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Metodo Father Fish

Inviato: 17/01/2024, 20:24
di Necton
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malu ha scritto:
16/01/2024, 21:02
A questo punto la cosa avrebbe più senso ( e magari meno pericolo) se si prelevassero anche i pesci dallo stesso habitat (lo dico solo per avvalorare l'esempio). Molto diverso dal prelevare in natura qualcosa e poi inserirlo nelle nostre vasche.....i nostri pesci non sono certamente "ruspanti"

Esattamente, la penso anch'io così. Paradossalmente avrebbe più senso se poi ci tenessimo dentro i pesci provenienti da quegli stessi ambienti (ricreando alla fine quei famosi acquari "biotopo") anzichè dei commerciali.
Ad es. mi allestisco una vasca che riproduce il canale vicino casa, in stile naturale, con substrato (e fanghi) e piante presi lì, ma poi ci metto magari, che ne so, le gambusie che trovo lì, anzichè i guppy pinne a velo che, normalmente, mi muoiono se anche solo sputo in acqua.. se attingi alla natura prendi il "pacchetto completo", incluso ceppi batterici e potenziali patogeni per i quali magari conviene avere dei pesci con un sistema immunitario già ben "allenato" da questo punto di vista.. non so se rendo l'idea.. uno si fa il suo esperimento e va bene così.. di certo non ci metterei ceppi pregiati o cagionevoli.. poi magari va tutto bene per una botta di fortuna e amen..
A volte però ci piace un pò complicarci la vita.. spesso già si fa fatica a tenere pesci sani quando si spostano acqua e piante tra una vasca e l'altra, figuriamoci quando allestisci una vasca con melma di stagno. ​ :-??


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cicerchia80 ha scritto:
17/01/2024, 0:00
ad oggi le Melanoides sono le piú pericolose come veicoli di patogeni, e non le abbiamo prelevate da qualche fiume nostro

Si, ma parlo in generale, non è una questione di autoctonia o meno.. comunque un conto sono le Melanoides che già circolano da generazioni nell'hobby, un altro è se te la vai a prendere in natura magari in zone che non conosci.
Un pò come coi frutti di mare.. se li prendi controllati magari corri meno rischi, ma se li vai a prendere in zone "dubbie" ti può andare bene come anche no... è questione di scegliere se correre o meno il rischio.. tutto qua.. è la mia semplice opinione.

 
cicerchia80 ha scritto:
17/01/2024, 0:00
ce ne freghiamo bellamente Cosi come per i cross batterici

Eh infatti bisognerebbe fregarsene un pò di più.. ​ :)

Metodo Father Fish

Inviato: 17/01/2024, 20:47
di cicerchia80
Necton ha scritto:
17/01/2024, 20:24
Si, ma parlo in generale, non è una questione di autoctonia o meno.. comunque un conto sono le Melanoides che già circolano da generazioni nell'hobby, un altro è se te la vai a prendere in natura magari in zone che non conosci.
.... intendiamoci dottó, é pout parler
A me di fare una vasca con una palata di limo di fosso, non mi passa in testa nemmeno nell'anticamera del cervello😂

Metodo Father Fish

Inviato: 17/01/2024, 20:52
di Necton

cicerchia80 ha scritto:
17/01/2024, 20:47
.... intendiamoci dottó, é pout parler

Ovviamente !​ :D


cicerchia80 ha scritto:
17/01/2024, 20:47
A me di fare una vasca con una palata di limo di fosso, non mi passa in testa nemmeno nell'anticamera del cervello😂

Siamo in due ​ ​ :)

Metodo Father Fish

Inviato: 17/01/2024, 21:45
di malu

cicerchia80 ha scritto:
17/01/2024, 20:47
A me di fare una vasca con una palata di limo di fosso, non mi passa in testa nemmeno nell'anticamera del cervello😂

In linea teorica non sarebbe un brutto esperimento......... non lo farei mai per non dover prelevare i pesci in natura e, cosa non meno importante, gli organismi del "pezzo di fosso" che vado a prendere in un dato momento, non avrebbero una corretta evoluzione costretti in 5 vetri.

