Riflessioni sulla CO2 in acquario

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Daniela
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Riflessioni sulla CO2 in acquario

Messaggio di Daniela » 24/01/2019, 22:39

nicolatc ha scritto: credo che la costanza e la velocità con cui "sbatte" sulle foglie può fare la differenza a parità di concentrazione, e nel video si vede un bel flusso veloce!
Esatto ! Anch’io l’ho pensato :ymblushing:
Tra le mie innumerevoli letture, ho scoperto che altri fattori influiscono sull’assorbimento degli elementi tipo, lo spessore della barriera protettiva sulle foglie, la spessa cuticola sulle foglie e la parete cellulare. Per minimizzare questi ostacoli, ovvero lo strato limite, si potrebbe procedere aumentando il flusso d’acqua, o migliorando la circolazione dell’acqua in acquario.
In merito:
Resistance to CO2 diffusion in cuticular membranes of amphibious plants and the implication for CO2 acquisition
Species specificity of resistance to oxygen diffusion in thin cuticular membranes from amphibious plants
Parla dell’assorbimento CO2 attraverso lo strato cuticolare delle piante...se google traduttore ha fatto bene il suo dovere :D
Humboldt ha scritto: ha piazzato un centinaio di diffusori collegati con un'autobotte piena di CO2
:)) :)) Bingo ! Lo scopo della mia vita è questo ..rompere i maroni anche in Texas 🤣🤣
Oppure...
sa.piddu ha scritto: scorregge dei pesci
😂😂😂 non mie per lo meno...
Humboldt ha scritto: Chapeau
A te fratello ! Quando la classe non è acqua .. 😍
Grazie, quel video è balsamo per l’animo ❤️❤️❤️
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Ragnar
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Riflessioni sulla CO2 in acquario

Messaggio di Ragnar » 25/01/2019, 2:28

Fonte: Focus - Intervista su LTEconomy (www.lteconomy.it), Giugno 2013
Testo tradotto su intervista originale in inglese
Pieter Tans
Il 9 Maggio del 2013, la concentrazione di CO2 all’Osservatorio di Mauna Loa (il luogo scelto da Charles D. Keeling, il ricercatore che ha dato inizio a questo tipo di misurazione)ha raggiunto le 400 parti per milione (ppm). Durante l’ultima glaciazione la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera era pari a 180 ppm; nel 1800 (epoca pre-industriale), essa era di 280 ppm; adesso ha raggiunto le 400 ppm. “Una concentrazione di 500 ppm è considerata da diversi scienziati un punto di non ritorno”, dove la Terra si stabilizzerà su un nuovo più caldo equilibrio. L’ultima era in cui si ebbe una tale concentrazione di CO2 fu quella del Pliocene, quattro milioni di anni fa, quando in Canada c’era la giungla. Stiamo procedendo verso un’era più calda?


Le variazioni annuali del tasso di crescita di CO2 nell’atmosfera sono dovute più allo scambio di CO2 tra l'atmosfera, gli oceani e gli ecosistemi terrestri che a differenze di emissioni da combustibili fossili. Esse sono principalmente la conseguenza di piccole fluttuazioni annuali nella temperatura e nelle precipitazioni che producono effetti sulla fotosintesi e sulla respirazione delle piante terrestri. E 'molto importante sapere che le nuove emissioni di CO2 non scompaiono in un orizzonte temporale di breve periodo, ma si trasferiscono nelle varie componenti dell’ecosfera: una parte di esse si trasferisce ogni anno dall'atmosfera agli oceani e alle piante terrestri. Inoltre, dal momento che la CO2 è un acido, il trasferimento agli oceani provoca l’acidificazione della superficie oceanica.

