Flitro sottosabbia per dosare fertilizanti

Deve funzionare, ma... facciamolo anche bello!

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Flitro sottosabbia per dosare fertilizanti

Messaggio di Nijk » 14/11/2018, 0:22

Pisu ha scritto: Secondo me non è neanche corretto dire che in acquario l'acqua "circola" nel fondo, forse è più opportuno dire che c'è uno scambio di nutrienti per osmosi tra fondo e colonna, la cui velocità dipenderà da compattezza e spessore del substrato.
Per parlare di scambio osmotico ci sarebbe bisogno di un fondo particolarmente spesso e pesante in modo tale da esercitare la pressione necessaria al fine di ottenere questo fenomeno.
Non dico che in minima parte non si potrebbe ottenere un qualcosa del genere nel tuo caso ma al contrario in acquario si tende invece a non esagerare con lo spessore del fondo proprio per permettere una buona circolazione dell'acqua anche attraverso il fondo, che se non ossigenato a dovere ( appunto dal continuo apporto di ossigeno attraverso l'acqua ) favorisce lo sviluppo di alcuni ceppi batterici che producono acido solfidrico, che è tossico, si parla di zone anossiche in questi casi e si cerca di evitarle.
Pisu ha scritto: Se non mi smontate la teoria penso proprio di sì
Per quanto mi riguarda non è mia intenzione smontare la tua teoria anzi ti dico che vorrei vedere anche il progetto finito.
E' chiaro che se vogliamo parlare in modo preventivo e in maniera costruttiva non si può non dire che:
Pisu ha scritto: allestirlo con un filtro sottosabbia per la sola fertilizzazione
Un filtro sottosabbia è certamente azionato da un qualche tipo di pompa o areatore ma adesso mi sembra di capire che le tue intenzioni iniziali erano di usare solo la struttura senza nessun tipo di pompa, non si era capito.
Pisu ha scritto: tra cui anche Cifo azoto e fosforo che mi hanno sempre dato problemi in colonna).
Essendo fertilizzanti pensati per altro impiego non è che sia semplice utilizzarli, non sei il solo ad avere avuto problemi, non è semplice regolarsi.
Pisu ha scritto: - fondo e piante che non verranno mai smossi per interrare stick
Di base per interrare uno stick non c'è assolutamente nessun bisogno di smuovere ne le radici delle piante ne tanto meno il fondo.
Probabilmente qualche minima difficoltà si potrebbe incontrare nel caso di un prato particolarmente fitto, ma si riesce a fare ugualmente senza problemi.
Pisu ha scritto: - usare così i Cifo sarà meno problematico perché avrà un rilascio di tali nutrienti più lento e controllato (ma non troppo lento come con gli stick)
Con i mezzi che abbiamo noi a disposizione è possibile misurare, e in maniera spesso anche approssimativa, i fosfati presenti in acqua e noi di questo parliamo generalmente, di fatto ti sarebbe praticamente impossibile regolarti misurarando i valori di quelli presenti nel terreno, sarebbe pertanto estremamente più difficile quindi al contrario tenerli sotto controllo.
Pisu ha scritto: Potrei siringare il fondo ma è obiettivamente scomodo e laborioso... E poi non lascio in giro troppi nutrienti liberi in colonna per le alghe...
Forse un sistema del genere perdona qualche errore in più
Utilizzando il medesimo prodotto con un ago di 5 cm faresti in pratica esattamente la stessa cosa che intendi fare con questo sistema.
Se con una siringa esiste questo inconveniente dei troppi nutrienti lasciati liberi in colonna, e sono d'accordo con te, non si capisce come sarebbe possibile evitarlo con un filtro sottosabbia.
Pisu ha scritto: akadama
Al di là delle proprietà chimiche comunque particolari rispetto ad un fondo completamente inerte, il maggior pregio dell'akadama per quanto ci riguarda è che per caratteristiche fisiche parliamo di un fondo estremamente drenante, ed è questo il motivo principale per cui terre simili vengono molto utilizzate anche in acquariofilia, non a caso la prima domanda che uno si pone prima di andare di allofane è "si sfalda? dopo quanto tempo comincia a compattarsi?" e generalmente si cerca di scegliere tra le tante disponibili proprio quella che più a lungo mantiene intatta la forma dei grani.
Le terre allofane in genere permettono un ottimo ricircolo dell'acqua attraverso il substrato, se a questo ci aggiungiamo che i fertilizzanti che utilizziamo noi ( compresi anche quelli da giardinaggio ) sono generalmente fortemente chelati ( in modo tale da permettere alle sostanze nutrienti di restare solubili e a disposizione di foglie e radici per un tempo sufficientemente lungo ) va da se che la natura stessa del materiale che vorrai utilizzare è stato pensato per fare esattamente il contrario di quello che cerchi di ottenere.
La "capacità drenante" dell'akadama è tale da permettere la coltivazione delle piante acquatiche attraverso le radici anche solo con il concime liquido dosato in colonna, il fertilizzante arriva alle radici attraverso il suolo e di contro è chiaro che tramite una pompa di movimento ( o un filtro, esterno o interno che sia ) l'acqua ( fertilizzata dai concimi chelati ) circola, lo fa anche attraverso il fondo ed accade anche il contrario, ossia che ciò che di solubile esiste nel fondo vada in ricircolo anche in colonna.
Pisu ha scritto: E se non metto mai niente nei tubi del rifluitore di fondo mi ritroverò semplicemente con un acquario tradizionale normalissimo senza cambiare nulla
In questo caso mi gioco l'acquario che piuttosto che tenerti un filtro sottosabbia inutilizzato lo toglieresti senza dubbio, ma in questo caso dovresti smantellare la vasca per farlo, al di là dell'esperimento o meno, anche questo rientra nelle scomodità di cui si parlava prima.
Pisu ha scritto: Ma vorrei porvi un quesito: secondo voi, gli strati più bassi del fondo, quelli a contatto del vetro, quanto ci mettono a "scambiare" con la colonna?
Per le considerazioni di cui sopra se utilizzi akadama e concimi liquidi chelati la cosa è praticamente immediata.
Pisu ha scritto: se le mie piante con apparato radicale importante denotano carenza di solo ferro posso dosare quello
Parlare del caso specifico ai fini del tuo topic conta fino ad un certo punto, il sistema per far crescere e bene le piante e dare anche correttamente ferro evidentemente c'è ma questo non è importante, l'importante è capire bene il sistema che vuoi proporre e probabilmente il modo più semplice per capirlo è vederlo realizzato effettivamente, le mie bada bene non sono critiche ma considerazioni, non si mai ma magari qualcuna a cui non avevi pensato potrebbe tornarti anche utile per il tuo progetto. :-h
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Messaggio di Pisu » 14/11/2018, 8:37

