Non é possibile invece che hai sbagliato la misurazione precedente e non sono mai stati 50?
georgete ha scritto: ↑13/02/2020, 14:20
Poi vorrei chiedervi un'altra cosa, ora che ho tutti i componenti PMMD come mi comporto? Ogni quanti giorni devo somministrarli e in che quantità?
Questa é la classica domanda che fanno tutti.
Purtroppo non ci sono dosi standard e tempi prestabiliti per fertilizzare.
Ogni vasca é a se. E dipende da molti fattori: Da che piante e in che quantità, se si usa CO
2 oppure no, dalla quantità di luce, etc..
I sistemi per capire se si deve o meno procedere alla fertilizzazione sono essenzialmente 2
Il primo, ed il più semplice da seguire é con l'aiuto dei test e dell'andamento della conducibilità.
Il secondo, ma ci vuole un pochino di esperienza in più é guardare le piante e cercare di capire cosa vogliono.
Fermo restando che se fai tutte e 2 le valutazioni é anche meglio.
Noi facciamo così, se può esserti d'aiuto a capire.
Scegliamo un giorno la settimana da dedicare ai test, i più importanti sono GH, KH, NO
3-, PO
43-, pH e conducibilità. Qualcuno si aiuta anche con il test del ferro o del potassio, ma io sinceramente non li ho mai usati.
Si tiene un
Foglio concimazioni AF in excel
dove si scrivono tutti i valori e le fertilizzazioni fatte, cambi d'acqua, inserimento Stick, etc...
L'andamento della conducibilità ci aiuta a capire se il potassio é stato consumato e bisogna rimetterlo.
Il GH ci da indicazione sul magnesio. Un GH troppo vicino al KH indica che c'é n'é probabilmente poco.
Il rinverdente é costituito da microelementi, detti anche oligo, che significa poco, quindi se ne mette poco per poi vedere nel tempo se é il caso di aumentarlo. Una comparsa di alghe polverose, dette Gda, sono l'indicatore che se ne sono messi un po' troppo rispetto al necessario e ci consentono di aggiustare il tiro la volta successiva. Diciamo una volta al mese come tempo in teoria va bene.
Per il ferro se si usa il cifo S5 c'é il comodissimo
Ferro chelato in acquario: il trucco dell'arrossamento
e non si corre il rischio che precipiti perché in parte é ferro libero subito disponibile, ed in parte chelato con EDDHA, un chelante abbastanza forte che regge tra pH 3 e 10.
Ma comunque anche un eccesso é ben tollerato, al massimo avrai l'acqua rossa per un paio di giorni
Le quantità ed i tempi dipendono anche qui da tanti fattori, per esempio se si hanno piante rosse o piante che richiedono grosse quantità di ferro.
Anche una semplice limnophyla od un ceratophyllum richiedono tanto ferro se messi sotto luce forte, altrimenti si sbiancano o perdono gli aghi.
Discorso a parte i fosfati ed i nitrati che andrebbero tenuti a 1 e 10 rispettivamente, o comunque un po' Altini.
Qui interviene il protocollo avanzato quando, con tante piante e pochi pesci, per esempio, questi 2 valori scendono sempre a 0 e via di cifo fosforo e cifo azoto.
Su quest'ultimo ci vuole una trattazione a parte.