Francom ha scritto: ↑02/05/2020, 19:15
Ma mi chiedo perché mandare in carenza la pianta e poi nutrirla? Non sarebbe più opportuna prevedere la carenza somministrando prima che la piantina gridi sofferenza?
La domanda è lecita.. Se tu metti e metti roba, non puoi sapere se la pianta ne ha già a sufficienza oppure no.
Un eccesso può bloccare l'assorbimento di un altro elemento.. quanto una carenza. E se tu metti tutto, magari dai troppo potassio, per dire, quando invece serviva più magnesio.
Se, al contrario, sei parco.. la pianta, se vuole magnesio, te lo dirà e tu darai quello senza sprechi e senza rischio (che c'è sempre) di andare in eccesso.
Le carenze sono più facilmente identificabili e curabili.
Inoltre una pianta mostra carenze in vari stadi. Non è che passa da tutto a niente in una settimana..
Sempre rimanendo con l'esempio del magnesio.. prendi una hydrocotyle.. se le manca il Mg comincerà a mostrare nervature sempre più evidenti ed una lamina fogliare sempre più chiara.. col tempo potranno formasi buchi o danni ai margini della foglia.
Ma noi, osservando tutte le settimane, cerchiamo di intervenire prima!
Francom ha scritto: ↑02/05/2020, 19:15
Degli altri elementi dovrei aspettare carenze manifeste sulle foglie per poi procedere?
Non così nettamente... diciamo che sia l'osservazione delle piante che i valori (il lor andamento, sopratutto) vanno incrociati per decidere il da farsi.
Esempio:
Se sono 4 settimane che non dai microelementi (rinverdente) e la conducibilità è pressoché ferma..e magari anche gli altri valori, è ragionevole pensare che il rinverdente vada aggiunto, anche se le piante non lo dicono.
Al contrario, s tu avessi KH 5 e il GH passasse da 10 a 9 (sempre, per ipotesi) non diresti di aver bisogno di magnesio.. ma se le piante ti dicessero il contrario, io ne darei un po', perché, evidentemente a loro non basta.
Diciamo che si va per tentativi.. non ci sono dogmi o leggi fisse.