Ovviamente quando si parla di scambio gassoso tra atmosfera, oceani ed ecosistemi terrestri non vengono citati laghi, fiumi ecc perché ai fini l'articolo in sé che parla dell'influenza della CO2 sull'intero pianeta, risulterebbe totalmente superfluo, come un ago in un "oceano". Nel nostro caso,invece, il discorso è diverso, in quanto allo stesso modo degli oceani lo scambio gassoso avviene con ogni corso d'acqua, ruscello, lago e acquitrino!!!!!! Più c'è movimento superficiale delle acque, più lo scambio sarà efficace :D ovviamente noi siamo abituati a pensare: "ma col movimento di un fiume la CO2 non viene dispersa nell'atmosfera?????" In linea di massima si, come succede nei nostri acquari, ma questa viene subito reintegrata più di quella espulsa, chiaramente, per questo motivo in alcuni corsi d'acqua possiamo trovare anche grandi concentrazioni di CO2!

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Messaggio di Artic1 » 25/01/2019, 10:56

Ragnar ha scritto: col movimento di un fiume la CO2 non viene dispersa nell'atmosfera?????" In linea di massima si, come succede nei nostri acquari, ma questa viene subito reintegrata più di quella espulsa, chiaramente, per questo motivo in alcuni corsi d'acqua possiamo trovare anche grandi concentrazioni di CO2!
non è reintegrazione con quella atmosferica, è dissoluzione di composti carbonatici.
Vicino alle sorgenti il tasso di CO2 è spesso più elevato a causa della dissoluzione di carbonati.
Ho due bottiglie d'acqua a tiro:
Valmora 3 mg/l di CO2 alla sorgente, pH 7,2
San Bernardo 5,8 mg/l di CO2 alla sorgente, pH 7
dalla rete:
Rocchetta 8.08 mg/l di CO2 alla sorgente, pH 7.56
Uliveto 820 mg/l di CO2 alla sorgente, pH 5.8

La differenza abissale tra le prime e le altre due? le prime hanno calcio attorno ai 9 mg/l, la rocchetta 57 mg/l, uliveto 173 mg/l
Le S. Bernardo ha bicarbonati a 28 mg/l (sulla Valmora non è riportato) la Rocchetta li ha a 182 mg/l la uliveto a 570 mg/l.

Per quanto permane quella CO2 a quei livelli quando l'acqua è uscita dalla sorgente? Dipende dalla sua esposizione all'aria e quindi dal tipo di flusso che ha. Turbolento o calmo? Con il turbolento men giro di 100 m avrà già disperso tutta la CO2, con il lento? forse qualche km!
Chiediamo al chimico @lucazio00 che magari ci s dire quanto tempo ci vuole a portare la CO2 atmosferica in equilibrio con quella presente nelle acque!

inoltre vorrei farvi vedere una dato sul dove il C è stoccato a livello mondiale. Il grafico l'ho usato per la tesi con dati di © GLOBE Carbon Cycle, 2007.
Global Carbon Cycle Modificata.jpg
Guardando questo grafico, secondo voi da dove arriva la CO2 che c'è nell'acqua dei torrenti e dei fiumi sapendo che lo stoccaggio di carbonio all'interno delle rocce carbonatiche della crosta terrestre è stimata in 100'000'000 petagrammi di C mentre la somma di tutti gli altri stock è di 44'810 petagrammi di C?
Questo vale per i torrenti che non hanno un elevato BOD ne COD, se fossero delle cloache piene di sostanze organiche che si decompongono avremmo un rilascio di CO2 da parte dell'ossidazione biologica o chimica dei composti organici. Non ho dubbi che dentro il gange ci siano zone con CO2 elevatissima, ma sono le zone in cui di piante sott'acqua ci se ne vede proprio poche.

