Loricarificio 1.0
Inviato: 07/01/2023, 20:19
PSK ha scritto: ↑06/01/2023, 22:10@Gioele
L14: scobinancistrus auratus - Ilha de Fazenda, Rio Xingu
L18: baryancistrus xanthellus - Rio Xingu
L75: peckoltia sabaji - village of sand creek (guyana)
L264: leporacanthicus joselimai - rio tapajós
L600: numero non ufficiale, pseudachanticus leopardus, su loricariidae.info mi dà rio rupununi
Tornando alla popolazione, sono tutti bellissimi, per goderteli al meglio, fossi in te farei un gruppetto di 4/5 individui per L75 ed L264, mentre terrei singoli o massimo coppie L600 ed L14. In gruppo si fanno vedere molto di più, socializzano, bisticciano ecc, ed è uno spettacolo guardarli. Anche L18 te lo godresti al massimo se tenuto in gruppo, ma appunto devi valutare se volerti davvero impegnare con questa specie. Sembra che i piccoli pesci da banco li rassicurino e li spingano a farsi vedere di più, io ti posso confermare abbastanza questa teoria in base alla mia esperienza. Però l'importante è inserire e fare acclimatare per alcuni mesi prima i loricardi, soprattutto se piccolini.
Comunque sono tutti abbastanza compatibili con le piante, l'unico è il solito L18, che nel caso mangia solo quelle più tenere tipo le echinodorus.
Per quanto riguarda i compagni di vasca, molto dipende dal tipo di pompa di movimento, quelle per marino fanno un getto talmente diffuso che non disturba la maggior parte dei pesci comunemente allevati, ad esempio io ho 6.200 l/h e i miei Apistogramma hongsloi stanno bene esattamente come quando avevo solo i 1.200 l/h ad inizio avvio della vasca. Gli stessi l/h con una normale pompa non sarebbero altrettanto gestibili ...
Comunque Hyphessobrycon columbianus sopporta molto bene la forte corrente, è uno splendido pesce adatto a vasche con loricaridi. Anche hyphessobrycon pulchripinnis è stato più volte tenuto con successo in vasche a forte corrente e loricaridi, la varietà lemon mi piace un sacco e probabilmente tra qualche mese saranno loro i prescelti per la mia vasca come compagni per gli L.
Il top sarebbe Hyphessobrycon anisitsi, molto adatto alle forti correnti, ma non facile da trovare.
Aggiunto dopo 12 minuti 46 secondi:
Gioele ha scritto: ↑07/01/2023, 11:04
emanuele14 ha scritto: ↑07/01/2023, 10:23nel loro biotopo la temperatura non va mai sotto i 26 gradi
Oltre ad essere convinto che in una zona simile sia impossibile che la minima dell'acqua sia 26 per tutto l'anno, e aver trovato bollettini meteo che danno temperature più basse durante la notte.
I miei hypancistrus king Tiger a 22 gradi scavano e mangiano che è un piacere.
Non ho ancora visto una deposizione, vero, ma manco ci ho provato attivamente.
Un pesce che mangia e caga quanto fanno loro non ha certo il metabolismo al limite
Ok, rimaniamo del parere opposto, il che non è un problema, il confronto è sempre utile e seguo con molto interesse il tuo esperimento. Rimane il fatto che i valori del Rio Xingu sono stati misurati nelle varie spedizioni e la temperatura era spesso oltre i 32 gradi. Altro dato di fatto è che da decenni gli L del Rio Xingu e non solo vengono allevati e riprodotti con successo tenendo un range di temperatura tra i 26 e i 30 gradi, sempre un dato di fatto è che la riproduzione viene stimolata alzando la temperatura sopra i 28 gradi, non mi risulta siano stati riprodotti sotto i 25/26 gradi. Ennesimo dato di fatto è che la temperatura influenza in quanti giorni si schiudono le uova, se cerchi su google per la riproduzione degli H. zebra, sono riportati i vari giorni di schiusa in base alle temperature, quindi sono davvero molto curioso innanzitutto se i tuoi deporranno a 22 gradi e soprattutto se le uova si schiuderanno.
Insomma basta fare una ricerca su google in inglese e tedesco, si trova una valanga di informazioni che parlano di temperature alte, è la prima cosa che viene avvisata quando si parla dei possibili compagni di vasca. Ormai è un fatto conclamato perchè le fonti autorevoli sono tantissime e tutte combacianti, non è come quando abbiamo parlato delle Rineloricarie, dove non si trovava nulla di decente in giro, allora ci sta mettere in discussione anche il poco materiale che si trova in giro.