Io sono dell'idea che la base di questo hobby sia proprio il compromesso.
Quindi pur partendo dal presupposto che un animale vivrebbe meglio la sua vita allo stato brado, credo che con una serie di accorgimenti si possa rendere la cattività uno stato più che dignitoso. Mi riferisco a tenere gli animali in spazi adeguati alle loro dimensioni e alle loro abitudini, e in un ambiente che rispecchi in un certo qual modo quello che dovrebbe essere il loro habitat naturale, oltre che a fornire loro adeguata compagnia se necessaria,e perché no evitare di acquistare esemplari di cattura.
Purtroppo però buona parte di chi si cimenta nella gestione di un acquario lo fa ancora considerandone gli abitanti alla stregua di complementi di arredo o giocattoli,e di certo senza dover fare i conti con sensi di colpa e dubbi etici.
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...E se qualcosa mi va storto lo raddrizzo a calci in c##o!!
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Benissimo, @Adriano63 e @Claudio80 mi fanno da sponda per approfondire questa discussione anche alla luce di quanto scritto in Cubo sud Americano.
Incominciamo a chiarire i termini della discussione, il mio intento non era discutere se è giusto o meno allevare animali (tema indubbiamente interessante), visto che noi acquariofili la scelta, magari sofferta, l'abbiamo già fatta: li alleviamo!
Il problema, i dudbi sono: come allevarli nel miglior modo possibile,anche perchè se abbiamo scelto di allevarli vuol dire che riteniamo possibile farli vivere come minimo decorosamente, obiettivo cmq difficile.
Faccio un esempio facile. In gioventù ho tenuto degli Astronotus, pesci a mio avviso meravigliosi, ma tragicamente sbagliato allevare. Un animale che raggiunge i 35 cm non può essere ospitato dignitosamente neanche in una vasca da 2 metri. Però ritengo che se in una vasca da un metro ci metto un Betta riusciro a creargli un ambiente fin migliore di quello che ha in natura, anche perchè il Betta che non conosce la poesia, che la luce arrivi dal sole a da tubi al neon non credo che possa fregargliene niente.
La sfida è questa, allevare solo quei pesci ai quali possiamo garantire condizioni confrontabili come qualità a quelle naturali o cmq cercare di avvicinarsi ad esse.
Ah, non sono un prete, e ogni volta che vado in un negozio d'acquari con la scusa di comperare un barattolo di mangime sono lì che sbavo davanti alle vasche di quello o quell'altro pesce.
Incominciamo a chiarire i termini della discussione, il mio intento non era discutere se è giusto o meno allevare animali (tema indubbiamente interessante), visto che noi acquariofili la scelta, magari sofferta, l'abbiamo già fatta: li alleviamo!
Il problema, i dudbi sono: come allevarli nel miglior modo possibile,anche perchè se abbiamo scelto di allevarli vuol dire che riteniamo possibile farli vivere come minimo decorosamente, obiettivo cmq difficile.
Faccio un esempio facile. In gioventù ho tenuto degli Astronotus, pesci a mio avviso meravigliosi, ma tragicamente sbagliato allevare. Un animale che raggiunge i 35 cm non può essere ospitato dignitosamente neanche in una vasca da 2 metri. Però ritengo che se in una vasca da un metro ci metto un Betta riusciro a creargli un ambiente fin migliore di quello che ha in natura, anche perchè il Betta che non conosce la poesia, che la luce arrivi dal sole a da tubi al neon non credo che possa fregargliene niente.
La sfida è questa, allevare solo quei pesci ai quali possiamo garantire condizioni confrontabili come qualità a quelle naturali o cmq cercare di avvicinarsi ad esse.
Ah, non sono un prete, e ogni volta che vado in un negozio d'acquari con la scusa di comperare un barattolo di mangime sono lì che sbavo davanti alle vasche di quello o quell'altro pesce.
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Che ognuno di noi abbia scelto di allevare animali è evidente , il pensiero che volevo sostenere è che se noi siamo consapevoli del fatto che stiamo spostando un animale dal suo habitat naturale allora possiamo avere la sensibilità di metterlo al meglio e a suo agio altrimenti ,senza questa consapevolezza, nulla ci fermerebbe dal fare le peggiori "porcate".
Le "porcate" le abbiamo fatte ,probabilmente, tutti per inesperienza, ma penso che ci siano molti che invece continuano a farle per poco rispetto nei confronti della vita di un pesce.