Inoltre...
Humboldt ha scritto: Illustrano un piccolo corso d'acqua nel sud del Texas, il Comal river.
già, però si trova qui:
Link di google maps con foto satellitari
...e di certo non è un posto che esclude l`effetto antropico di apporto di CO2 visto che passa in mezzo ad una città!
Humboldt ha scritto: a causa del movimento delle acqua e al variare della temperatura la concentrazione disponibile per le piante tende a dimezzarsi. Comunque la repens è cosi bella dove trova le concentrazioni maggiori di CO2.
se si dimezza, allora vuol dire che quello è solo un punto molto limitato in cui magari arriva acqua dagli strati profondi e ricca di CO2 solo per poco tempo.
nicolatc ha scritto: 10 mg/l (che comunque è difficilissimo raggiungere in acquario senza erogazione)
vero, ma 1 km dopo quanta CO2 rimane in quell'acqua? per quale tratto lo consideriamo una vasca con la CO2 artificiale e per quale lo consideriamo una vasca senza CO2?
Inoltre il fatto che la Ludwigia repens cresca sott'acqua bene solo in un punto in cui c'è parecchia CO2, questo dimostra che non è una pianta acquatica ma una pianta emersa che si adegua alla vita subacquea solo in condizioni molto particolari.

Quindi alla domanda:
Serve usare la CO2 artificale per fare una bella vasca?
la risposta è sempre: Non è in alcun modo indispensabile!

ed alla domanda:
perché senza la CO2 artificiale alcune piante non riescono a crescere sott'acqua?
la risposta resta sempre:
Perché quelle piante si adeguano a vivere sott'acqua solo in condizioni molto particolari e spesso solamente per periodi limitati.

quindi ancora:
ha senso usare la CO2 artificiale per far stare sott'acqua qualcosa che di suo non ci starebbe se non in condizioni estremamente puntiformi e sporadiche?
risposta per parere personale:
No! Per motivi di gestione della CO2, di semplicità d'uso e di similarità all'ambiente naturale, non ritengo proprio che serva fare una cosa simile.

infine:
nicolatc ha scritto: Del resto, perfino in un litro d'aria (1 dm3) ci sono solo 0.7 mg/l di CO2, molto meno di quanta ne troviamo in un acquario anche senza erogazione; ma l'enorme diffusività in aria fa tutta la differenza del mondo per le piante!!
la densità dell'aria è di 1,2 kg/mc, ossia 1,2 g/l (in 1 mc ci sono 1000 l)
la CO2 è lo 0,04% (400 ppm di CO2 in atmosfera)
quindi 0.04 % di 1,2 g = 0.048 g/l ossia 0,48 mg/l di CO2
@lucazio00 ho sbagliato qualche conto?
Ma quello che conta non è solo il suo contenuto, quanto il suo rapporto rispetto all'O2.
In atmosfera è più basso questo rapporto O2/CO2 (quindi vuol dire che la CO2 è più concentrata, rispetto all'ossigeno, che nell'acqua) e quindi le piante la assorbono con più facilità. Ovvio che se le piante le sigilli dentro una bottiglia la CO2 finisce in fretta mentre in aria aperta hai un enorme volume di gas da cui puoi recuperarla. :)
E' più o meno ciò che spinse la Walstad a fare il fotoperiodo spezzato.
Le sue vasche aveva tante piante e pochi eterotrofi, con la conseguenza che la CO2 non restava stabile. Pertanto per fare in modo che il contenuto di CO2 non scendesse mai al di sotto di valori troppo bassi, ha introdotto il fotoperiodo spezzato. Utilissimo per risparmiare energia (riduci le ore di luce ed ottieni la medesima fotosintesi) e per evitare di dover apportare la CO2 artificialmente, lasciando che sia l'equilibrio con l'aria a ristabilire questi livelli. :)
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Messaggio di nicolatc » 25/01/2019, 13:13

