scheccia ha scritto: ↑siccome lo abbiamo introdotto come migliorativo nel calcolo della CO
2, se è sbagliato è meglio correggerlo.
Tutto quello che si può aggiungere e migliorare è sempre un bene quando è comprensibile e di facile utilizzo!
Semplicemente credo che agire su un calcolatore per stimare empiricamente una concentrazione reale di CO
2 dia risultati significativi anche meno di quelli ottenuti con formule chimiche, per quanto semplicistiche possano essere.
Il risultato di un test è un numero, e i numeri vanno interpretati perché non hanno alcun valore se non li si riesce a comprendere. In questo ho sempre sposato l'idea di Rox e condividevo la sua visione, seppur nel mio piccolo abbia cercato di apportare altri strumenti che all'epoca a lui erano sembrati superflui come il calcolatore dei fertilizzanti.
Quello che intendo dire, non è che il lavoro di Nicolatc sia inutile, quanto piuttosto cerco di far capire che valutare tutte le variabili che influenzano una reazione di questo tipo è troppo complesso per poter essere trattato come argomento da degli amatori. Persino un chimico potrebbe farci una tesi sopra.
Il calcolatore attuale funziona e aiuta egregiamente, anche se non è preciso quanto vorrebbe un chimico in una reazione di laboratorio, per la quale dovrebbe davvero considerare molte altre variabili che con il nostro tralasciamo.
Da li a dire che bisogna fare in modo che corregga anche la sovrastima della CO
2 per colpa dei composti acidi disciolti in acqua... credo sia un tantino fuori portata. Anche perché in questo caso bisognerebbe anche tenere in conto l'effetto del sodio come base, bisogna tenere conto del contenuto di CO
2 atmosferico, della quantità di aria e della temperatura quando si esegue lo shake, della pressione atmosferica, della presenza in vasca di altri composti che possono fare da spugna per la CO
2 (es: osso di seppia, guscio d'uovo), andrebbe tenuto conto dell'effetto ossidante della luce solare diretta che alcune vasche hanno e sfruttano, la presenza o meno di crostacei e gasteropodi che sfruttano il calcio dell'acqua... andremmo a stendere una fila lunghissima di variabili, e avremmo solo il risultato di aver complicato enormemente il calcolo senza un concreto risultato reale, perché probabilmente saremmo ancora nell'incertezza di alcune variabili minori.
Vorrei inoltre ricordare che prima del topic nel quale divulgai, due anni or sono, la formula per il calcolo della CO
2 (divenuto poi grazie a Voi un articolo) si utilizzava un calcolatore del quale il funzionamento era noto solo agli admin dell'epoca.
Quindi, fate come me

elucubrate e riflettere quanto volete con tutte le variabili che vi servono, svelate i segreti che altri hanno imposto, diffondete conoscenza e impegnatevi per far in modo che chiunque possa accedervi, ma ricordatevi che siamo acquariofili, con reagenti e provette che danno risultati estremamente approssimativi e questo, di fatto, impedisce qualsiasi forma di conoscenza esatta.
Ricordatevi il vostro obiettivo primario, la salute e la forza del vostro bioma in miniatura. Per questa non è d'obbligo tutta questa matematica e tutta questa scienza che anch'io infondo nel mondo giornalmente, a volte basta solo sapere dove si deve cercare di andare per fare in modo che Madre Terra possa provvedere al resto
Quindi, forse, la CO
2 è meglio tenerla un poco sovrastimata nei conteggi, piuttosto che sottostimarla con conseguenze gravi per chi nella vasca ci deve vivere per nostra costrizione, no?
Nicolatc vai avanti con il tuo ragionamento, sviluppa conoscenza e metti alla prova scientifica le tue informazioni, qui nessuno ti vieta di farlo (e anzi, finisce pure che certi matti ti seguono anche

), ma ricorda la tua visione d'insieme.
Il calcolatore della CO
2 spesso è ciò che permette ad un novizio di evitare di friggere dei poveri pesci con la CO
2, quindi la cautela che ci concede Madre Terra (perché alla fine sono le Sue variabili quelle di cui stiamo discutendo) potrebbe non essere poi una brutta cosa, se comporta la sopravvivenza di forme di vita. No?