Poi è chiaro che bisogna evitare anche di essere ipocriti, nessuno ,credo , allestirebbe una vasca da un metro per metterci un Betta.
Comunque mi scuso se ho travisato il senso del tuo post @ecannoni, peró penso che qui ,bene o male , ognuno dia importanza al benessere dei propri pesci ; la sfida è capire come convincere anche chi ci si approccia come se invece i pesci fossero giocattoli , e tra questi ci sono neofiti ma anche acquariofili più o meno esperti.
Le "porcate" le abbiamo fatte ,probabilmente, tutti per inesperienza, ma penso che ci siano molti che invece continuano a farle per poco rispetto nei confronti della vita di un pesce.
Poi è chiaro che bisogna evitare anche di essere ipocriti, nessuno ,credo , allestirebbe una vasca da un metro per metterci un Betta.
Comunque mi scuso se ho travisato il senso del tuo post @ecannoni, peró penso che qui ,bene o male , ognuno dia importanza al benessere dei propri pesci ; la sfida è capire come convincere anche chi ci si approccia come se invece i pesci fossero giocattoli , e tra questi ci sono neofiti ma anche acquariofili più o meno esperti.
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- Claudio80
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Questo nel nostro piccolo lo facciamo già, ad esempio tra le pagine del forum consigliando (o sconsigliano) chi si approccia all'acquariofilia.
Purtroppo su larga scala non è realizzabile, perché non abbiamo tutti lo stesso buon senso e la stessa sensibilità riguardo determinati argomenti, e troverai sempre il pirla che ti dirà che la propria libertà termina dove comincia quella altrui, o addirittura (e questo anche tra i più esperti) che ti dirà che si tratta "solo di pesci".
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In questa frase c'è un po' l'essenza di quello a cui dovremmo tendere.
Diciamo che mi rivolgo essenzialmente a chi ha già una certa esperienza, proprio perché è anche dal buon esempio che si può sperare di far capire meglio ai neofiti come comportarsi e perché anche noi esperti (mi arrogo il titolo di esperto solo per anzianità di pratica) spesso siamo un po' faciloni riguardo alle esigenze dei nostri ospiti.
Per cercare di essere coerente con quanto detto, in questi ultimi anni mi sono dedicato ai pesci rossi perché, come ho fatto proprio di recente, una volta troppo grandi per la vasca che li ospita si possono immettere in bacini artificiali. Discorso analogo si può fare anche con i Persico sole, proprio perchè rintroducibili da dove reperiti.
Diverso è il discorso per gli animali tropicali visto che una volta presi andranno mantenuti per tutta la durata della loro vita. Si è vero che una vasca da un metro difficilmente la dedicheremo a dei Betta, però almeno a dei Macropodus si! Anzi credo che se in una vasca da 150 cm mettessimo 2 maschi di Macropodus e 4 femmine potremmo assistere a comportamenti molto "naturali".
Il problema che da comportamenti molto naturali rischi di avere degli avanotti, qualcuno poi magari cresce e ... difficile proprio difficile.
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Visto che la discussione si è spenta provo a rilanciarla, così mi aggiudichero sicuramente la palma del più bacchettone del forum
.
Partendo da postulato che quì tutti vogliamo garantire una vita almeno dignitosa ai nostri ospiti, in pratica come si traduce in termini di spazio?
Ad esempio quanto deve essere grande una vasca per un pesce di 10 cm. Aspettate, non mi subissate subito di puntualizzazioni, so benissimo che ci sono 10 cm e 10 cm. Certo ha ben più massa un pesce rosso che uno scalare, poi le capacità natatorie, la territorialità, ecc. .
Ma incominciamo da una ipotesi standard. Le vecchie riviste ad esempio affermavano che la vasca doveva essere lunga almeno 8 volte la lunghezza del pesce, ma su quale principio si ispirassero realmente non l'ho mai capito, salvo il sospetto che se dai indicazioni minime è molto più facile avere persone dedite all'acquariofilia perchè così anche acquari di piccole dimensioni possono andare bene.
Io ad esempio non sono d'accordo sul rapporto 1/8. I miei vecchi pesci rossi lunghi intorno ai 17 cm nella vasca da 150 cm, in particolar modo durante i giochi amorosi erano in perenne virata. Era evidente quanto la vasca fosse piccola.