Artic1 ha scritto: Quindi alla domanda:
Serve usare la CO2 artificale per fare una bella vasca?
la risposta è sempre: Non è in alcun modo indispensabile!
Beh, su questo le foto del tuo acquario testimoniano oggettivamente che è assolutamente possibile fare un bell'acquario senza erogazione! :-bd
E comunque, l'elenco delle piante prettamente acquatiche è lungo, cito ad esempio: cabomba, egeria, ceratophyllum, vallisneria, potamogeton, hydrilla, myriophyllum, hottonia, aldrovanda e alcune utricularia, naja e praticamente tutte le galleggianti (lemna, pistia ecc)!
Artic1 ha scritto: infine:
nicolatc ha scritto: Del resto, perfino in un litro d'aria (1 dm3) ci sono solo 0.7 mg/l di CO2, molto meno di quanta ne troviamo in un acquario anche senza erogazione; ma l'enorme diffusività in aria fa tutta la differenza del mondo per le piante!!
la densità dell'aria è di 1,2 kg/mc, ossia 1,2 g/l (in 1 mc ci sono 1000 l)
la CO2 è lo 0,04% (400 ppm di CO2 in atmosfera)
quindi 0.04 % di 1,2 g = 0.048 g/l ossia 0,48 mg/l di CO2
@lucazio00 ho sbagliato qualche conto?
Dai tuoi conti la CO2 finale risulta ancora inferiore a quella che avevo indicato io, e quindi conferma comunque che di CO2 in aria ce n'è ben poca, al contrario di quanto leggiamo negli articoli delle piante (dove purtroppo vengono citati sempre i famosi 400 ppm, come se parlassimo di 400 mg/l di CO2). E che quindi più che la differente concentrazione tra aria e acqua (che risulta addirittura perdente in aria), quello che conta in aria è la diffusività, che è circa diecimila volte superiore.
Comunque, aspettando che Luca risponda alla tua chiamata (non ti fidi di me? :ymdevil: =)) ), quando leggiamo 0,04% di CO2 in aria (o 400 ppm) si intende normalmente percentuali volumetriche del gas (volume di CO2 su volume totale della miscela di gas, spesso indicati più correttamente con ppmv).
Convertendo le grandezze (sia trattando la CO2 come gas ideale che reale, il risultato cambia molto poco), ti escono circa 0,7 mg di CO2 per litro d'aria.
Artic1 ha scritto: Ma quello che conta non è solo il suo contenuto, quanto il suo rapporto rispetto all'O2.
In atmosfera è più basso questo rapporto O2/CO2 (quindi vuol dire che la CO2 è più concentrata, rispetto all'ossigeno, che nell'acqua) e quindi le piante la assorbono con più facilità.
No, in atmosfera il rapporto O2/CO2 è 26 volte più alto che in acqua, perché l'ossigeno è circa 26 volte meno solubile della CO2. Guarda ad esempio questo grafico che ho trovato in un recente articolo sull'aeratore in acquario: :D
Concentrazioni-gas.jpg
Quindi, seguendo il tuo ragionamento dell'importanza dei rapporti tra gas (che tra l'altro non condivido), la CO2 in aria dovrebbe essere assorbita con ancora più difficoltà rispetto all'acqua. :-??
Artic1 ha scritto: Ovvio che se le piante le sigilli dentro una bottiglia la CO2 finisce in fretta mentre in aria aperta hai un enorme volume di gas da cui puoi recuperarla. :)
Quoto al 100%!! :-bd
E in acqua come quella del filmato, dove la CO2 viene apportata continuamente dalla sorgente subacquea ricchissima di CO2, è un po' come se fosse quello che avviene in aria! E che possiamo replicare in vasca con erogazione artificiale e un po' di movimento!
Tom Barr ad esempio eroga molta CO2 e al contempo smuove molto l'acqua (senza però arrivare a creare infrangimenti in superficie, al massimo lievi increspature).
Artic1 ha scritto: E' più o meno ciò che spinse la Walstad a fare il fotoperiodo spezzato.
Le sue vasche aveva tante piante e pochi eterotrofi, con la conseguenza che la CO2 non restava stabile. Pertanto per fare in modo che il contenuto di CO2 non scendesse mai al di sotto di valori troppo bassi, ha introdotto il fotoperiodo spezzato. Utilissimo per risparmiare energia (riduci le ore di luce ed ottieni la medesima fotosintesi) e per evitare di dover apportare la CO2 artificialmente, lasciando che sia l'equilibrio con l'aria a ristabilire questi livelli. :)
Sul fotoperiodo spezzato ci sarebbe a aprire una lunga discussione a parte... Tu lo utilizzi?
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Artic1 (28/01/2019, 11:12)
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Messaggio di sa.piddu » 25/01/2019, 13:40

