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Messaggio di Matias » 24/10/2022, 23:34


emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
vorrei quotare le risposte che hai dato inerenti all'argomento comportamento e sabbia, ma non ci riesco, sto facendo solo casino provandoci ​

Basta selezionare la parte che vuoi quotare e cliccare la casella "quota" che ti esce subito dopo, comunque tranquillo​ :) per taggare me invece basta scrivere @Matias.

emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
probabilmente indica anche biotopi di provenienza diversi. Ribadisco sarebbe bello approfondire.

Potrebbe indicare questo, oppure il fatto che nonostante l'habitat simile abbiano comportamenti differenti a prescindere. Eh sì, sarebbe bello approfondire....

Una delle cose di cui mi sembra che non abbiamo parlato è la livrea. Come già detto le fallax la cambiamo in base alla superficie, passano da un grigio pallido a un grigio più scuro con presenza di bande ancora più scure, quindi difficilmente mi verrebbe da credere che viva in acqua nere... Idem la parva. Diversamente, se la L010a fosse presente in natura troverei facile che vivesse in acque molto ricche di tannini almeno in gran parte dell'anno.


​​​​

 
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Messaggio di Gioele » 25/10/2022, 9:15


emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
No aspetta, questo non è assolutamente corretto. Gli H. zebra sono endemici del Rio Xingu, il fiume acque bianche per eccellenza. Ecco un paio di video, giusto per rendere chiara l'idea. E' uno dei biotopi brasiliani maggiormente conosciuti e in rete si trova tantissimo materiale

ok, avevo informazioni opposte, a mia discolpa i miei dati si basavano su resoconti di riproduzioni in inglese, non su ricerca del biotopo, questo tizio tedesco riportava le riproduzioni con tanto di descrizione del comportamento dei tre maschi in acqua nera, e provo a cercarlo (non lo ritroverò mai) ma pure la temperatura mi sembrava più bassa. ma se il biotopo è questo, è questo, poco da dire.

emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Questa mi è nuova, ammetto di non averlo mai visto o sentito. Però serve qualche info in più, magari era solo un breve periodo? Il pesce è vissuto a lungo?

pesce in un acquario di un distributore di benzina, l'ho visto per anni, poi è sparito l'acquario, c'era un termometro di quelli col liquido rosso, il pesce era un decente bestione, hemiancistrus blue phantom, di cui non ho mai capito il nome scientifico, L128 mi pare che sia commercialmente. tre/quattro anni teli garantisco perché l'ho visto, ma era già adulto, insomma, se è morto non era per quello.

emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Insomma, questo andrebbe contro ogni esperienza riportata fino ad adesso

sugli pseudachanticus? in negozio non credere che tengano 28 gradi nelle vasche, eppure, nelle vasche più grandi, crescono pure in negozio.


emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Però penso che se sono pesci che nel loro biotopo non vedono praticamente mai la temperatura sotto i 28 gradi, ed ancora meno sotto i 26, non mi sembra abbia senso allevarli a temperature non consone a loro. Tenere dei pesci ai loro parametri minimi o anche sotto non mi sembra giusto. Cioè alla fine è come con i discus, necessitano di temperature alte

qui ho due cose da dire.
@Spumafire  che temperatura hai in acqua? mi dicevi che non fosse follemente alta, ma vorrei capire esattamente qual'è

l'altra, sia i pangio che i botia se cerchi non troverai un solo report che ti dica che stanno sotto i 24 gradi nel loro biotopo, ma sostanzialmente, non è vero. i pangio li ho portati al pet, sono stati senza riscaldatore giorni e notti, erano attivi come non lo erano mai stati, non li toccavamo i 20 gradi di notte, manco ci andavamo vicini, i botia, che dire, sì, i macrachanthus a temperature davvero basse, ma davvero basse, sotto i 16, raggiunti solo una volta quando avevo 15 anni per un riscaldatore rotto a dicembre, mi hanno preso l'ictio e sono morti, non ho mai saputo a che temperatura fosse arrivata la vasca. lo striata che era in vasca con loro, non ha preso l'ictio, non era rallentato, è ancora vivo, fa i dodici anni questo dicembre, 4 dei quali con l'inverno passato a 17/18 gradi assieme ad altri cromobotia che non hanno mai avuto problemi. se davvero nel loro ambiente non arrivassero a certe temperature, morirebbero, o si ammalerebbero, il sistema immunitario dei pesci fa schifo, se davvero ci fosse una differenza tale, sarei in ballo a curarli ogni tre giorni, invece, a parte quei poveracci per l'ictio nove anni fa, ma contro un guasto ci posso fare poco, non ho mai perso un cobitide.


emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Gli Hemiancistrus subvirdis, giusto per fare un esempio, sono tra i loricaridi che necessitano più calore in assoluto, nel loro biotopo la temperatura per larga part dell'anno è superiore a quella del Rio Xingu.
Insomma, se hai esempi di pesci sani allevati per anni ed anni a 24 gradi ben venga, però la cosa andrebbe approfondita per capire nel dettaglio, perchè rivoluzionerebbe quanto si sa fino ad oggi sul loro mantenimento

va bene, sto per allestire una vasca di riproduzione per dei platy, è abbastanza grande da tenere sul fondo un loricaride anche di medie dimensioni, i subviridis sono carini, ma preferisco i blue, se decido di metterne uno setterò il riscaldatore esattamente a 24, se vedo che non mangia o è apatico lo sposto SUBITO, non è detto che lo faccia, ma c'è una bella probabilità di sì, mi è sempre piaciuto sto pesce, ma non ho mai avuto una vasca adatta, se non una volta e presi il mio hypostomus...
vediamo come va! le mie opzioni papabili sono hemiancistrus subviridis, hemiancistrus sp. blue phantom, hypancistrus sp. queen arabesque. anche se gli ultimi vivendo in acque tipo rio tapjos e comunque non certo basiche metterlo in acqua di rubinetto un po' mi scoccia...sarebbero meglio i due hemiancistrus, ma essendo molto più piccoli gli hypancistrus potrei magari puntare ad una coppia, non lo so
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Messaggio di Fiamma » 25/10/2022, 10:15

Piccolo contributo sulla Rineloricaria Red che ho da poco, vasca con coppia di P. scalare perennemente in riproduzione, una quindicina di Cory e lei.Fondo in sabbia fine, temperatura sui 25 gradi, corrente solo quella del filtro puntato verso il vetro anteriore, superficie ferma, nitrati sempre praticamente a zero.
La facevo piú timida e pensavo di vederla molto poco e sempre in verticale su legni o foglie invece sta quasi sempre poggiata sulla sabbia, quando metto cibo viene come i Corydoras, due giorni fa si è ciucciata anche il suo bel Chironomus congelato.Alghette da mangiare volendo ne trova ma non mi pare che le cerchi, mentre per i granuli si muove ​ :))
Gli P. scalare attaccano tutto ciò che si avvicina alle uova, e i Corydoras devono stare attenti a non prenderle, ma lei la ignorano, è come se non la vedessero, probabilmente perché sta ferma e sembra una foglia morta, li ho visti cacciare via un Cory sopra di lei, lei è rimasta lì e loro non se ne sono neanche accorti ( e meno male)
 

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Messaggio di Gioele » 25/10/2022, 10:25


Fiamma ha scritto:
25/10/2022, 10:15
Alghette da mangiare volendo ne trova ma non mi pare che le cerchi

@Matias   a me sto animale già sapeva di predatore...
tu che dici?

@emanuele14   comunque, sono il primo a dire che le schede bisogna prenderle con le pinze o non guardarle proprio.
però questo caso secondo me è degno di attenzione, hemiancistrus subviridis su planet catfish, viene dato ad un range di temperatura in natura tra i 22 e i 25, ma qui appunto, potrebbe essere una delle tante cagate delle schede. MA! dà un areale, e se confronti gli altri loricaridi di quell'areale, trovi valori di temperatura molto molto simili. inoltre ritrovi, giustamente, hypancistrus zebra in rio xingù a temperature che arrivano a minime di 26 in natura
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Messaggio di Spumafire » 25/10/2022, 11:44

Ciao @Gioele  e ciao anche a tutti gli altri​ :a)