Nijk ha scritto: Per parlare di scambio osmotico ci sarebbe bisogno di un fondo particolarmente spesso e pesante in modo tale da esercitare la pressione necessaria al fine di ottenere questo fenomeno.
Mi sarò espresso male, io intendo solo il passaggio degli ioni verso zone a concentrazione minore
Nijk ha scritto: in acquario si tende invece a non esagerare con lo spessore del fondo
Ma infatti non è mia intenzione farlo
Nijk ha scritto: e tue intenzioni iniziali erano di usare solo la struttura senza nessun tipo di pompa
:-bd
Nijk ha scritto: Con i mezzi che abbiamo noi a disposizione è possibile misurare, e in maniera spesso anche approssimativa, i fosfati presenti in acqua e noi di questo parliamo generalmente, di fatto ti sarebbe praticamente impossibile regolarti misurarando i valori di quelli presenti nel terreno, sarebbe pertanto estremamente più difficile quindi al contrario tenerli sotto controllo.
Qua però ti contraddici...mi hai più volte detto che c'è scambio tra fondo e colonna, e io sono d'accordo, quindi il problema non sussiste
Nijk ha scritto: Se con una siringa esiste questo inconveniente dei troppi nutrienti lasciati liberi in colonna, e sono d'accordo con te, non si capisce come sarebbe possibile evitarlo con un filtro sottosabbia.
No, la siringata la considero uguale al mio sistema ma più scomoda; paragonavo entrambe le cose al dosaggio diretto in colonna
Nijk ha scritto: va da se che la natura stessa del materiale che vorrai utilizzare è stato pensato per fare esattamente il contrario di quello che cerchi di ottenere.
Allora mi sa che non hai capito :-??
Nijk ha scritto: In questo caso mi gioco l'acquario che piuttosto che tenerti un filtro sottosabbia inutilizzato lo toglieresti senza dubbio, ma in questo caso dovresti smantellare la vasca per farlo, al di là dell'esperimento o meno, anche questo rientra nelle scomodità di cui si parlava prima.
Ma perché?? :-??
Che fastidio mi danno 4 placchette di plastica spesse un cm sotterrate nel fondo? :-??
Nijk ha scritto: Per le considerazioni di cui sopra se utilizzi akadama e concimi liquidi chelati la cosa è praticamente immediata.
Non direi se hai uno spesso pratino ben radicato...
Nijk ha scritto: le mie bada bene non sono critiche ma considerazioni
Ma ci mancherebbe, e ti ringrazio :)