Off Topic
nicolatc ha scritto: Sul fotoperiodo spezzato ci sarebbe a aprire una lunga discussione a parte... Tu lo utilizzi?
evitiamo gli OT... :D
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Messaggio di Ragnar » 25/01/2019, 15:39

@Artic1 più o meno! Se si considera che gli oceani della terra contengono quantità enormi di diossido di carbonio sotto forma di ioni bicarbonato e carbonato, più di quanta ce ne sia nell'atmosfera. Lo ione idrogenocarbonato viene prodotto per azione del diossido di carbonio libero sulle rocce calcaree, un esempio è la reazione di dissoluzione del carbonato di calcio:

CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca^2+ + 2 HCO3-
Viceversa
CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca2+ + 2 HCO3-
Attraverso reazioni come questo, gli oceani vanno a tamponare le variazioni di concentrazione del diossido di carbonio nell'atmosfera. Ovviamente la reazioni che è a tutti gli effetti reversibile avviene grazie alla (CO2 libera) che interagisce con le rocce calcaree a causa del suo effetto acidificante.
Ne conviene che lo scambio gassoso tra acque ed atmosfere deve avvenire per forza perché si verifichi la reazione descritto sopra, nelle acque in cui non vi sono scambi con l'atmosfera la rocce calcaree restano come sono. Lo stesso discorso lo vediamo in vasca, se abbiamo rocce calcaree, la CO2 artificiale erogata funzionerà come "reattore di calcio"!

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Messaggio di nicolatc » 25/01/2019, 16:02

Ragnar ha scritto: CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca^2+ + 2 HCO3-
Viceversa
CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca2+ + 2 HCO3-
Hai scritto la stessa reazione ;)
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Messaggio di Ragnar » 25/01/2019, 16:06

nicolatc ha scritto:
Ragnar ha scritto: CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca^2+ + 2 HCO3-
Viceversa
CaCO3 + CO2 + H2O -> Ca2+ + 2 HCO3-
Hai scritto la stessa reazione ;)
Hahaha Hahaha :)) vabbè avete capito il senso! È reversibile :D

Aggiunto dopo 15 minuti 20 secondi:
Ovviamente la CO2 non è l'unico elemento acidificante che contribuisce alla decalcificazione nel caso descritto, ci sono tanti acidi che contribuiscono alla frazione, nel caso dei laghi, fiumi ecc ci troviamo di tutto... acidi fulvici ecc ecc non dico che quello che ha detto Artic sia errato, ma da aggiungere a quello che avevo espresso io. Nel senso che è la bivalenza delle due ipotesi a formare la tesi :D
Probabilmente se ne può parlare all'infinito ma credo che tutti saremo d'accordo su un concetto, cioè che le piante così come gli esseri viventi, si sono evolute in modo da sfruttare tutto ciò che offre il loro habitat naturale, passando anche da un estremo all'altro.
Nei luoghi in cui la CO2 gassosa scarseggia alcune piante hanno imparato a ricavarla tramite la decalcificazione biogena, dove ce n'è in abbondanza in acqua altre piante hanno imparato a vivere sommerse ed altre ancora lo ricavano direttamente dell'atmosfera formando delle riserve che sfrutteranno nei periodi di sommersione.
Quindi se possiamo fornir loro un aiuto in più in maniera artificiale e semplice, ben venga! E sostengo anche che un po' di CO2 in più data anche alle piante che possono fare a meno di dosi aggiuntive, di certo non sarà da loro disprezzata! ;)