I miei discus ora stanno a 26°.
Quando son piccoli li tengo a temperature più alte,ma da adulti stanno lì eccetto il periodo estivo che vanno sui 27/28°.
Le ventoline fanno la differenza ​ :ahhh-*
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Gioele (25/10/2022, 11:52)

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Messaggio di Gioele » 25/10/2022, 11:52

sul mio hypostomus aggiungo un po' di roba che ho scoperto cercando cose in giro.

praticamente ci sono un bel numero di specie, non del tutto descritte e non del tutto distinte, che prima stavano nel genere "cocliodon" che non esiste più, tutti questi pesci, di cui ho trovato solo due nomi scientifici, ma tante sp. non descritte con livree più o meno simili e dimensioni MOLTO variabili, sono ora nel genere hypostomus. sono di fatto degli hypostomus con caratteristiche in comune con i panaque, come uan testa più grande in rapporto alle dimensioni del corpo e 4 denti atti a raschiare il legno, infatti tutti i membri di questo complesso digeriscono il legno.

quindi di fatto ci sono Hypostomus soniae (il più semplice da distinguere in quanto grande poco più di un ancistrus e con due occhioni azzurri penetranti) e Hypostomus basilisko che sono descritti scientificamente, credo che il mio sia un basilisko vedendo il colore delle pinne, poi ci sono tante varianti più o meno simili a basilisko (alcune indistinguibili) solitamente grandi quanto o più di basilisko e nettamente più grandi di soniae, che vengono chiamate Hypostomus cocliodon (non nome scientifico ma solo del vecchio genere) sp. "sigla numerica o indicazione geografica" per aggiungere casino al casino, basilisko spessissimo viene ancora chiamato semplicemente cocliodon, come il vecchio genere. 
capisco solo ora perché su internet leggo che gli Hypostomus cocliodon raggiungono dimensioni che mai ho visto in foto o dal vivo e come mai a volte vedo cocliodon che hanno una livrea marcatamente diversa dal mio esemplare

è sempre uno spasso quando il mercato si muove più in fretta delle classificazioni scientifiche, rende le cose semplici da capire e non fa per nulla voglia di invocare divinità di varie epoche e culture​ O:-)
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Messaggio di Matias » 25/10/2022, 14:36


Gioele ha scritto:
25/10/2022, 10:25
a me sto animale già sapeva di predatore...
tu che dici?

Considerando che si nutre pure di pastiglie proteiche e chironomus... Difficile dire se sia addirittura carnivoro, ma di sicuro la sua dieta è composta anche di invertebrati e simili. Forse se non trova altro da mangiare altro tende più a raschiare alghe e biofilm... 

Io comunque con la mia ho già provato varie volte con chironomus (liofilizzato) e pastiglie, ma vengono ignorati, oltre al fatto che si scatena una frenesia tra i simulans ​ x_x potrei comunque riprovare...
 
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Messaggio di ellypsys » 25/10/2022, 23:41

Buonasera carissimi.
A proposito di Rineloricarie, ho seguito con molta attenzione e curiosità le vostre dissertazioni sulla specie in questione.
Di seguito, le foto della mia Rineloricaria sp Rio Paraguay.
La comprai poco meno di due anni fa, ed ha sempre vissuto in una vasca da 70 litri con legni, rocce, piante e sabbia molto fine, quasi polvere.
All'inizio molto timida, per un paio di volte l'ho data addirittura per morta.
Oggi, invece è ormai abituata alla mia presenza, e la trovo spesso in giro per la vasca sia di giorno che (presumo) di notte.
Nei due anni è cresciuta poco, secondo me un paio di cm, mangia di tutto, ma non sta mai insabbiata.
In vasca c'è sempre stato un discreto movimento d'acqua, mediato però solo dai filtri.
Non ci sono quasi mai areatori, tranne qualche volta d'estate.
Temperatura altalenante, ma prevalentemente intorno ai 25/26°, con picchi minimi di 23 (rarissimi) fino a 32° del periodo estivo.
Valori vasca pH 6,80 (CO2 costante giorno e notte), KH 5.
Non uso fertilizzanti, tranne qualche goccia di K, tutti i giorni e una goccia di microelementi ogni 10 giorni.
Ha sempre convissutocon altri pesci. Oggi la accompagnano una coppia di ancistrus Lemon L144 ed un grosso banco di Endler "black barr", oltre a due Faunus Ater.
Al momento misura circa una decina di centimetri.
Nella foto dall'alto, di fianco all'Ancistrus si vede bene la differenza tra i due,
L'Ancistrus misura infatti 7/8 centimetri.
Man mano aggiungo notizie e foto.
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Matias (26/10/2022, 18:11)

