CO2 o carbonio liquido e torba
Inviato: 23/05/2018, 15:37
Sulla glutaraldeide, non so se Cicerchia lo abbia già specificato, ma non è affatto pericolosa alle dosi consigliate
Battute a parte: 0,5 mg/l di glutaraldeide è la dose giornaliera raccomandata da Seachem, 0,76 mg/l da Dennerle.
In pratica, a quelle dosi quanto non viene assorbito subito dalle piante in forma diretta, viene decomposto dai batteri in 24 ore (che significa produzione di CO2 e quindi altra possibilità di assorbimento da parte delle piante).
Crea un ambiente non favorevole alle alghe, probabilmente attacca le spore delle alghe rallentando la proliferazione, al triplo della dose annienta le BBA (ma non deve essere usato in questo modo). L'ambiente probabilmente poco favorevole alle alghe può permettere una gestione un po' più disinvolta, che però potrebbe far riemergere i problemi all'interruzione dell'utilizzo.
A dose raccomandata o di poco superiore, alcune piante più sensibili in alcuni casi sporadici sembrano aver avuto qualche problema (Elodea densa, Cladophora, Vallisneria).
Per completare il quadro, 0,6 mg/l è anche il contenuto di formaldeide in un singolo stick npk da 2 grammi con il 3% di azoto in forma di urea-formaldeide. Ma gli stick non vengono aggiunti giornalmente e sono a lento rilascio (anche grazie alla stessa formaldeide).
Ma tornando al dubbio del topic: CO2 e torba. Se la fauna preferisce un pH molto basso e vuoi spingere le piante (non solo con CO2 naturalmente, anche luce e altri fertilizzanti) CO2 e torba non sono per forza in antitesi.
Ma concordo che il problema può nascere se si utilizza una centralina pH-controller come nel tuo caso: se la torba finisce il suo effetto, il pH inizierebbe a salire ma il pH-controller lo tiene invariato abbondando in CO2. Se avevi settato il pH in modo da stare al limite con la CO2 (a circa 30 mg/l), le variazioni potrebbero intossicare i pesci.
In questo caso, la soluzione per me non è sostituire la CO2 con glutaraldeide, che non sarà pericolosa ma non vale quanto costa (nel senso che apporta ben poca CO2 alle piante e costa molto).
La soluzione più efficiente per me è eliminare la centralina.

► Mostra testo
In pratica, a quelle dosi quanto non viene assorbito subito dalle piante in forma diretta, viene decomposto dai batteri in 24 ore (che significa produzione di CO2 e quindi altra possibilità di assorbimento da parte delle piante).
Crea un ambiente non favorevole alle alghe, probabilmente attacca le spore delle alghe rallentando la proliferazione, al triplo della dose annienta le BBA (ma non deve essere usato in questo modo). L'ambiente probabilmente poco favorevole alle alghe può permettere una gestione un po' più disinvolta, che però potrebbe far riemergere i problemi all'interruzione dell'utilizzo.
A dose raccomandata o di poco superiore, alcune piante più sensibili in alcuni casi sporadici sembrano aver avuto qualche problema (Elodea densa, Cladophora, Vallisneria).
Per completare il quadro, 0,6 mg/l è anche il contenuto di formaldeide in un singolo stick npk da 2 grammi con il 3% di azoto in forma di urea-formaldeide. Ma gli stick non vengono aggiunti giornalmente e sono a lento rilascio (anche grazie alla stessa formaldeide).
Si, è un agente riducentecicerchia80 ha scritto: ↑22/05/2018, 19:32ti direi che la glutaraldeide abbassa i livelli di ossigeno in vasca
Giusto. Anche se in effetti potrebbe accadere anche interrompendo la somministrazione di un altro fertilizzante, ci deve essere un periodo di riadattamento delle piante e probabilmente un riadattamento di gestione.
Ma tornando al dubbio del topic: CO2 e torba. Se la fauna preferisce un pH molto basso e vuoi spingere le piante (non solo con CO2 naturalmente, anche luce e altri fertilizzanti) CO2 e torba non sono per forza in antitesi.
Ma concordo che il problema può nascere se si utilizza una centralina pH-controller come nel tuo caso: se la torba finisce il suo effetto, il pH inizierebbe a salire ma il pH-controller lo tiene invariato abbondando in CO2. Se avevi settato il pH in modo da stare al limite con la CO2 (a circa 30 mg/l), le variazioni potrebbero intossicare i pesci.
In questo caso, la soluzione per me non è sostituire la CO2 con glutaraldeide, che non sarà pericolosa ma non vale quanto costa (nel senso che apporta ben poca CO2 alle piante e costa molto).
La soluzione più efficiente per me è eliminare la centralina.