Fotoperiodo "alla Walstad"

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BollaPaciuli
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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di BollaPaciuli » 17/05/2018, 10:36

;) @GreDev che casino che hai messo su!?!

Bene bene :-B
I sogni nascono, crescono…ma non muoiono mai…

Saper fare di loro realtà è fortuna rara, ma vi è chi ci riesce.

I sogni non chiedono nulla, se non di credere in loro.

Badate bene che si chiaman sogni e non follie.

 


 

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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di pantera » 17/05/2018, 15:03

Daniela ha scritto: con 2 ore ho eliminato le Staghorn... l
Ma infatti si riducono le alghe senza la necessità di fornire meno luce alle piante,ed il tutto senza buio totale anche io ho la vasca vicino un balcone ed ho notato una riduzione algale

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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di GreDev » 17/05/2018, 15:09

BollaPaciuli ha scritto: ;) @GreDev che casino che hai messo su!?!

Bene bene :-B
:D ci piacciono questi brainstorming :-bd

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Ciò che può essere fatto oggi è meglio farlo ieri :-
(cit. Monica)

Humboldt
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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di Humboldt » 17/05/2018, 20:18

nicolatc ha scritto: Provo ad interpretare il suo pensiero
x_x #-o

Ottimo @nicolatc :-bd
Butto giù qualche idea :D ; poi lo so che mi viene il mappazzone :ymsick:
@nicolatc :- se necessario cerca di dare una interpretata anche a questo =))

Sebbene il libro presenti nel sottotitolo in copertina la dizione "A Pratical Manual..." (almeno nella terza edizione inglese) la gran parte presenta interessantissime analisi di numerosi aspetti ecologici degli acquari e solo nell'ultimo capitolo XI "Pratical Aquarium Setup and Maintenance" approfondisce maggiormente determinati aspetti gestionali. Purtroppo, però alla fine la Walstad un po si perde e in alcuni passaggi della sua proposta di gestione sembra entrare in contraddizione con quanto esposto nei capitoli precedenti. Ad esempio, si parte da qui (sono parti tradotte del testo inglese a pag. 179 "Daylenght") ...
nicolatc ha scritto: la durata complessiva deve essere lunga, perché le piante devono "sentire" che la giornata è lunga
Humboldt ha scritto: Un fotoperiodo con meno di 12 ore di luce può rappresentare per le piante un segnale, dal punto di vista ormonale, di stop alla crescita..."
STOP ALLA CRESCITA!!! :-o :-o :-o :-o Ma nooooo... perchè!!!
Nel libro ci parla in continuazione di piante sciafile (adattate all'ombra), che la crescita fuori dall'acqua è il Karma per l'accesso alla CO2 :-!!! che le diverse specie o gruppi di specie simili hanno adattamenti unici alle varie condizioni!!!!!! :-\ :-\ :-\ che la disponibilità dei nutrienti è fondamentale la per crescita e, aggiungo io, che comanda la legge del minimo :-
La Legge di Liebig (o Legge del Minimo di Liebig) ...
Ora faccio una domanda...
Quando la CO2 disciolta in acqua diventa il fattore limitante, le piante si bloccano sempre?
Voi cosa rispondereste?
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La quantità di ore di luce (naturale o artificiale) rispetto alle ore di buio (fotoperiodo per l'appunto) regola molti meccanismi fisiologici nelle piante ma proprio sulla crescita e la fotosintesi ha meno importanza. Cioè, quasi sempre in natura le ore di luce sono sovrabbondanti rispetto alle reale necessità di crescita delle piante (e alla disponibilità di nutrienti). Quanti di noi hanno le luci accese per meno di 10 ore e hanno acquari con piante bellissime ed esigenti!!!
nicolatc ha scritto: la durata complessiva deve essere lunga, perché le piante devono "sentire" che la giornata è lunga, come in Amazzonia
Nelle aree equatoriali il fotoperiodo è più o meno costante tutto l'anno :-
Da Wikipedia:
alla latitudine di 0° (equatore) è sempre di 12 ore;
alla latitudine di 15° varia da 11 a 13 ore;
alla latitudine di 30° varia da 10 a 14 ore;
alla latitudine di 45° varia da 9 a 15 ore;
alla latitudine di 60° varia da 6 a 18 ore.
In generale, non mi farei troppe ..... mentali sul fotoperiodo :D
Nella prima edizione la Walstad non parla della siesta pomeridiana :-t ma solo dell'apporto delle luce naturale ai fini del risparmio di elettricità e accenna al fatto che "la luce naturale è stata spesso criticata in quanto promuove la crescita algale...".
Avrà avuto qualche problema di alghe anche lei e si sarà ingegnata per capire come risolvere e rimanere coerente alla sua idea di acquario.
Nella seconda edizione lancia il Siesta Regimen associando l'effetto benefico contro le alghe alla "rigenerazione della CO2" in vasca, ed evitare che nelle ore pomeridiane la scarsa presenza di CO2 favorisca le alghe "più abili nell'approvvigionamento".
Sulla questione della rigenerazione della CO2 dipende molto da come è fatto sto benedetto acquario!!! L'ho già scritto in un altro post "
Humboldt ha scritto: allora gli puoi chiedere che piante c'erano nella vasca test con cui ha ottenuto i valori riportati nel grafico?
E già che ci siamo mi piacerebbe conoscere quanta luce arrivava all'acquario durante la siesta

