Kramerdrak: la prova.

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darioc
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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di darioc » 16/02/2017, 14:04

La carenza di potassio è vecchia.
Il layout da rifare.
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darioc
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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di darioc » 17/02/2017, 0:35

Ho anche un po di carenza di rame che non ho mai integrato
Il cervello è come un paracadute: perché funzioni bisogna aprirlo! (Albert Einstein)

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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di alessio0504 » 17/02/2017, 7:13

@darioc io ho il kramerdrak nel mobile, ancora sigillato. Quindi direi che sono molto interessato.
Fai attenzione però che io non lo ho ancora iniziato ad usare perchè gente che usa tutta la linea Kramerdrak mi ha fatto diffidare dal suo utilizzo con una gestione come la nostra.
1) perchè sopratutto il kramerdrak (che sarebbe per i microelementi anche se poi contiene anche un po' di macro) sarebbe opportuno dosarlo il più spesso possibile in piccole quantità.
2) a farci danno se non rispetti dosaggi e tempi è un attimo. Credo dipenda anche e soprattutto dalla grande quantità di chelanti che sono in gioco e che rimangono in vasca se non esegui gli abbondanti cambi consigliati. Perchè poi è a questo che servono i cambi ,anche se poi ci sono correnti di complottari che se ne escono con mille teorie!

Quindi vai alla grande che ti appoggio!! :ymapplause:
Le piante che hai sono poche quindi mal che vada fai poco danno. E se va bene te ne forniamo noi di più difficili per vedere come reagiscono! :-bd
Però fai attenzione e parti cauto! Un insuccesso non vorrebbe dire che il prodotto non sia valido, ma a quanto pare bisogna avere la volontà di perder tempo a capire come si comporta e di fare i cambi necessari se si rivela necessario!

Aggiorna, aggiorna, aggiorna e aggiorna!!! :-*
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matrix5
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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di matrix5 » 17/02/2017, 9:04

Qui in un paio di settimane di utilizzo nella vasca di un amico le filamentose che già c'erano sembrano regredite più che aumentate, è stato utilizzato circa con la stessa dose in cui si dosava il rinverdente aggiungendo gli altri prodotti del pmdd normalmente.

Forse questo week end inizio anche io il dosaggio.

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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di gianlu187 » 19/02/2017, 12:36

me ne hanno parlato proprio oggi .. seguo con interesse ;)

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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di cicerchia80 » 19/02/2017, 12:44

alessio0504 ha scritto:Credo dipenda anche e soprattutto dalla grande quantità di chelanti che sono in gioco e che rimangono in vasca se non esegui gli abbondanti cambi consigliati.
sai quali sono?

Solitamente i chelanti sono materie organiche degradanti....ed oltre a questo vengono trattenuti dalle piante,che quindi smaltisci poi con le potature...almeno nei classici EDTA DTPA i nuovi lignosulfonati ecc ecc.
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matrix5
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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di matrix5 » 19/02/2017, 13:30

cicerchia80 ha scritto:
alessio0504 ha scritto:Credo dipenda anche e soprattutto dalla grande quantità di chelanti che sono in gioco e che rimangono in vasca se non esegui gli abbondanti cambi consigliati.
sai quali sono?

Solitamente i chelanti sono materie organiche degradanti....ed oltre a questo vengono trattenuti dalle piante,che quindi smaltisci poi con le potature...almeno nei classici EDTA DTPA i nuovi lignosulfonati ecc ecc.
dovrebbero essere questi: EDTA, HEEDTA, DTPA, NTA, ascorbic acid, methyl paraben, benzoic acid

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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di cicerchia80 » 19/02/2017, 13:43

A parte il methyl paraben che non mi ci sono mai imbattuto gli altriconfermano quanto detto

Addirittura HEEDTA che è più tenace da scomporre ed ha una costante di stabilità altissima pH10 è più biodegradabile dell'DTPA che ha una stabilità 4-7.5
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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di FedericoF » 19/02/2017, 13:47

cicerchia80 ha scritto:A parte il methyl paraben che non mi ci sono mai imbattuto gli altriconfermano quanto detto

Addirittura HEEDTA che è più tenace da scomporre ed ha una costante di stabilità altissima pH10 è più biodegradabile dell'DTPA che ha una stabilità 4-7.5
Anche perché altrimenti sarebbero inquinanti.
La perfezione è una strada, non un punto d'arrivo.
cit.

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Re: Kramerdrak: la prova.

Messaggio di alessio0504 » 19/02/2017, 16:24

Me le date due fonti ragazzi?
Non per dubitare ma nella mia ignoranza ho capito che le piante "liberano" le sostanze dai chelanti, rompendo il legame, per assorbirle.
Che il chelante se lo assorbano non mi torna e sempre da quel che ho capito il chelante rimane libero in acqua.
E ha la possibilità di ri-legarsi con elementi "compatibili"...
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