.
Non è l'approccio di chi odia i cambi.
E' l'approccio di chi, piuttosto, non si fida ciecamente di quel che gli dice l'amico o il negoziante, ma acquisisce piena consapevolezza di ciò che avviene dentro il suo acquario. E giù ad analizzare allelopatie, tipologia di rocce, carico organico, temperatura di colore dei LED, etologia dei pesci, ecc...
Il cambio d'acqua diventa raro, ma questa è solo la diretta conseguenza delle conoscenze che hai maturato.
Conoscenze che ti hanno evitato di mettere 10 Betta in 50 litri, di usare un'acqua fortemente calcarea con pesci che invece richiedono acque tenere, o di somministrare giornalmente cibo in quantità come se stessi allevando una balenottera azzura.
Conoscenze che ti hanno permesso di progettare un acquario senza accostamenti, sia di pesci che di piante, forzati, innaturali, e, in ultima analisi, illogici.
Ma è un approccio che scontenta sia l'acquariofilo medio, che deve informarsi, capire qualche formuletta, studiare un pò di numeri e grafici, sia il negoziante, che non può più vendergli la pezza a colore a ogni minimo problema.
Manca di mentalità matematica tanto chi non sa riconoscere rapidamente ciò che è evidente, quanto chi si attarda nei calcoli con una precisione superiore alla necessità. (Carl Friederich Gauss)
- trotasalmonata
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Secondo me per gestire un hi tech alcune conoscenze devi averle. È un tipo di acquario che viaggia sul filo del rasoio, se non studi ti collassa in un attimo...
''L'acquario funziona meglio senza di me! E può andare bene nonostante me! ''
trotasalmonata
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- Lukellla
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Ho notato che mentre prima con cambi molto più diradati la sessiliflora cresceva molto, adesso che cambio acqua ogni 2 settimane, aggiungo fertilizzante, CO2 meglio ottimizzata etc ha internodi più lunghi e appare meno bella. I NO3- ora sono a 10 ma forse la sessiliflora ne vuole di più?
Per contro altre piante come la Rotala e l'echinodorus ma anche il muschio di java sono cresciuti enormemente ma questo può dipende dal fatto che seguo ora maggiormente l'acquario, ma la sessiliflora ha visivamente rallentato.
Ho notato però che il giorno prima di fare il solito cambio, quindi passati 13-14 giorni, la sessiliflora dava cenni di miglioramento..
In sostanza se ho NO3- bassi o intorno a 20 non c'è bisogno del cambio? Idem per il ferro? Cioè contano di più NO3- e Fe per valutare il cambio, giusto?
Anche la vallisneria forse appariva meglio prima... in pratica è rimasta invariata, cresce ma abbastanza lentamente e non stolona. Fa qualche nuova foglia ogni tanto.
Comunque vi dico che anche con due t5 cinesi da 10.000k le piante mi crescevano benissimo, anche la sessiliflora. Ora ho 6500k.
Per contro altre piante come la Rotala e l'echinodorus ma anche il muschio di java sono cresciuti enormemente ma questo può dipende dal fatto che seguo ora maggiormente l'acquario, ma la sessiliflora ha visivamente rallentato.
Ho notato però che il giorno prima di fare il solito cambio, quindi passati 13-14 giorni, la sessiliflora dava cenni di miglioramento..
In sostanza se ho NO3- bassi o intorno a 20 non c'è bisogno del cambio? Idem per il ferro? Cioè contano di più NO3- e Fe per valutare il cambio, giusto?
Anche la vallisneria forse appariva meglio prima... in pratica è rimasta invariata, cresce ma abbastanza lentamente e non stolona. Fa qualche nuova foglia ogni tanto.
Comunque vi dico che anche con due t5 cinesi da 10.000k le piante mi crescevano benissimo, anche la sessiliflora. Ora ho 6500k.
- Lukellla
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Io comunque mi considero una via di mezzo, anzi, forse più eretico che canonino. Di canonico è che cambio acqua ogni 2 settimane ma non sifono mai il fondo, non pulisco, il filtro non si tocca mai a meno che non si intasi, niente biocondizionatore nei cambi etc.
Riguardo le luci a neon (in particolare T5) che ne pensate? Alcuni (eretici direi) dicono che i neon possono essere usati fino a che non si spengano, quindi possono durare in acquario diversi anni e affermano che non si hanno modificazioni dello spettro e che non si hanno problemi di alghe e che la crescita delle piante rimane ottimale.
Di contro i canonici cambiano i neon ogni 6-8 mesi perché dicono che oltre questo tempo le alghe potrebbero prendere il sopravvento a causa della presunta modifica dello spettro della luce. Cosa ne pensate? E' uno spreco inutile cambiare neon ogni così pochi mesi quando invece potrebbero essere ancora pienamente funzionali?
Vi dirò di più, ora utilizzo solo lampade 6500k ma prima montavo due neon cinesi da 10.000k che mi avevano dato insieme alla plafoniera. Risultato? Zero alghe e piante che crescevano un botto.
C'è dunque da approfondire anche questo argomento.
Riguardo le luci a neon (in particolare T5) che ne pensate? Alcuni (eretici direi) dicono che i neon possono essere usati fino a che non si spengano, quindi possono durare in acquario diversi anni e affermano che non si hanno modificazioni dello spettro e che non si hanno problemi di alghe e che la crescita delle piante rimane ottimale.
Di contro i canonici cambiano i neon ogni 6-8 mesi perché dicono che oltre questo tempo le alghe potrebbero prendere il sopravvento a causa della presunta modifica dello spettro della luce. Cosa ne pensate? E' uno spreco inutile cambiare neon ogni così pochi mesi quando invece potrebbero essere ancora pienamente funzionali?
Vi dirò di più, ora utilizzo solo lampade 6500k ma prima montavo due neon cinesi da 10.000k che mi avevano dato insieme alla plafoniera. Risultato? Zero alghe e piante che crescevano un botto.
C'è dunque da approfondire anche questo argomento.
- FedericoF
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Perché scusa?
A me sembra che più che eretico o canonico, ti sia semplicemente divertito a decidere di risparmiare.
La luce non è l'unica cosa che influisce sulle alghe, e dire che un neon vecchio provoca alghe è dire qualcosa di sbagliato, perché c'è sempre la controprova. Ho un acquario con una PL del 2006. Non ha alghe. Però non affermo che abbia lo stesso spettro o addirittura la stessa emissione luminosa.
Uno se deve valutare di cambiare i neon, magari fa i conti sulle sue tasche. Se uno ha solo anubias o piante facili non vedo perché dovrebbe cambiarli