Metodo Father Fish

Inviato: 17/01/2024, 22:25
di cicerchia80
malu ha scritto:
17/01/2024, 21:45
In linea teorica non sarebbe un brutto esperimento......
assolutamente

Metodo Father Fish

Inviato: 18/01/2024, 0:31
di Necton
malu ha scritto:
17/01/2024, 21:45
non lo farei mai per non dover prelevare i pesci in natura

Se si tratta di alloctoni come le gambusie (ma pure i guppy delle zone termali) in realtà sarebbe anche un bene per l'ambiente.. 
 

Metodo Father Fish

Inviato: 18/01/2024, 1:12
di Scardola

Necton ha scritto:
16/01/2024, 17:53
Sì esatto, anche se da quanto ho capito non tutti i telefoni sembrano essere compatibili. Il mio scatta foto e registra video direttamente tramite un programma sul pc.​

Dovrebbe andare bene uno qualsiasi di quei supporti per agganciare uno smartphone all'oculare di telescopi e cannocchiali. Ci sono le cinesate da 5 Euro (che funzionano, ballerine e un po' macchinose) e i supporti di lusso come il Celestron coi movimenti micrometrici per centrare di preciso l'oculare. Li ho usati entrambi sia per hobby che al lavoro. Sono universali con qualsiasi oculare, basta che il cellulare sia in grado di scattare foto. Forse fanno fatica solo con gli oculari con scarsa estrazione pupillare, quelli con cui stai con l'occhio proprio attaccato al vetro.

Aggiunto dopo 4 minuti 17 secondi:

malu ha scritto:
17/01/2024, 21:45
In linea teorica non sarebbe un brutto esperimento......... non lo farei mai per non dover prelevare i pesci in natura e, cosa non meno importante, gli organismi del "pezzo di fosso" che vado a prendere in un dato momento, non avrebbero una corretta evoluzione costretti in 5 vetri.

Direi più la seconda. 
Lessi tempo fa l'esperienza di un acquariofilo della zona del lago di Bolsena con i guppy rinselvatichiti (aveva una specie di rubrica sul sito del giornale locale di Marta), quelli che purtroppo si trovano appunto nei fossi termali del viterbese. In vasca risultavano impestati di parassiti di tutti i tipi, eppure le pozze termali pullulavano di poecilidi. Evidentemente il fatto che si moltiplichino a dismisura compensa il fatto che siano dei lazzaretti con le pinne. 

Aggiunto dopo 11 minuti 34 secondi:

Pisu ha scritto:
16/01/2024, 23:26
Il nostro amico Lorenz lo aveva scoperto 150 anni fa

Ho l'Anello di Re Salomone a casa, se non ricordo male lui era più alla Father Fish, buttava dentro palate di fondale e qualche spinarello. Ma li teneva il tempo di osservarne il comportamento.​
​​​​
A quanto pare aveva anche acquari marini con anemoni negli anni '50, chissà come li teneva con la tecnica dell'epoca.
Annamatte ha scritto:
16/01/2024, 23:15
Allora mettiamo sempre i filtri, cambi d'acqua settimanali, sifoniamo il fondo, aggiungiamo i batteri senza attese e usiamo tutti i prodotti in commercio, carbonio liquido, antinitriti ecc. Stai dando ragione a chi dice che l'acquario non è la natura... ​

Aggiunto dopo 4 minuti 11 secondi:
A parte gli scherzi e le provocazioni ​  sono d'accordo anch'io che è giusta una via di mezzo, ma se funzionava era interessante, tutto qui.

