Ciao Giovanni, certo! Anzi, avevo appena scritto che all'alcalinità concorre qualunque elemento capace di opporsi alla variazione del pH, quindi anche acidi fulvici ad esempio, ma direi acidi deboli in generale, e le loro basi coniugate: perfino solfati, fosfati, acido acetico, insomma qualunque sistema si comporti da "tampone".
Ovviamente, la loro effettiva influenza dipende dalle concentrazioni in gioco: tipicamente i bicarbonati la fanno nettamente da padroni, tanto da poter considerare trascurabili ai nostri fini tutti gli altri elementi, e a poter equiparare la durezza carbonatica (KH) all'alcalinità misurata con buona approssimazione.
Ma in certi casi, l'errore in questa approssimazione può essere rilevante.
GiovAcquaPazza ha scritto: ↑che il pH influenzasse il test KH l'avevo gia scritto altrove mi sembra...
Il test a reagente determina l'alcalinità effettuando la titolazione con acido cloridrico fino al viraggio dell'indicatore, tipicamente verde di bromocresolo, che avviene quando il pH scende sotto 4.5
Nel caso specifico, comunque, stiamo cerchiamo di capire cosa stia facendo aumentare di 3 o 4 punti l'alcalinità in pochi giorni, in assenza di fertilizzazione.
Mattyx ha scritto: ↑Se non c'è nulla di calcareo a quale santo devo appellarmi?
Iniziamo ad accertare questo, poi penseremo al santo.
Si potrebbe anche provare a lasciare a mollo quel pezzo di legno in una piccola bacinella d'acqua d'osmosi e a fare il test in doppia precisione (con 10 ml di acqua) sia subito (mi aspetto il viraggio alla prima goccia) che dopo una settimana, per vedere se è aumentato.
Ma in tutto questo, il fondo fertile non potrebbe essere la causa più probabile? Che marca è?