Ma prendiamo dei piccoli pesci di branco, neon, rasbore, quel che volete insomma. Penso converrete che per creare un vero branco ove i pescetti siano realmente a loro agio dovremmo avere minimo 12, meglio 15 membri. Può bastare una vasca da 50 cm, direi assolutamente no, sono piccoli ma buoni nuotatori. Se vogliamo creare un ambiente veramente decoroso alla loro vita almeno un metro e allora si che potremo vedere le vere evoluzioni di un branco.
Altro pesce bistrattato, il Corydoras. Leggo spesso nelle presentazioni delle vasche, uno , due, massimo tre esemplari. Ma avete mai visto le immagini in natura del nostro pesce di fondo? Gruppi enormi. Insomma se volessimo tenerlo veramente bene 6 esemplari sarebbero già pochi, occore metterne insieme almeno una decina. E 10 Corydoras li mettiamo in una vasca da 50 per 30 cm? Beh, direi di no.
Non parliamo poi dei Ciclidi, quando si legge che in una vasca da 80 cm si vorrebbero mettere almeno 2 coppie. In 80 cm non si devono mettere due copie neanche di Ciclidi nani.
Quindi, volendo dare un dato generico di riferimento, che ovviamente poi andrebbe corretto viste le specificità dell'animale trattato, io sarei per un rapporto lunghezza pesce, lunghezza vasca 1/15. Certo anche la mia affermazione non è scientifica, ma si basa sullìovvia constatazione che è meglio sbagliarsi in eccesso che in difetto e poi noi dobbiamo ridimensionare le nostre pretese se non vogliamo richiare di tasformare le nostre vasche in camere di tortura, cioè pochi e non grandi pesci.

Partendo da postulato che quì tutti vogliamo garantire una vita almeno dignitosa ai nostri ospiti, in pratica come si traduce in termini di spazio?
Ad esempio quanto deve essere grande una vasca per un pesce di 10 cm. Aspettate, non mi subissate subito di puntualizzazioni, so benissimo che ci sono 10 cm e 10 cm. Certo ha ben più massa un pesce rosso che uno scalare, poi le capacità natatorie, la territorialità, ecc. .
Ma incominciamo da una ipotesi standard. Le vecchie riviste ad esempio affermavano che la vasca doveva essere lunga almeno 8 volte la lunghezza del pesce, ma su quale principio si ispirassero realmente non l'ho mai capito, salvo il sospetto che se dai indicazioni minime è molto più facile avere persone dedite all'acquariofilia perchè così anche acquari di piccole dimensioni possono andare bene.
Io ad esempio non sono d'accordo sul rapporto 1/8. I miei vecchi pesci rossi lunghi intorno ai 17 cm nella vasca da 150 cm, in particolar modo durante i giochi amorosi erano in perenne virata. Era evidente quanto la vasca fosse piccola.
Ma prendiamo dei piccoli pesci di branco, neon, rasbore, quel che volete insomma. Penso converrete che per creare un vero branco ove i pescetti siano realmente a loro agio dovremmo avere minimo 12, meglio 15 membri. Può bastare una vasca da 50 cm, direi assolutamente no, sono piccoli ma buoni nuotatori. Se vogliamo creare un ambiente veramente decoroso alla loro vita almeno un metro e allora si che potremo vedere le vere evoluzioni di un branco.
Altro pesce bistrattato, il Corydoras. Leggo spesso nelle presentazioni delle vasche, uno , due, massimo tre esemplari. Ma avete mai visto le immagini in natura del nostro pesce di fondo? Gruppi enormi. Insomma se volessimo tenerlo veramente bene 6 esemplari sarebbero già pochi, occore metterne insieme almeno una decina. E 10 Corydoras li mettiamo in una vasca da 50 per 30 cm? Beh, direi di no.
Non parliamo poi dei Ciclidi, quando si legge che in una vasca da 80 cm si vorrebbero mettere almeno 2 coppie. In 80 cm non si devono mettere due copie neanche di Ciclidi nani.
Quindi, volendo dare un dato generico di riferimento, che ovviamente poi andrebbe corretto viste le specificità dell'animale trattato, io sarei per un rapporto lunghezza pesce, lunghezza vasca 1/15. Certo anche la mia affermazione non è scientifica, ma si basa sullìovvia constatazione che è meglio sbagliarsi in eccesso che in difetto e poi noi dobbiamo ridimensionare le nostre pretese se non vogliamo richiare di tasformare le nostre vasche in camere di tortura, cioè pochi e non grandi pesci.
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