Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

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Jack of all trades
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di Jack of all trades » 20/10/2014, 22:12

Non sapevo esistesse il test liquido per il cloro, comunque sì l'avevo escluso a priori :))

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gibogi
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di gibogi » 21/10/2014, 0:27

Alla domanda sono più precisi i test colorimetrici a striscette o quelli colorimetrici a reagente, mi vien da rispondere:
sono imprecisi entrambi
L'imprecisione è data dal fatto che siamo noi a dover interpretare il valore corrispondente alla tonalità di colore, come parametri abbiamo delle scale di colori con valori rispettivi molto ampi.

Prima dell'arrivo nei laboratori chimici dello spettrofotometro, le varie analisi venivano fatte in questo modo, MAH per ogni tipo di analisi vi era una scheda comparativa con tutta una serie di colori con tutte le varie tonalità , tanto da riuscire ad individuare il valore con un margine di errore al decimale.
Immaginatevi un bel foglio formato A3, pieno con tutta una serie di quadratini di rosso-rosa delle varie tonalità, l'interpretazione era molto più facile e si commettevano meno errori.
Lo spettrofotometro ha ridotto ulteriormente questi errori.

In commercio per i nostri scopi, ci sono tutta una serie di test delle marche più svariate.
Proprio tutta questa varietà, non fa altro che aumentare la confusione.
Se ci fossero solo due test sarebbe molto più semplice compararli, ma ne abbiamo moltissime, più o meno imprecise.
Si degradano (diventando inaffidabili) in tempi diversi, rendendo ancor più difficile capire chi è il meno peggio.

Le striscette sono quelle più facili da usare, con il termine facili intendo dire che ci sono meno possibilità di introdurre altri errori da parte nostra.
Per contro sembrano avere una durata inferiore.

I test a reagente ci danno l'illusione di essere più precisi perchè stiamo trafficando con provette e soluzioni varie, a livello inconscio ci danno la sensazione di maggior affidabilità, vi assicuro avendo lavorato in un laboratorio chimico che è così.
La sensazione di essere un piccolo chimico è inconscia ma porta a questi giudizi.
Si arriva al punto (lo so per esperienza) che di fronte a valori assurdi si è sicuri che siano giusti e non si mette indubbio che possano esserci degli errori.

Alla imprecisione del nostro test a reagente, dobbiamo aggiungere anche la possibilità di errore umano, provette perfettamente pulite, volumi di acqua precisi, reagenti ben miscelati.

Io ho avuto la possibilità di testare alcuni dei nostri test in laboratorio, posso dire che questi test quando sono in buone condizioni danno valori abbastanza reali, dopo un certo periodo hanno un normale degrado e i valori non sono più attendibili.

Quindi ripeto una frase, se uno dei vostri test vi da un valore strano, ma le piante crescono e i pesci sono belli vivaci, non abbiate dubbi date ascolto a loro sono i test più affidabili che abbiamo.
Per esperienza so che questo accadrà quando si inizierà ad usare sempre meno i test e quando si usano è solo per avere una conferma di ciò che si sa già.
Rox ha scritto:Ci sarebbe anche il cloro, ma ormai sappiamo tutti che è una trovata commerciale
Si concordo pienamente con Rox.
Va anche detto che si usano prodotti a base di cloro per disinfettare l'acqua, il più usato è l'ipoclorito di sodio NaClO (candeggina).
In acqua si formano due tipi di cloro:
  • cloro libero
  • cloro totale
Quando noi dosiamo del cloro per disinfettare l'acqua, questo inizia a reagire con le varie sostanze inquinanti formando altri prodotti intermedi.
Va quindi a diminuire la quantità di cloro attivo o cloro vergine che ha tutto il suo potere disinfettante.
Il cloro libero è appunto questo cloro vergine.
Il cloro totale e dato dai prodotti di reazione tra il cloro libero e le varie sostanze inquinanti organiche e inorganiche a base di azoto.
Rispetto al cloro libero, il totale ha un minore potere disinfettante, ma è più irritante.

Questi tipi di cloro vengono misurati attraverso due differenti analisi, va da se che quella che noi facciamo con i nostri test è una sola delle due analisi, non ha importanza sapere quale sia (libero o totale) non facciamo comunque una analisi completa.
Infine va detto che il cloro è molto volatile, basta lasciare l'acqua a decantare per un giorno per essere sicuri che non sia più presente.
Se osservando una Harley vedi solo una moto, allora non stai guardando una Harley!

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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di Rox » 21/10/2014, 1:24

gibogi ha scritto:la possibilità di errore umano, provette perfettamente pulite, volumi di acqua precisi, reagenti ben miscelati.
Molto, molto di più... ;)
Basta una sola volta, che ti dimentichi di agitare il flacone, e tutti i test che farai da quel momento saranno sbagliati.