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Messaggio di Humboldt » 25/01/2019, 16:34

Artic1 ha scritto: ...e di certo non è un posto che esclude l`effetto antropico di apporto di CO2 visto che passa in mezzo ad una città!
Da quanto leggo sui documenti disponibili per l'area di Comal River, il sito è famoso soprattutto perchè è in corso un enorme sforzo per ripristinare l'ecosistema distrutto dall'attività antropica. Il sito è caratteristico proprio per la presenza di quelle comunità di piante, tra cui le praterie rosse di Ludwigia repens e vaste aree coperte da Riccia fluitans perennemente sommersa da oltre 1 metro d'acqua. Questi ambienti sono diminuiti di molto a causa dell'antropizzazione ed ora si tenta di ripristinare quanto in precedenza distrutto.

Comunque, era solo un esempio; se giri in rete cercando "habitat naturali Rotala rotundifolia o macrandra" se ne vedono tantissimi di video girati in vari posti dell'Asia tropicale con splendide immagini di piante sommerse belle rosse.

Le tue argomentazioni sulla differenza di valore della CO2 per le piante terrestri e acquatiche sono assolutamente corrispondenti alla realtà. Per carità, non è questo il discorso.
Artic1 ha scritto: Serve usare la CO2 artificale per fare una bella vasca?
la risposta è sempre: Non è in alcun modo indispensabile!
Assolutamente vero. Non posso che essere d'accordo. Inoltre, i tuoi acquari (come quelli di molti altri su AF) ne sono la dimostrazione.
Artic1 ha scritto: perché senza la CO2 artificiale alcune piante non riescono a crescere sott'acqua?
la risposta resta sempre:
Perché quelle piante si adeguano a vivere sott'acqua solo in condizioni molto particolari e spesso solamente per periodi limitati.
Anche questa è condivisibile.
Artic1 ha scritto: ha senso usare la CO2 artificiale per far stare sott'acqua qualcosa che di suo non ci starebbe se non in condizioni estremamente puntiformi e sporadiche?
risposta per parere personale:
No! Per motivi di gestione della CO2, di semplicità d'uso e di similarità all'ambiente naturale, non ritengo proprio che serva fare una cosa simile.
Quì, rispondo SI. E' il significato stesso di Acquariofilia e di moltissimi altri hobby, passioni, interessi... Toglieresti mai ad un appassionato di bonsai il filo di metallo per dare forma alle sue sculture? Toglieresti la possibilità si allevare 5 - 6 (per alcuni 10-20) specie di piante in un metro di vasca?
Priveresti la possibilità di allevare pesci a valori chimico-fisici che mai o difficilmente incontrerebbero in natura?
Butteresti nel cestino lampade super performanti con spettri lontanissimi dalla luce naturale?
ecc. ecc.

Insomma, se devo avere solo piante galleggianti mi do al pond ;)

Aggiunto dopo 8 minuti 18 secondi:
P.S. @Artic1 per dirla tutta...
Io da conoscitore del processi naturali non posso che apprezzare ancora di più una bella vasca con piante rigogliose ma senza somministrazione di CO2.
Capisco, che non è così banale ottenere quei risultati...
► Mostra testo
Questi utenti hanno ringraziato Humboldt per il messaggio (totale 2):
nicolatc (25/01/2019, 16:39) • Artic1 (28/01/2019, 11:07)
"Immagino che il pesce fuori dall'acqua sia l'unico pesce ad avere un'idea di cosa sia l'acqua." JRR Tolkien

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Messaggio di lucazio00 » 25/01/2019, 17:12

La CO2 instaura un equilibrio nel giro di qualche ora...con l'aeratore anche meno di un'ora...più piccole sono le bolle più rapido è il processo, idem se il flusso è forte
Questi utenti hanno ringraziato lucazio00 per il messaggio:
Artic1 (28/01/2019, 11:07)
"La sua soddisfazione è il nostro miglior premio!"

Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!

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