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Moderatori: Marta, Certcertsin, kromi
appunto, i concimi di cui parliamo sono tutti per le terricole e quelli granulari si coprono col terreno depositandoli a distanza di pochi cm dalla pianta e quindi dalle radici, perché essendo a rilascio graduale si sciolgono piano piano con la pioggia o irrigazione.
infatti il rinverdente non ne ha proprio....le piante acquatiche,salvo qualcuna che obblighiamo a vivere sommersa,non ne ha bisogno,o le basta quel minimo presente in acqua o nei mangimi..tieni presente che molti pesci con concentrazioni bassissime ci restano secchi
vero.....pur vero è che comunque anche su un fondo inerte si viene a creare uno scambio trà acqua e fondo
e trovare quello che và bene in acquario a volte diventa un dramma....ma l'assimilazione per via foliare e radicale è diversa....per prendere un esempio a caso...un 16-10-15 nel fondo potrebbe essere ottimo,in soluzione forse porta ad un eccesso sbilanciato di fosforo perchè mqgari si hanno pochi pesci e l'apporto di azoto è minimo
Mi intrometto un secondo. Vorrei farti presente che nell'articolo del PMDD è stato scelto di introdurre il potassio preferenzialmente con questa via, perché effettivamente l'azoto che introduci con nk (nitrato di potassio) è insufficiente per assorbire tutto il potassio che ti interessa mettere. In pratica in alcuni casi lo possiamo usare in un certo senso come integratore di azoto in forma nitrica, ma se usiamo esclusivamente lui per immettere azoto, potrerai inevitabilmente il potassio in eccesso
Sei in grado di farci un esempio? Hai già trovato qualche prodotto che sarebbe idoneo per l'assimilazione fogliare e che sia simile al PMDD che stiamo usando tutti?goaldrake ha scritto: ↑L'alternativa da proporre era proprio questa che ho descritto: cioè un concime universale a basso contenuto di azoto con microelementi adatto specificamente per l'assimilazione fogliare. Magari un litro costerà quanto la somma di tutti gli ingredienti del pmdd, pero' poi ti dura parecchio.
Il nitrato di potassio è granulare, infatti consiglia di usare anche un frullatore in caso di difficoltà alla solubilità in acqua, non prevista in maniera "totale" dal momento che non è un prodotto solubile.
Consigliamo di scioglierlo in acqua per dosarlo meglio, se poi esce qualche incrostazione, si scioglierà in acquario. Infatti la soluzione preparata è molto potente.
Funziona, anche perché quelli sono i sali utilizzati. Ad esempio, il solfato di zinco lo usa tanto la Orvital nel rinverdente quanto la Seachem (marca per acquaristica) oppure il ferro EDTA c'è tanto nel rinverdente o negli stick quanto nel 90% degli integratori di ferro per acquari.
Per fertilizzare meglio, perché hai gli elementi separati. Poi il costo modesto è secondario e gradito, suppongo.
È proprio l'"un po' tutto" che può dar problemi. Supponiamo ti serva aggiungere ferro: con quel prodotto sei costretto ad aggiungere anche i macro e i micro. Avendo invece i prodotti separati, dosi solo quello che ti serve.
Il PMDD non è un prodotto, è un metodo di fertilizzazione che usa più prodotti. Quindi è normale e perfettamente noto che sia necessario usare più flaconi. Non è lo scopo del PMDD (come lo intendiamo noi, in rete poi si trovano altre versioni) creare un flacone unico con tutti i contenuti.
Le piante acquatiche assorbono anche dalle foglie. Le piante con radici ovviamente in via preferenziale da queste ultime ma molte piante (comprese quelle prive di radici) lo assorbono per via fogliare.
Questo è certo, se leggi qui spesso consigliamo di integrare anche nel fondo. Non è una novità.
Nella maggior parte dei casi funziona, questo è l'importante. Nei casi dove non funziona o ci sono stati errori di dosaggio (ma in tal caso non funzionerebbe alcun concime) o ci sono esigenze molto particolari (piante difficili, particolare competizione alimentare). Mediamente comunque abbiamo risultati soddisfacenti come, se non più, con i protocolli per Acquariologia.goaldrake ha scritto: ↑@Diego Come ho già detto, alcuni micro elementi sono carenti anche nel pmdd, infatti suggerisci di comprarli a parte, ferro in primis.
Poi a sto punto bisognerebbe fare un discorso chimico/biologico. Se tu mi parli di fosforo, dovresti sapere che MAI il fosforo viene assorbito dall'apparato fogliare, è l'unico Macro elemento che va fornito alle piante attraverso le radici. Quindi puoi metterne quanto ne vuoi in acqua, dovresti aspettare che si depositi sul fondo e avere e poi essere assorbito in modica quantità dalle radici. Ma ci vuole un SE grosso quanto una casa.
Quindi, credo che sia importante anche capire cosa si ha in vasca(se uno ha le galleggianti che sviluppano radici lungo la colonna d'acqua allora il fosforo in acqua è ok), e in caso di piante con apparato radicale è necessario più di qualunque altro protocollo, a mio modesto avviso, fertilizzare il fondo.
Poi è l'esperienza che ci permette e ci permetterà di raccontare....ma credo che spesso otteniamo risultati buoni per altri motivi, attribuendo il merito ad accorgimenti che non erano fondamentali.
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