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Messaggio di ramirez » 14/11/2018, 8:56

Pisu ha scritto: E poi aggiungo che questo sistema mi aiuterebbe non poco con la saturazione dell'akadama, che con l'uso di soluzioni saline e Cifo fosforo sarebbe più controllata e probabilmente anche più veloce
saturare velocemente l akadama porta anche a far si che si sfaldi altrettanto velocemente.
per il resto non la vedo come una buona soluzione, in vasche con substrato drenante come l akadama lo scambio tra substrato e colonna è praticamente continuo, l akadama e le terre allofane vengono usate anche per questo motivo.
comunque se metti 4 piastrine di plastica da filtro sottosabbia nel fondo prima o poi i fori si otturano, il fertilizzante comincerà ad entrare nel substrato solo in alcuni punti e ottieni lo stesso risultato che otterresti con una siringa.
come tutti gli acquariofili di una certa età ci sono già passato, sia dal sottosabbia che dal rifluitore e sono entrambi metodi abbandonati negli anni per i molti problemi creati (se pianti vallisneria quando la provi a sradicare ti viene su tutto l ambaradan del filtro sottosabbia, già fatto ).
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Messaggio di Pisu » 14/11/2018, 9:13

ramirez ha scritto: saturare velocemente l akadama porta anche a far si che si sfaldi altrettanto velocemente.
Ecco, questa non la sapevo :-?
ramirez ha scritto: in vasche con substrato drenante come l akadama lo scambio tra substrato e colonna è praticamente continuo
Ma io non ho mai parlato di bloccare lo scambio tra colonna e fondo, anzi #-o
ramirez ha scritto: comunque se metti 4 piastrine di plastica da filtro sottosabbia nel fondo prima o poi i fori si otturano
Se lo utilizzi come filtro sì, e si blocca il flusso dell'acqua, non lo scambio di nutrienti. Comunque ho intenzione di mettere anche una pezza di cotone tra piastre e ghiaia

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Messaggio di Nijk » 14/11/2018, 12:30