Tuttavia da qua a dire che
ne passa parecchia di acqua sotto ai ponti. (detto veneziano).

La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.
cit.
- roby70
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Adesso non dico che vanno cambiati quando si spengono ma cambiarli ogni 6 mesi mi sembra eccessivo anche se dopo 2000 ore di funzionamento (quindi circa 6 mesi) l'LLMF è sceso al 96%.
Magari sono io che sono tirchio

"Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido"
(Albert Einstein)
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L'eretico pensa, il canonico esegue senza capire.
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Devo ripetere almeno 2 volte giorno: Se qualcosa funziona non sei obbligato a migliorarlo. Magari peggiori la situazione!
"Non convinciamoci di avere la verità in vasca nè gli uni nè gli altri!!" (semicit. alessio0504)
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- roby70
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- cicerchia80
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Tranquillo ....quando si ha il maestro Mihaghi o come si scrive come tutor ,é tutto più facile
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- Giueli
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L'eretico è un folle utopista che cerca di RICREARE ciò che accade in natura,utilizzando gli stessi processi e mezzi naturali...
Un canonico è un savio razionale che IMITA ciò che avviene in natura,utilizzando i processi ed i metodi dell'intelletto umano...
Uno dei miei testi preferiti è:L'Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam.

Un canonico è un savio razionale che IMITA ciò che avviene in natura,utilizzando i processi ed i metodi dell'intelletto umano...
Uno dei miei testi preferiti è:L'Elogio della Follia di Erasmo da Rotterdam.

- Questi utenti hanno ringraziato Giueli per il messaggio:
- trotasalmonata (29/08/2017, 19:52)
Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao...
Daodejing.
Seguo...
Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
Daodejing.
Seguo...
Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
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