Flitro sottosabbia per dosare fertilizanti
Inviato: 14/11/2018, 0:22
Per parlare di scambio osmotico ci sarebbe bisogno di un fondo particolarmente spesso e pesante in modo tale da esercitare la pressione necessaria al fine di ottenere questo fenomeno.
Non dico che in minima parte non si potrebbe ottenere un qualcosa del genere nel tuo caso ma al contrario in acquario si tende invece a non esagerare con lo spessore del fondo proprio per permettere una buona circolazione dell'acqua anche attraverso il fondo, che se non ossigenato a dovere ( appunto dal continuo apporto di ossigeno attraverso l'acqua ) favorisce lo sviluppo di alcuni ceppi batterici che producono acido solfidrico, che è tossico, si parla di zone anossiche in questi casi e si cerca di evitarle.
Per quanto mi riguarda non è mia intenzione smontare la tua teoria anzi ti dico che vorrei vedere anche il progetto finito.
E' chiaro che se vogliamo parlare in modo preventivo e in maniera costruttiva non si può non dire che:
Un filtro sottosabbia è certamente azionato da un qualche tipo di pompa o areatore ma adesso mi sembra di capire che le tue intenzioni iniziali erano di usare solo la struttura senza nessun tipo di pompa, non si era capito.
Essendo fertilizzanti pensati per altro impiego non è che sia semplice utilizzarli, non sei il solo ad avere avuto problemi, non è semplice regolarsi.
Di base per interrare uno stick non c'è assolutamente nessun bisogno di smuovere ne le radici delle piante ne tanto meno il fondo.
Probabilmente qualche minima difficoltà si potrebbe incontrare nel caso di un prato particolarmente fitto, ma si riesce a fare ugualmente senza problemi.
Con i mezzi che abbiamo noi a disposizione è possibile misurare, e in maniera spesso anche approssimativa, i fosfati presenti in acqua e noi di questo parliamo generalmente, di fatto ti sarebbe praticamente impossibile regolarti misurarando i valori di quelli presenti nel terreno, sarebbe pertanto estremamente più difficile quindi al contrario tenerli sotto controllo.
Utilizzando il medesimo prodotto con un ago di 5 cm faresti in pratica esattamente la stessa cosa che intendi fare con questo sistema.
Se con una siringa esiste questo inconveniente dei troppi nutrienti lasciati liberi in colonna, e sono d'accordo con te, non si capisce come sarebbe possibile evitarlo con un filtro sottosabbia.
Al di là delle proprietà chimiche comunque particolari rispetto ad un fondo completamente inerte, il maggior pregio dell'akadama per quanto ci riguarda è che per caratteristiche fisiche parliamo di un fondo estremamente drenante, ed è questo il motivo principale per cui terre simili vengono molto utilizzate anche in acquariofilia, non a caso la prima domanda che uno si pone prima di andare di allofane è "si sfalda? dopo quanto tempo comincia a compattarsi?" e generalmente si cerca di scegliere tra le tante disponibili proprio quella che più a lungo mantiene intatta la forma dei grani.
Le terre allofane in genere permettono un ottimo ricircolo dell'acqua attraverso il substrato, se a questo ci aggiungiamo che i fertilizzanti che utilizziamo noi ( compresi anche quelli da giardinaggio ) sono generalmente fortemente chelati ( in modo tale da permettere alle sostanze nutrienti di restare solubili e a disposizione di foglie e radici per un tempo sufficientemente lungo ) va da se che la natura stessa del materiale che vorrai utilizzare è stato pensato per fare esattamente il contrario di quello che cerchi di ottenere.
La "capacità drenante" dell'akadama è tale da permettere la coltivazione delle piante acquatiche attraverso le radici anche solo con il concime liquido dosato in colonna, il fertilizzante arriva alle radici attraverso il suolo e di contro è chiaro che tramite una pompa di movimento ( o un filtro, esterno o interno che sia ) l'acqua ( fertilizzata dai concimi chelati ) circola, lo fa anche attraverso il fondo ed accade anche il contrario, ossia che ciò che di solubile esiste nel fondo vada in ricircolo anche in colonna.
In questo caso mi gioco l'acquario che piuttosto che tenerti un filtro sottosabbia inutilizzato lo toglieresti senza dubbio, ma in questo caso dovresti smantellare la vasca per farlo, al di là dell'esperimento o meno, anche questo rientra nelle scomodità di cui si parlava prima.
Per le considerazioni di cui sopra se utilizzi akadama e concimi liquidi chelati la cosa è praticamente immediata.
Parlare del caso specifico ai fini del tuo topic conta fino ad un certo punto, il sistema per far crescere e bene le piante e dare anche correttamente ferro evidentemente c'è ma questo non è importante, l'importante è capire bene il sistema che vuoi proporre e probabilmente il modo più semplice per capirlo è vederlo realizzato effettivamente, le mie bada bene non sono critiche ma considerazioni, non si mai ma magari qualcuna a cui non avevi pensato potrebbe tornarti anche utile per il tuo progetto.