  
Però scherzi a parte, ho notato una cosa interessante da quando tengo un acquario.
Se visito acquari pubblici anche enormi, mi casca l'occhio sulla tecnica. E mi rendo conto che quando ci sono vasche che devono riprodurre un certo ambiente per mostrare alcune specie particolari simulando il loro ambiente, l'obiettivo è fare stare bene gli animali, non creare una vasca che si regoli con cicli biologici e fitodepurazione. Dietro ci mettono sistemi di depurazione da paura e ricambio continuo d'acqua. D'altra parte è logico, devono fare funzionare un museo, non è un hobby da quattro vasche per passatempo.
Però fa riflettere.
 
Ho visto riprodotto pure un pezzo di fondale di un molo con tanto di rifiuti riprodotti (ovviamente niente di pericoloso per la vasca, una bottiglia di vetro e se non ricordo male pezzi di attrezzi da pesca), in questo modo.

Metodo Father Fish

Inviato: 18/01/2024, 2:05
di bitless
questo topic ha preso una deriva inaspettata ma che mi intriga
 
ho sempre pensato che fra noi acquariofili ci siano due correnti
ben distinte; quella degli esteti e quella degli osservatori, cioè
i due modi di vedere il mondo - chi guarda e si bea del bello e
chi guarda e si bea del tutto, anche dell'inaspettato
 
ad esempio io vedo la bellezza anche in una vasca piena di alghe
mentre invece altri vorrebbero solo una rappresentazione di un
mondo perfetto; il "loro" mondo perfetto (che, per carità, è un
desiderio del tutto condivisibile) rischia però di essere una
semplice utopia, perché la natura, l'evoluzione, l'entropia, non
fanno, né faranno mai, un bell'acquario, non un ambiente che
potremmo considerare "bello"
 
tutte le bellissime, stupende vasche degne di instagram sono
fake, clamorosamente artificiose ed indubbiamente volte ad
amplificare il nostro senso di potere sulla natura
 
ma secondo me non funziona così: la natura è sempre più
potente di ogni nostra decisione, che siano le alghe in vasca
o gli alberi sui palazzoni di Cernobyl
 
ci vorrebbe una visione... beh, diciamo "diversa" o almeno
un po' più umile

Metodo Father Fish

Inviato: 18/01/2024, 8:52
di Annamatte

bitless ha scritto:
18/01/2024, 2:05
questo topic ha preso una deriva inaspettata ma che mi intriga

ho sempre pensato che fra noi acquariofili ci siano due correnti
ben distinte; quella degli esteti e quella degli osservatori, cioè
i due modi di vedere il mondo - chi guarda e si bea del bello e
chi guarda e si bea del tutto, anche dell'inaspettato

ad esempio io vedo la bellezza anche in una vasca piena di alghe
mentre invece altri vorrebbero solo una rappresentazione di un
mondo perfetto; il "loro" mondo perfetto (che, per carità, è un
desiderio del tutto condivisibile) rischia però di essere una
semplice utopia, perché la natura, l'evoluzione, l'entropia, non
fanno, né faranno mai, un bell'acquario, non un ambiente che
potremmo considerare "bello"

tutte le bellissime, stupende vasche degne di instagram sono
fake, clamorosamente artificiose ed indubbiamente volte ad
amplificare il nostro senso di potere sulla natura

ma secondo me non funziona così: la natura è sempre più
potente di ogni nostra decisione, che siano le alghe in vasca
o gli alberi sui palazzoni di Cernobyl

ci vorrebbe una visione... beh, diciamo "diversa" o almeno
un po' più umile

Bellissimo discorso. Sono d'accordo, spessissimo ci attira una versione perfetta ma innaturale.

Metodo Father Fish

Inviato: 18/01/2024, 9:08
di malu

Scardola ha scritto:
18/01/2024, 1:28
D'altra parte è logico, devono fare funzionare un museo

Ma infatti...... Però, nel nostro piccolo, a mio modo di vedere, non c'è nulla di più soddisfacente di creare un piccolo ecosistema il più autosufficiente possibile, per poter osservare l'evoluzione del tanto amato "microcosmo".