Pisu ha scritto: Mi sarò espresso male, io intendo solo il passaggio degli ioni verso zone a concentrazione minore
Dire pressione osmotica è una cosa, dire scambio catiotico è un'altra cosa.
Se è questo che vuoi effettivamente dire l'akadama ha certamente già di per se una alta capacità di scambio cationico ( CSC ), anche questa rientra tra le sue tante qualità.
Pisu ha scritto: Qua però ti contraddici...mi hai più volte detto che c'è scambio tra fondo e colonna, e io sono d'accordo, quindi il problema non sussiste
Io ti ho detto che utilizzando l'akadama e i concimi liquidi chelati o fertilizzi dal fondo tramite una griglia come vorresti fare tu o fertilizzi dall'alto sollevando il coperchio dell'acquario sempre in colonna andrai a fertilizzare alla fine e che grazie ad una corretta circolazione dell'acqua tramite una pompa ( o un filtro ) e alla alta capacità drenante dell'akadama verranno fertilizzate allo stesso tempo comunque sia le foglie che le radici delle piante, perché un fondo drenante, in quanto tale, permette all'acqua comunque di passare e di circolare bene ed è soprattutto a questo scopo che viene prodotto ed utilizzato.
Che il ferro una pianta inoltre può prenderlo indifferentemente sia dall'acqua che dalle radici e che molto probabilmente se avevi problemi con il cifo fosforo prima ( e ci sta, non saresti di certo il primo ad averne ) li avrai allo steso modo anche dopo e che magari se non ti trovi bene la scelta più "comoda" sarebbe semplicemente quella di cambiare direttamente tipo di fertilizzante per integrare fosfati.
Con il test dei PO43-, almeno con quelli che noi possiamo reperire in commercio, inoltre misuri solo ciò che c'è in colonna, se l'akadama ha o meno assorbito i fosfati e se questi sono o non sono immediatamente disponibili nonché sufficienti per le piante non potresti saperlo in nessun modo, semplicemente perché questo tu non puoi misurarlo.
Non puoi regolarti "meglio" se non puoi misurare ciò che ti interessa.
Pisu ha scritto: No, la siringata la considero uguale al mio sistema ma più scomoda; paragonavo entrambe le cose al dosaggio diretto in colonna
Con una siringa andando in profondità con l'ago ci impiegheresti al massimo 3 secondi per fare quello che stai dicendo ma è certamente possibile avere visioni diverse del concetto di comodità e per questo motivo non insisto su questo punto.
Pisu ha scritto: Ma perché??
Che fastidio mi danno 4 placchette di plastica spesse un cm sotterrate nel fondo?
Se non ti servono è comunque spazio occupato inutilmente e tolto all'acqua, 3 cm di plastica su un fondo di un acquario di 100 litri ( lordi penso ) sono sempre comunque circa 10 litri d'acqua tolti da una vasca.
Pisu ha scritto: Non direi se hai uno spesso pratino ben radicato...
Se vuoi ti faccio vedere i miei di prati, non è un qualcosa di impossibile, si riesce a fare.
Pisu ha scritto: ramirez ha scritto: ↑
saturare velocemente l akadama porta anche a far si che si sfaldi altrettanto velocemente.
Ecco, questa non la sapevo
L'akadama si utilizza proprio per determinate ragioni, senza conoscere bene le specifiche del materiale che si vuole utilizzare diventa complicato capirsi.
A parte il discorso dello sfaldamento che è legato anche ad una pura questione di tempo, sarebbe preferibile portare a saturazione un fondo allofano sempre in modo molto graduale in quanto andando a velocizzare tale processo si vanno a perdere in maniera altrettanto rapida molte delle caratteristiche di questo materiale, se è questo lo scopo tanto vale utilizzare direttamente un fondo inerte perchè tale diventa più o meno una volta satura l'akadama in pratica, è inoltre impossibile determinare con precisione quali molecole l'akadama "leghi" a se nel tempo e cosa eventualmente avresti bisogno di integrare.
Per quanto riguarda le piante acquatiche di base queste si nutrono per via fogliare una volta adattate alla sommersione, questo è il motivo per cui tutte cambiano aspetto una volta in acqua e questo è il motivo per cui tutte in pratica è possibile generalmente coltivarle anche con il solo concime liquido in colonna.
La fertilizzazione per via radicale è un qualcosa in più che se fatta nel modo giusto consente alla pianta di andare a reperire tramite le radici ( per quelle che le hanno in modo particolare ) ciò che non trovano in colonna, ma per fare questo il concime deve essere ben disponibile, quello che sto cercando di farti capire è che se inserisci un concime liquido chelato ( EDTA, DTPA, EDTA, EDDHA, NTA ecc.. ) all'interno di una vasca allestita con un fondo altamente drenante gli elementi che vai ad inserire resteranno sempre solubili in acqua ( perchè per questo scopo sono stati prodotti ) fino a quando dopo un determinato periodo di tempo non precipiteranno sul fondo e comincerà il processo chimico di cui parli.
Il problema è che se la settimana successiva inserisci nuovamente un fertilizzante liquido chelato inevitabilmente andrai ad inserirai anche il chelante X che agirà e andrà a legare e portare in ricircolo parte del nutriente Y rimasto inutilizzato e ancora solubile.
Per comprendere in modo intuitivo il processo basta leggere sulle istruzioni dei concimi che generalmente utilizziamo, su tutti è consigliato "agitare bene prima dell'uso", questa azione ( svolta 24h su 24h in un acquario dalla pompa accesa e ancora più efficace nel momento in cui si utilizza un fondo simile all'akadama per consistenza e forma dei granuli ) permette agli elementi precipitati sul fondo del prodotto di tornare immediatamente solubili grazie all'azione dei chelanti presenti all'interno del flacone.
Senza dubbio parte dei fertilizzanti introdotti in vasca nel tempo inevitabilmente "precipiteranno" sul fondo, in pratica però non hai nessuna possibilità di controllare tale processo, sarai costretto sempre e comunque ad agire e misurare Fe, N, K, P con i test a reagente tramite l'acqua e regolarti quindi di conseguenza per integrare, in modo naturale inoltre nel tempo otterresti il risultato che ti prefiggi senza bisogno di aggiungere alcuna grata sul fondo in quanto andando a maturare la vasca comunque arricchirà il proprio fondo di una serie di sostanze utili e questo se accade con un normale quarzo inerte a maggior ragione accade in modo ancora più efficace con un fondo tipo l'akadama dotato di una CSC molto alta in confronto ad altro tipo di materiale.