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Messaggio di emanuele14 » 25/10/2022, 23:51

Matias ha scritto:
24/10/2022, 23:34


Una delle cose di cui mi sembra che non abbiamo parlato è la livrea. Come già detto le fallax la cambiamo in base alla superficie, passano da un grigio pallido a un grigio più scuro con presenza di bande ancora più scure, quindi difficilmente mi verrebbe da credere che viva in acqua nere... Idem la parva.
​​

Esatto, se ci fai caso, due foto delle mie parva nella pagina precedente hanno una colorazione leggermente diversa, che meglio si mimetizzava col colore del fondale di quel momento.

Fiamma ha scritto:
25/10/2022, 10:15
Gli P. scalare attaccano tutto ciò che si avvicina alle uova, e i Corydoras devono stare attenti a non prenderle, ma lei la ignorano, è come se non la vedessero, probabilmente perché sta ferma e sembra una foglia morta, li ho visti cacciare via un Cory sopra di lei, lei è rimasta lì e loro non se ne sono neanche accorti ( e meno male)
Eh vedi, più o meno lo stesso che avevo osservato io, soprattutto con le parva. Mi autoquoto dove lo avevo raccontato. Quindi siamo in due ad aver osservato lo stesso comportamento. La cosa comincia a prendere forma.
 
emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 14:30

Pangio, Ancistrus, Panaqolus, Corydoras, Hyphessobrycon eques, P. axelrodi ed un altro caracide di cui non ricordo il nome. I pangio, gli ancitrus ed i cory potevano praticamente camminargli addosso senza che alla R. parva gli fregasse nulla, era come se non la vedessero o non la considerassero un essere vivente ma un arredamento.

 

Aggiunto dopo 48 minuti 42 secondi:
Gioele ha scritto:
25/10/2022, 9:15

emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Questa mi è nuova, ammetto di non averlo mai visto o sentito. Però serve qualche info in più, magari era solo un breve periodo? Il pesce è vissuto a lungo?

pesce in un acquario di un distributore di benzina, l'ho visto per anni, poi è sparito l'acquario, c'era un termometro di quelli col liquido rosso, il pesce era un decente bestione, hemiancistrus blue phantom, di cui non ho mai capito il nome scientifico, L128 mi pare che sia commercialmente. tre/quattro anni teli garantisco perché l'ho visto, ma era già adulto, insomma, se è morto non era per quello.

Ok, è assolutamente un'osservazione molto interessante da riportare, però da qui a sdoganare il fatto che vadano tenuti a temperatura mediamente sopra i 25/26 gradi ce ne passa. Però ripeto è interessante e da tenere assolutamente in considerazione.

emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Insomma, questo andrebbe contro ogni esperienza riportata fino ad adesso

Gioele ha scritto:
25/10/2022, 9:15
sugli pseudachanticus?

No no, di loro non ho nulla da dire e non sono molto informato, perché non ho mai avuto vasche abbastanza grandi da poterli ospitare :((

Gioele ha scritto:
25/10/2022, 9:15
emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Però penso che se sono pesci che nel loro biotopo non vedono praticamente mai la temperatura sotto i 28 gradi, ed ancora meno sotto i 26, non mi sembra abbia senso allevarli a temperature non consone a loro. Tenere dei pesci ai loro parametri minimi o anche sotto non mi sembra giusto. Cioè alla fine è come con i discus, necessitano di temperature alte

qui ho due cose da dire.
@Spumafire  che temperatura hai in acqua? mi dicevi che non fosse follemente alta, ma vorrei capire esattamente qual'è