Il bello è che la gente ti dice: "Sono sicurissimo!... Uso i reagenti, mica le striscette. E poi l'ho ripetuto tre volte."
E chi se lo ricorda più, di quella volta che non lo hai agitato, magari due mesi fa. #-o

Poi c'è il conteggio delle gocce... ~x(
Un bambino che gioca, un telefono che squilla, un televisore acceso, il cane che abbaia, tua moglie che si incazza perché vuole che gli cambi il sacchetto del'aspirapolvere... gli dici che stai misurando il pH e rischi il divorzio. :ymdevil:
Ci sono mille motivi per cui ci si può sbagliare.
Inoltre, con i reagenti ogni valore ha il suo test; ognuno ti fa ricominciare da capo, moltiplicando le possibilità di errore.

E i riferimenti graduati, sulle provette?
Misurando i millilitri con la siringa, non coincidono mai! :))
A chi devo dare retta, alla siringa oppure alla provetta?...

Sì... lo so... la siringa è senz'altro precisissima, ma con cosa è stato provato quel test, prima di finire in commercio?
Se l'azienda lo ha calibrato sulla quantità indicata dalla provetta, non importa se è sbagliata; devo usare quella, altrimenti falso tutto. :((

Ora mettiamo tutto insieme, poi pensiamo a certe frasi che si leggono in giro: "Ho i nitrati a 22 mg/litro, pH 6.75, ma non riesco a rilevare bene i fosfati. Non capisco se sono a 0.5 o a 0.6..." :-o
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di cristianoroma » 21/10/2014, 10:21

Allora.. tutto giusto e sicuramente anche tutto vero... io però porto un esempio, successo a me tempo fa...
.. andai a misurare con delle striscette jbl (se non ricordo male) i valori, in particolare mi interessavano i valori dei nitriti visto che con l acquario tetra non avevo filtro biologico, quindi dovevo tenerli sempre sotto controllo.
Vado ad immergere la striscia quel paio di secondi che ti consigliano e poi tiro fuori, lascio 1 minuto (sono abbastanza malato, quindi il mio minuto veniva calcolato con il cronometro del cellulare :)) ) e vado a confrontare i colori.. mi dico: bon, nitriti a 0 il colore è bianco.
Il giorno seguente in un negozietto mi imbatto nei famosi test liquidi, quelli 4 in 1 costavano anche abbastanza, erano addirittura senza NO3- %-( .. facendomi sicuramente influenzare dal prezzo, decisamente più alto delle striscette e dal " se ci sono liquidi, provettine e cacchi vari sicuramente sarà più preciso " (piccolo chimico :) ), decido di acquistarlo e vedere la differenza... con mia profonda sorpresa i test a reagente, quindi KH e GH risultavano diversi di un paio di gradi ciascuno, il pH invece era praticamente lo stesso.
Arriva poi il momento di misurare i nitriti, eseguo la procedura, tappo in modo da non far entrare aria, agito e lascio li 10 minuti. Dopo 10 minuti spaccati mi accorgo che l acqua è leggermente rosata, e al confronto con la scala colorimetrica risulta che ho sicuramente intorno ai 0,05 mg/l ... ora sicuramente voi direte : vabbè, è un valore minimo, sopportabile dai pesci... sicuramente, ma magari un conto è avere 0,05 con pesci più "resistenti" e un conto è averlo con pesci più "delicati".
Da li quindi ho cominciato a pensare, ci sarà un motivo se con il test liquido chiudo la provetta in modo da non far entrare aria invece con le striscette no... vuoi vedere che magari con l aria il risultato di nitriti e nitrati risulti un pò falsato? ...
ed è da quel giorno che ho cominciato ad utilizzare i test liquidi ( presi ovviamente online perchè nei negozi ti spellano per comprarli :)) )
Quello che penso è che con una soluzione liquida comunque un cambio, seppur minimo di colore si nota subito, mentre con le striscette è molto più difficile notare le "sfumature" .

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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di DxGx » 21/10/2014, 11:00

Ma quanti giorni sono passati dalla misurazione dei nitriti con le striscette e poi con i liquidi?
Eri in maturazione?
In quel periodo è normale che sia così, inizialmente stanno a zero e poi inzia il picco dei nitriti e si alzano.

Per verificare dovevi usarli entrambi nello stresso momento (più o meno).

Ti torna?
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di Uthopya » 21/10/2014, 11:14

Oltre alla tempisitica c'è un altro discorso: alcune marche hanno il fondo scala per i nitriti che parte da 0,05 mg/l...che tra le altre cose, è un valore assolutamente tollerabile quando fosse veritiero
Sono responsabile di quel che dico, non di quel che ne fai tu delle mie parole!
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di cristianoroma » 21/10/2014, 11:24

rispondo ad entrambi... vasca avviata da circa 5 anni, semplicemente non c era il filtro biologico, quindi periodicamente controllavo i valori. Le striscette della jbl avevano si e no 2-3 settimane di vita.
il test è stato eseguito a distanza di 12 ore circa senza aver somministrato mangime ne altro.
in entrambi il colore dei nitriti parte da 0 che corrisponde al bianco.
quellom che ho voluto far notare è che per quanto il valore 0.05 non sia ovviamente dannoso per i pesci... anche se comunque 0 è sempre meglio, quella piccola variazione di colore non è stata individuata attraverso le striscette. Cosa che invece era ben visibile con soluzione acquosa..

