Humboldt ha scritto: ↑Una specie comunissima in acquario come il cardinale è abbastanza sensibile tanto che 1-1,5 mg/l di nitriti rappresenta LC50 a 96h se la concentrazione dei cloruri è bassa.
Con loro in vasca superato 1 mg/l utilizzarei in areatore e cercherei di aumetare la concentrazione di cloro. Se non calano proverei con uno o più cambi.
Spostarli è troppo stressante per i pesci e per me...
Per specie più resistenti aspetteri ancora.
Ecco, quindi quelle prime tabelle magari non si riferivano alla
stragrande maggioranza dei pesci.
Inoltre, quando qualcuno ha problemi di nitriti e chiede aiuto sul forum, è difficile capire tutte le specie presenti e fare indagini su studi disponibili on-line per capire se la LC50 è 1 mg/l magari per i cardinali, 30 mg/l per i Guppy o 240 per i danio o per gli altri pesci presenti, chiedendo anche quanti cloruri ci sono in vasca, quanto carico organico (che riduce l'ossigeno), da quanti giorni esatti si sono alzati i nitriti (magari l'utente ha notato un problema e ha misurato oggi, ma non sa da quanti giorni ci sono effettivamente nitriti e a quanto erano). Anche procurarsi il cloruro di qualcosa in farmacia, può richiedere un giorno.
E se per i cardinali la LC50 è 1-1.5 come hai scritto, non puoi iniziare ad agire con loro, come proponi, solo ad 1 mg/l con aeratore e cloruro di qualcosa, e se non scendono, allora i cambi d'acqua: dovresti iniziare le azioni correttive già a 0.5 perché magari già iniziano i danni alle branchie ecc. E dall'utente puoi non sapere da quanti giorni sono a 0.5. Ad 1 mg/l secondo lo studio dopo 4 giorni sei già alla metà dei cardinali morti.
Poi lo spostamento in altra vasca di tutti i pesci non è generalmente né semplice, né immediato: la maggior parte delle persone ha un solo acquario, non ha la vasca di quarantena e magari non ha nemmeno un contenitore di Ikea a disposizione. Lo può comprare, ma magari richiede almeno un altro giorno di attesa... Un cambio per tamponare (o magari il toxivec se ce l'ha già) lo può invece fare subito. Poi si vedrà se i nitriti dovessero risalire, o se invece, come nel caso di Pisu, il guaio si è rilevato limitato e quindi dopo il toxivec o il cambio i nitriti restano più bassi e poi si azzerano. In questo caso si è risparmiato lo spostamento ed ha comunque limitato i rischi col cambio immediato quando erano ad 1 mg/l. Amen!
I pesci sarebbero sopravvissuti lo stesso senza quel cambio? Forse si, ma magari abbiamo evitato qualche danno alle branchie.
E poi, avete provato a prendere tutti i pangio?
Insomma quoto che lo spostamento è uno stress per noi e per i pesci, è non è sempre immediato; poi per carità, in certi casi diventa un obbligo, e allora... amen.
Spero di essermi spiegato meglio su quello che posso considerare il caso "intermedio" da toxivec/cambio acqua
Giueli ha scritto: ↑15/08/2019, 20:26
Eh il problema è sempre il filtro comunque
Giueli ha scritto: ↑15/08/2019, 20:55
una vasca con filtro è già squilibrata in partenza soprattutto dal punto di vista batterico.
In effetti il filtro può amplificare eventuali errori di gestione (in termini di nitriti). Era anche la teoria di Rox in
questa discussione, tanto che come soluzione proponeva di staccare la spina a quel filtro sovradimensionato, ma in quell'occasione per la verità venne abbastanza criticato.
D'altro canto, però, in un senza filtro, quando si ha poca esperienza l'errore può capitare ugualmente e si potrebbe pagare ugualmente, sebbene piuttosto in termini di ammonio/ammoniaca (in base al pH, alla densità di piantumazione, al tipo di piante e al loro stato di salute).
Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"