Sostanzialmente, a parte l'idea, stiamo discutendo dei materiali che vuoi utilizzare, tenendo ben presente che se parliamo di Cifo azoto, di akadama di S5 radicale di rinverdente ecc sono tutti prodotti pensati per un determinato scopo ed è importante conoscerlo per portare a termine nel miglior modo possibile il tuo progetto.
Detto che di partenza nessuno, compreso me, intende bocciare a priori la tua idea e che la vasca alla fine è tua e non nostra e che quindi senza dubbio puoi fertilizzare come meglio ritieni opportuno, è altresì importante, essendo questo un forum pubblico, specificare che soprattutto con alcuni dei prodotti che generalmente noi utilizziamo bisogna fare sempre molta attenzione ed avere una certa dimestichezza sia perché di partenza non sono pensati per l'acquario ma per altro utilizzo e sia perché nel momento in cui potenzialmente ogni discussione può essere letta da migliaia di persone la priorità deve essere non solo promuovere e discutere nuove esperienze, come la tua vuole essere, ma soprattutto cercare di spiegare al meglio e ognuno nelle proprie possibilità le cose al fine di evitare che magari qualcuno legga male e rovini la vasca involontariamente per causa nostra.
Pisu ha scritto: Allora mi sa che non hai capito
A questo punto probabilmente sarà così, non mi resta che aspettare un disegno o meglio ancora vedere e leggere e del tuo progetto finito :-?
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Pisu (14/11/2018, 19:11)
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Messaggio di Pisu » 14/11/2018, 18:56

Nijk ha scritto: Dire pressione osmotica è una cosa, dire scambio catiotico è un'altra cosa.
Non ho parlato ne di pressione ne di scambio cationco. Intendevo il passaggio di soluti verso zone a concentrazione minore, senza membrana o altro
Nijk ha scritto: Se vuoi ti faccio vedere i miei di prati, non è un qualcosa di impossibile, si riesce a fare.
Intendevo un'altra cosa, i pratini li ho sempre avuti anch'io con sistemi tradizionali
Nijk ha scritto: sarebbe preferibile portare a saturazione un fondo allofano sempre in modo molto graduale in quanto andando a velocizzare tale processo si vanno a perdere in maniera altrettanto rapida molte delle caratteristiche di questo materiale, se è questo lo scopo tanto vale utilizzare direttamente un fondo inerte perchè tale diventa più o meno una volta satura l'akadama in pratica
Qua non mi trovi d'accordo, perchè una volta saturata l'akadama non perde assolutamente la famigerata csc, che è quella che ci interessa maggiormente, ma rimane inalterata nel tempo
Nijk ha scritto: quello che sto cercando di farti capire è che se inserisci un concime liquido chelato ( EDTA, DTPA, EDTA, EDDHA, NTA ecc.. ) all'interno di una vasca allestita con un fondo altamente drenante gli elementi che vai ad inserire resteranno sempre solubili in acqua ( perchè per questo scopo sono stati prodotti ) fino a quando dopo un determinato periodo di tempo non precipiteranno sul fondo e comincerà il processo chimico di cui parli.
Il problema è che se la settimana successiva inserisci nuovamente un fertilizzante liquido chelato inevitabilmente andrai ad inserirai anche il chelante X che agirà e andrà a legare e portare in ricircolo parte del nutriente Y rimasto inutilizzato e ancora solubile.
Questa è sicuramente una cosa molto interessante che non avevo considerato
Nijk ha scritto: è altresì importante, essendo questo un forum pubblico, specificare che soprattutto con alcuni dei prodotti che generalmente noi utilizziamo bisogna fare sempre molta attenzione ed avere una certa dimestichezza sia perché di partenza non sono pensati per l'acquario ma per altro utilizzo e sia perché nel momento in cui potenzialmente ogni discussione può essere letta da migliaia di persone la priorità deve essere non solo promuovere e discutere nuove esperienze, come la tua vuole essere, ma soprattutto cercare di spiegare al meglio e ognuno nelle proprie possibilità le cose al fine di evitare che magari qualcuno legga male e rovini la vasca involontariamente per causa nostra.
Ora sono io che ho capito delle cose che non consideravo :-bd

Comunque credo che non sia più utile "mettere i puntini sulle i" (passami il termine :D )...
Allora, hai ragione, cambio stile, mettiamola così: io ho esposto le mie opinioni.