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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di Rox » 21/10/2014, 12:15

cristianoroma ha scritto:KH e GH risultavano diversi di un paio di gradi...
...E tu, ovviamente, hai dato ragione ai reagenti, così seri, costosi e professionali... ;)
Lo stesso per i nitriti.

C'è una regola, sulla Teoria degli Errori, che viene insegnata in quasi tutti gli Istituti Tecnici.
Se uno strumento, per le sue caratteristiche costruttive, ha una tolleranza pari a ± x, la singola divisione della scala deve essere superiore o uguale a 2x.

Esempio
Diciamo che il tachimetro della mia macchina può sbagliare di 10 km/h.
Questa è la sua normale tolleranza, dichiarata dall'azienda produttrice.
Quando io credo di andare a 100, la reale velocità può essere un valore qualsiasi tra 90 e 110.

Uno strumento serio, in tal caso, dovrebbe avere la scala che va avanti di 20 in 20: 60... 80... 100... 120... e così via, perché tutti i valori intermedi sono coperti dalla tolleranza.
Non avrebbe alcun senso mostrare differenze tra 95 e 98, quando in realtà potrei andare a 110.

In qualsiasi ambito scientifico, dove queste cose sono ben note, i test colorimetrici sono così:
test_2.jpg
Variazioni ben interpretabili, che però prevedono salti di mezzo punto per volta.
Se vuoi una precisione maggiore, usi lo spettrofotometro.

I nostri giocattoli invece, esibiscono scale come questa:
Test_1.jpg
In cui, oltre ad esibire una tolleranza impossibile in un prodotto da 5 euro, chiedono ad un occhio umano di interpretare sfumature di colore che praticamente non esistono, come quella tra 6.6 e 6.8.

Per quanto riguarda i nitriti, le scale colorimetriche che conosco io sono cosi:
Test.jpg
A parte i problemi di interpretazione già citati, per arrivare a misurare 0.05 devi aver diluito il campione di almeno 5 volte.
Se invece hai davvero un test che dichiara di misurare 0.05, fammi sapere di che marca è, in modo che che possa evitare accuratamente qualsiasi loro prodotto.

Sai qual è il problema più grave?
Che ti sei fidato così ciecamente, di quella misura, da andare avanti a vita con prodotti di quel tipo e di quell'azienda.
Non c'è che dire... lo sanno fare bene, il lavoro di marketing... :ymdevil:
Sai com'è... siamo acquariofili... polli da spennare, ai loro occhi.
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di cristianoroma » 21/10/2014, 13:33

Allora, delle immagini che hai proposto nel mio test per la misurazione del pH viene utilizzata la prima foto. Ovvero quello dove c è il salto di mezzo punto... 6 - 6.5 - 7 ecc ecc

Per quanto riguarda i nitriti invece il mio test parte da 0 - 0.05 - 0.1 ecc ecc
vi posto qui sotto una foto.. i test che sto utilizzando ancora sono quelli aquili.
Immagine

Ritengo che l unico modo per avere una certezza in più per decidere quale dei test si AVVICINI di più ai dati reali sia quello di effettuare dei test su dell acqua dai valori CERTI ad esempio quella del rubinetto.
Ora quello che non capisco è come sia possibile che i test con striscette mi abbiano dato dei valori più lontani rispetto a quelli liquidi fatti su acqua di rubinetto. Ovviamente tenendo sempre in conto che sono dati presi ad occhio, quindi in entrambi i casi si va anche ad interpretazione.
Penso si debba partire da questo, ovvero prendere in considerazione quello che si avvicina di più ai dati reali..
oltretutto aggiungo questo... se un test porta ad un EFFETTIVO cambio della colorazione vuol dire che si sono verificati comunque dei processi che altrimenti in assenza di quelle determinate sostanze (ad esempio nitriti) non si sarebbero potute verificare.

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Uthopya
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Re: Test: colorimetrico a gocce oppure striscette?

Messaggio di Uthopya » 21/10/2014, 13:43

Cristiano continuo a rimanere fortemente dubbioso che gli strumenti che possiamo utilizzare per il nostro hobby siano così precisi da poter valutare esattamente e con certezza se, ad esempio, i nitriti siano a 0,05 piuttosto che 0 o 0,1 mg/l...
Sono responsabile di quel che dico, non di quel che ne fai tu delle mie parole!
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