Ancora?...
Secondo lei, perché nel giorno antecedente al test dalla III alla V ora di luce la CO2 continua a precipitare, mentre il giorno dopo nelle stesse condizioni la CO2 cala solo di un pochino? (quel arguto di @nicolatc l'ha già in parte evidenziato)

Perché difronte a tale diversità di comportamento ha fatto solo un test?
e comunque la CO2 prodotta dal fondo è sempre molto criptica (vedi quanto scritto prima sulle radici).
nicolatc ha scritto: Che ci sia un fondo "sporco" o pulito, per me non cambia praticamente nulla su quegli andamenti mostrati nel grafico, che sono determinati dall'assorbimento o meno delle piante.
Un fondo sporco o meno "trasla" solo tutte le linee di quel grafico un poco più in alto (molti batteri) o un poco più in basso (pochi batteri), l'andamento è però identico.
Qui non mi trovi d'accordo. Il fondo fornisce il suo apporto solo se presenta una determinata struttura ed evoluzione nel tempo. E' un po come un filtro, deve maturare, ma è decisamente più complesso e ha molti più attori in gioco.

Per concludere
cicerchia80 ha scritto: Sul fatto che il buio favorisca le alghe?
qui abbiamo fatto, io per primo, un po di confusione; ma anche la Walstad non scherza :ymdevil:
Negli organismi fotosintetici il buio totale può essere sopportato entro certi limiti in funzione delle sostanze di riserva a disposizione; e qui siamo tutti d'accordo se consideriamo le piante (non tutte per carità) avvantagiate :D
Se aumentiamo un po alla volta l'intensità luminosa (senza parlare poi della qualità della luce) i primi organismi fotosintetici a raggiungere la massima attività fotosintetica sono?
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Aggiunto dopo 1 minuto 22 secondi:
ops... festeggio il mio 300esimo messaggio con l'ennesimo sproloquio :(( :(( :(( :(( :((
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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di nicolatc » 17/05/2018, 20:43

Humboldt ha scritto: @nicolatc se necessario cerca di dare una interpretata anche a questo
:-?
Sarò breve... :-B
...
Concordo! :-bd
Credo anche come hai scritto che il regime con pausa sia nato dall'evoluzione delle sue esperienze, anche nel combattere le alghe.
Però ritengo che almeno nel suo caso abbia apportato qualche beneficio reale se ha deciso di inserirne la descrizione nell'ultima edizione.

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Fotoperiodo "alla Walstad"

Messaggio di iuter » 20/05/2018, 18:42

volevo aprire un thread a riguardo am nei giorni scorsi non ho avuto tempo. riprendo questo

@Humboldt quello che io vorrei sapere è: la walstad in pratica ha ripreso il sistema dennerle (dennerle a sua volta se l'è inventato per essere alternativa a dupla). ma il punto è: come si fà a capire come se è giusto quel sistema per il proprio (non suo) acquario?
io ad esempio ho dentro l'aereatore quindi la logica del fotoperiodo spezzato per rimettere CO2 non funziona, e si dovrebbe anche tener conto che l'aereatore immettendo arie immette anche costantemente una parte di CO2 appunto presente nell'aria. inoltre, prima usavo come luci 1 neon 5000k e 1 neon 10000k, favorivano si le piante ma anche le alghe (in particolare le filamentose che verdi di cui non mi sono ancora liberato), solo che la velocità di crescita delle alghe è nettamente superiore al consumo delle piante cosa che mi ha portato a dover tenere le luci accese al massimo 5 ore al giorno, non credo che la situazione migliori di molto anche avendo adesso la 5000k+6500k.

nota: nei paesi tropicali la luce arriva fino a 12 ore ma c'è da tener presente che il sole sorge vero le 5 e tramonta alle 5 di pomeriggio (almeno così era a cuba in dicembre) quindi se si vuole seguire la natura anche verso i pesci il fotoperiodo dovrebbe essere entro quell'orario.

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Messaggio di cicerchia80 » 20/05/2018, 20:51

iuter ha scritto: quello che io vorrei sapere è: la walstad in pratica ha ripreso il sistema dennerle
No....ha copiato gli eventi verificati nel fiume Stardust

Infatti rispetto a Dennerle cambiano e di pparecchio le ore
iuter ha scritto: ma il punto è: come si fà a capire come se è giusto quel sistema per il proprio (non suo) acquario?
Io ci ho risolto le volvox
Appena rallentava il pearling spegnevo....come crescita delle piante non ho notato grosse differenze, altri si
iuter ha scritto: non funziona, e si dovrebbe anche tener conto che l'aereatore immettendo arie immette anche costantemente una parte di CO2 appunto presente nell'aria.
Difficilmente l'areatore può apportare CO2
Anzi gli scambi gassosi porteranno a bilanciare con la CO2 atmosferica,diminuendola in vasca
iuter ha scritto: non credo che la situazione migliori di molto anche avendo adesso la 5000k+6500k.
Togli la 5000...forse è peggio lei per le filamentose verdi,la 10000 favorirebbe di più le BBA
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Messaggio di Humboldt » 25/05/2018, 15:49

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Messaggio di nicolatc » 25/05/2018, 16:36

Humboldt ha scritto:
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Messaggio di roby70 » 25/05/2018, 16:49

:-o x_x
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