l'altra, sia i pangio che i botia se cerchi non troverai un solo report che ti dica che stanno sotto i 24 gradi nel loro biotopo, ma sostanzialmente, non è vero. i pangio li ho portati al pet, sono stati senza riscaldatore giorni e notti, erano attivi come non lo erano mai stati, non li toccavamo i 20 gradi di notte, manco ci andavamo vicini, i botia, che dire, sì, i macrachanthus a temperature davvero basse, ma davvero basse, sotto i 16, raggiunti solo una volta quando avevo 15 anni per un riscaldatore rotto a dicembre, mi hanno preso l'ictio e sono morti, non ho mai saputo a che temperatura fosse arrivata la vasca. lo striata che era in vasca con loro, non ha preso l'ictio, non era rallentato, è ancora vivo, fa i dodici anni questo dicembre, 4 dei quali con l'inverno passato a 17/18 gradi assieme ad altri cromobotia che non hanno mai avuto problemi. se davvero nel loro ambiente non arrivassero a certe temperature, morirebbero, o si ammalerebbero, il sistema immunitario dei pesci fa schifo, se davvero ci fosse una differenza tale, sarei in ballo a curarli ogni tre giorni, invece, a parte quei poveracci per l'ictio nove anni fa, ma contro un guasto ci posso fare poco, non ho mai perso un cobitide.

Ok, ma parliamo di specie diverse, non è detto che se una specie si adatta bene l'altra lo fa anche. Su alcuni loricaridi, come ad esempio quelli del Rio Xingu, abbiamo la fortuna di avere delle informazioni incredibilmente dettagliate sui parametri dell'acqua, questo putroppo non è possibile per tutti i pesci che alleviamo nei nostri acquari. Rimanendo sul Rio Xingu, parliamo di un fiume che li mantiene estremamente stabili nell'arco dell'anno. Quindi a naso i pesci endemici che ci vivono(i loricaridi nel nostro caso), probabilmente sono molto più sensibili alle variazioni dei parametri rispetto a pesci che vivono in pozze, torrentelli secondari, zone alluvionali ecc. Lì è ovvio che i valori cambiano tantissimo nell'arco delle stagioni ma anche nell'arco della giornata stessa nel caso di acqua ferma e bassa. Questo genere specie più resistenti alle variazione delle temperature. Io cercando su google trovo che nei biotopi del pangio ad esempio è stata misurata una temperatura dai 15 ai 25 gradi, non puoi paragonarmi un pesce abituato a tali cambiamenti di temperatura ad uno che invece vive costantemente ad una temperatura intorni ai 30, grado più grado meno tutto l'anno.
Purtroppo i pesci non possono parlare, perchè sarebbe bello poter chiedere a loro, inoltre sperimentare non è proprio così semplice, perchè non vorremo mai uccidere un nostro ospite solo per provare se resiste al freddo.
Comunque probabilmente un pesce sano ed in salute, mantenuto secondo i migliori criteri, è perfettamente in grado di sopportare un periodo breve o anche medio di temperature basse, nel senso che secondo me è peggio tenere un Hypancistrus del Rio Xingu tutto l'anno a 24/25 gradi che tenerlo qualche settimana a 23. Ma queste sono solo idee che frullano nella mia testa, niente di scientifico su cui appoggiarmi @-)


Gioele ha scritto:
25/10/2022, 9:15
emanuele14 ha scritto:
24/10/2022, 21:42
Gli Hemiancistrus subvirdis, giusto per fare un esempio, sono tra i loricaridi che necessitano più calore in assoluto, nel loro biotopo la temperatura per larga part dell'anno è superiore a quella del Rio Xingu.
Insomma, se hai esempi di pesci sani allevati per anni ed anni a 24 gradi ben venga, però la cosa andrebbe approfondita per capire nel dettaglio, perchè rivoluzionerebbe quanto si sa fino ad oggi sul loro mantenimento

va bene, sto per allestire una vasca di riproduzione per dei platy, è abbastanza grande da tenere sul fondo un loricaride anche di medie dimensioni, i subviridis sono carini, ma preferisco i blue, se decido di metterne uno setterò il riscaldatore esattamente a 24, se vedo che non mangia o è apatico lo sposto SUBITO, non è detto che lo faccia, ma c'è una bella probabilità di sì, mi è sempre piaciuto sto pesce, ma non ho mai avuto una vasca adatta, se non una volta e presi il mio hypostomus...
vediamo come va! le mie opzioni papabili sono hemiancistrus subviridis, hemiancistrus sp. blue phantom, hypancistrus sp. queen arabesque. anche se gli ultimi vivendo in acque tipo rio tapjos e comunque non certo basiche metterlo in acqua di rubinetto un po' mi scoccia...sarebbero meglio i due hemiancistrus, ma essendo molto più piccoli gli hypancistrus potrei magari puntare ad una coppia, non lo so

