MassimoAllegra ha scritto:Io che come dicevo sopra sono una bestia del fai da te per aumentare l'illuminazione ho preso i tubi LED della Sera, che sono stagni, e li ho attaccati al coperchio con due ventose e un po' di ciano acrilato.... un tubo costa trenta euro e con l'alimentatore puoi attaccare sino a tre tubi....
Il senso del mio intervento era che se provavi a prendere dei LED specifici per il dolce anche fino a due/tre anni fa non ne trovavi, e se li trovavi li pagavi una fortuna.
Indirettamente quindi anche nel tuo caso, oggi, hai usufruito dei benefici di decine e decine e di ragazzi che inizialmente per pura curiosità si sono inventati tubi stagni di altalenante successo o hanno bruciato centinaia di metri di strisce LED cinesi attaccate sotto il coperchio.
Questa richiesta di mercato ha dato l'imput alle grandi aziende che fino ad allora dedicavano le loro costose plafoniere esclusivamente al marino, se fosse stato per loro magari avrebbero tranquillamente continuato a vendere neon da sostituire periodicamente piuttosto che un prodotto economico e potenzialmente anche eterno.
MassimoAllegra ha scritto:Invece mi sembra di poter dire che, ADA a parte, che ha un suo senso e una sua filosofia, tutte le altre azienda propongano prodotti validi a prezzi più che giustificati e soprattutto abbordabili....
Entrare in un negozio di pesci per un acquariofilo è come per un bambino entrare in une negozio di caramelle, si vorrebbero provare tutte
Questo non significa che un prodotto è sempre indispensabile, al di là della filosofia e menate varie ci sono cose di cui si può fare allegramente a meno, altre indispensabili ( e per un acquario dolce solo i 5 vetri lo sono realmente ) e altre cose che possono o meno andare bene in relazione all'obiettivo che si vuole raggiungere.
ADA ha la capacità di riuscire a vendere un pezzo di plastica trasparente a 20 euro quando in cartoleria si trova ad un 1 euro ... questo è saper vendere bene il proprio nome.
Questo forum si pone solo l'obiettivo di dire "in tutti e due i casi è plastica", finisce lì la cosa.
MassimoAllegra ha scritto:Per quanto riguarda i costi, invece, sembra trasparire più il "guarda quanto ho risparmiato" al "guarda che bravo l'ho fatto io"
Unendo le frasi però viene fuori "Guarda che bravo l'ho fatto io ed ho perfino risparmiato" ... qualcosa può interessare e altro meno, dipende, ma questo approccio è comunemente ben accetto in molte altre tipologie hobby dove il fai da te non è visto come il diavolo in persona o qualcosa che a prescindere non va bene in quanto fuori dagli schemi predefiniti, per me l'importante è solo tener sempre ben presente la salute degli animali, di tutto il resto se ne può parlare tranquillamente.
MassimoAllegra ha scritto:Io sono ancora fermo a metà del guado.... tra acquario come ecosistema in miniatura e bel quadretto da ammirare...
E' sempre in tutti e due casi un sistema artificiale minuscolo che non può andare avanti in nessun modo da solo senza morire in assenza di un intervento esterno, che sia l'inserimento di un mangime, di un fertilizzante o la semplice accensione delle luci.
Parliamo di pochi litri d'acqua che hanno bisogno d'attenzione.
MassimoAllegra ha scritto:Io ho bisogno di fare i cambi dell'acqua, per capire a cosa servono, come reagisce l'acquario e solo da lì poter partire per cercare di intervenire per diradarli.... anche se poi, tutto sommato, non è che se li fai e non ti pesa ci sia chissà quale problema...
Venendo dal marino non ti sarà assolutamente difficile, magari dopo un anno avrai raggiunto ottimi risultati in fatto di soddisfazioni personali con il dolce e comincerai a mollare la presa, lasciando l'acqua sempre più spesso in vasca fino a che non ti ricorderai di cambiarla, chi lo può sapere?
Al momento l'unica cosa da capire è che i cambi, quelli nelle percentuali precise indicate dal bugiardino delle istruzioni, sono l'unica cosa che ti garantiscono di valutare realmente il fertilizzante acquistato e l'unica cosa che ti permette di non andare a sovra-fertilizzare la vasca rischiando di incorrere in vari problemi.