Diciamo che se faccio l'esperimento sarà a titolo puramente accademico, senza voler essere una soluzione migliore ad altre ben collaudate, ma solo per verificare pro e contro di una cosa credo nuova e mai sperimentata.

Suona meglio, eh? =))
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Messaggio di Nijk » 16/11/2018, 11:58

Pisu ha scritto: Qua non mi trovi d'accordo, perchè una volta saturata l'akadama non perde assolutamente la famigerata csc, che è quella che ci interessa maggiormente, ma rimane inalterata nel tempo
Solo per specificare che per inerte si intende una cosa diversa, ossia un materiale che non modifica in modo significativo i valori dell'acqua ( KH e pH in modo particolare per quello che interessa maggiormente a noi e ai nostri scopi ) generalmente è questo il motivo per cui si parla di "saturare" l'akadama, con la CSC ( o CEC ) si intende altro.
Non è che sia una prerogativa dell'Akadama questa sia chiaro, ad esempio tu stesso in questo momento, leggo dal profilo, stai utilizzando un fondo che ti garantisce la stessa capacità, la flourite sotto questo aspetto è molto simile.
Pisu ha scritto: Comunque credo che non sia più utile "mettere i puntini sulle i" (passami il termine )...
Allora, hai ragione, cambio stile, mettiamola così: io ho esposto le mie opinioni.
Naturalmente ogni opinione è bene accetta e solo nella discussione si riesce a crescere, considera inoltre che questo è un forum di semplici appassionati e non di professionisti quindi ogni esperienza aggiuntiva è certamente utile, devi solo cercare un attimo di capire che purtroppo qualche volta un puntino su una "i" è necessario e almeno noi mod siamo costretti a metterlo per il ruolo che ci compete e per evitare che le discussioni prendano pieghe sbagliate, niente di personale comunque.
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Messaggio di Pisu » 16/11/2018, 12:37

Nijk ha scritto: devi solo cercare un attimo di capire che purtroppo qualche volta un puntino su una "i" è necessario e almeno noi mod siamo costretti a metterlo per il ruolo che ci compete e per evitare che le discussioni prendano pieghe sbagliate, niente di personale comunque.
Nooo va che la mia non era una polemica nei tuoi confronti, tutt'altro! Era in tono scherzoso, riferita più a me che a te :D
Non sapevo che la Flourite fosse ad alta csc :-\
In effetti mi trovo parecchio bene, solo che costa una fucilata... all'epoca ne avevo presa gran parte usata
Nijk ha scritto: Non è che sia una prerogativa dell'Akadama questa sia chiaro
In effetti in un altro post @Artic1 (che chiamo così legge il mio progetto :ymdevil: ) mi sta consigliando terriccio o zeolite al posto dell'akadama...

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Messaggio di Artic1 » 16/11/2018, 14:25

Madò.... Non è un topic... È un libro! :))
Ed io che credevo di essere uno dei pochi a fare post biblici =))

Comunque...
Nell'altro topic hai visto le CSC di vari "fondi" ora sta a te capire cosa vuoi encosa cerchi. Io personalmente l'Akadama, salvo che tu non sia esperto di concimazione e di gestione (cosa che io non so), lo eviterei. È un ottimo fondo per alcune cose ma pessimo per altre.
Dipende da cosa devi fare della vasca. Le specie animali che metti amano acido, neutro o sub-basico? Le specie vegetali che inserisci richiedono un buon fondo fertile per renderle "sfavillanti"? È questo che serve sapere per scegliere il fondo.

Nella mia prossima vasca userò un filtro a refluitore inverso ma mi hanno già detto che alcune piante non amano il flusso sotto le radici... Io ci proverò lo stesso almeno su 1/3 della vasca e sull'altro lato visto che avrò piante che amano le radici... Sto pensando di fare un fondo di torba acida sopra a dell'argilla espansa. :ymdevil:

Boh, si vedrà :D

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Messaggio di Pisu » 16/11/2018, 14:57

Artic1 ha scritto: Dipende da cosa devi fare della vasca. Le specie animali che metti amano acido, neutro o sub-basico? Le specie vegetali che inserisci richiedono un buon fondo fertile per renderle "sfavillanti"? È questo che serve sapere per scegliere il fondo.
Fauna acidofila sicuramente, flora più o meno da iwagumi, tipo Eleocharis e Staurogyne
Artic1 ha scritto: Nella mia prossima vasca userò un filtro a refluitore inverso
Ho seguito attentamente :D

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