Tranquillo, il queen arabesque non è tanto da acque acide, i miei con pH sotto il 6 hanno quasi smesso di mangiare, hanno ripreso il giorno stesso che sono riuscito a portarlo con fatica sopra il 6 e adesso mi guardo bene da scenderci sotto. Dalle informazioni che si hanno, in natura vive con un pH vicino al 7. Vengono regolarmente riprodotti in acqua di rubinetto, quindi davvero tranquillo!
Per il resto aggiornaci alla tua sperimentazione!

Aggiunto dopo 12 minuti 27 secondi:
Gioele ha scritto:
25/10/2022, 10:25

Fiamma ha scritto:
25/10/2022, 10:15
Alghette da mangiare volendo ne trova ma non mi pare che le cerchi

@Matias a me sto animale già sapeva di predatore...
tu che dici?

@emanuele14 comunque, sono il primo a dire che le schede bisogna prenderle con le pinze o non guardarle proprio.
però questo caso secondo me è degno di attenzione, hemiancistrus subviridis su planet catfish, viene dato ad un range di temperatura in natura tra i 22 e i 25, ma qui appunto, potrebbe essere una delle tante cagate delle schede. MA! dà un areale, e se confronti gli altri loricaridi di quell'areale, trovi valori di temperatura molto molto simili. inoltre ritrovi, giustamente, hypancistrus zebra in rio xingù a temperature che arrivano a minime di 26 in natura

Be però planet catfish è un sito molto accurato e attendibile, fidati che normalmente non scrivono boiate. Questo non vuol dire che bisogna dare per buono ogni cosa che scrivono, però dargli un certo peso sì ...
Nel caso dei subvirdis sono sorpreso devo dire, fai conto che avevo allestito la mia vasca praticamente esclusivamente per loro, poi in negozio mi sono innamorato degli L236 super white e ho dirottato su di loro invece che sui subvirdis. Mi ero documentato a fondo, avevo letto il report di un tipo che aveva misurato i parametri del luogo di cattura durante tutto l'anno e le temperature andavano dai 28 ai 33 gradi e lui sostenava che probabilmente per brevi periodi superava anche i 33. Il pH invece era sempre tra 7 e 7.5
Ennesima dimostrazione quanto per alcuni pesci è difficile trovare le info corrette al 100%.

Tornando invece alle certezze del Rio Xingu, il ricercatore di cui parlavo, proprio oggi ha postato un video su instragram che riprendeva dei loricaridi nel suddetto fiume ed ha scritto che c'erano 32 gradi, allego lo screenshot
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Messaggio di emanuele14 » 26/10/2022, 8:45

ellypsys ha scritto:
25/10/2022, 23:41
Valori vasca pH 6,80 (CO2 costante giorno e notte), KH 5.

Vorrei soffermarmi un attimo sulla questione CO2, secondo me è interessante. Anche io avevo le L010a e le parva con CO2 24 ore su 24 e mai usato aeratore. Loro e gli ancistrus mi sembrano gli unici loricaridi (ci saranno anche altri tipo plecostomus &co) che ben si adattano a vasche con CO2 e quindi poco ossigeno rispetto a quanto solitamente viene descritto, torniamo così al discorso di prima, la tua esperienza è un altro segnale che va in questa direzione.
Io insieme agli Ancistrus e le rineloricarie, avevo avuto per un periodo dei Panaquolos, ma non hanno mai avuto una bella cera e così li avevo tolti. Li regalai ad un tipo che li teneva in una vasca fatta apposta per loricaridi, quindi ben ossigenata e lì erano come rinati e poi dopo un annetto si erano anche riprodotti. Mentre ancistrus e rineloricarie nella mia vasca con poca corrente e tanta CO2 stavano da dio.

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