BlackMolly ha scritto: ↑Ho letto che il problema sembra essere il setto poroso in vetro che si secca ???!!!
Da quando in qua il vetro si secca ? Io sapevo che il vetro è silicio, materiale già secco di suo.
Innanzitutto parliamo di un vetro particolare, una struttura amorfa di silicati arricchita ad esempio con litio e sodio.
La membrana dell'elettrodo, spessa solo 0.1-0.5 mm, resta effettivamente rigida.
Ma sulla superficie interna della membrana (a contatto con la soluzione di cloruro di potassio) e su quella esterna (a contatto con il liquido campione), si forma un sottilissimo strato idratato, spesso 10-100 nm.
E' solo in questo sottile film che gli ioni idrogeno possono penetrare, rimpiazzando gli ioni metallici legati all'ossigeno. In pratica, gli ioni idrogeno vengono adsorbiti o ceduti nello strato idratato in base alla loro concentrazione in soluzione, attraverso uno scambio ionico. E in questo modo vanno ad alterare il potenziale elettrico.
La formazione di questo strato è lenta, quindi una sonda completamente secca non può essere utilizzata direttamente perché avremmo una risposta lenta e instabile. Possiamo "riattivare" la sonda tenendola immersa in soluzione di cloruro di potassio 3 molare (o magari soluzione buffer a pH 4) per l'intera notte.
Inoltre, ogni volta che la sonda si secca, se non abbiamo pulito bene il bulbo, eventuali sostanze che aderiscono al vetro seccandosi possono creare tensioni che potrebbero causare microfratture.
Infine, quando la sonda è secca, può evaporare la soluzione di riferimento, e cristalli di cloruro di potassio possono aderire al setto poroso ostruendo il ponte salino. Anche in questo caso, è necessaria la rigenerazione.
BlackMolly ha scritto: ↑Ma lo strumento quando ti arriva a casa ha forse la sonda a secco ?
Alcuni modelli, anche se tascabili, hanno un tappo a tenuta stagna con dentro una spugnetta che mantiene a lungo la sonda umida. Il mio pHmetro è arrivato con le incrostazioni di cloruro di potassio sul tappo e dentro era ormai praticamente tutto asciutto.
Insomma, è sempre preferibile conservare la sonda nella soluzione apposita di mantenimento (o magari nel buffer di taratura pH 4, ma non in acqua demineralizzata).
Se non prevediamo di utilizzarla per diversi mesi, possiamo pensare di lasciarla all'asciutto, previa pulizia. Poi però dobbiamo ricordarci di lasciarla immersa per un giorno in soluzione di mantenimento prima di ricalibrarla ed usarla.