Pro e contro dei senza filtro in nano acquari
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Pro e contro dei senza filtro in nano acquari
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- Giueli
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Il Dao di cui si può parlare non è l'eterno Dao...
Daodejing.
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Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
Daodejing.
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Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
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Forse frettolosamente ho posto domande che potevano sembrare "stupide" o evitabili con una ricerca sul forum.
Scusate L'OT
Rileggendo i messaggi, magari ho interpretato in modo errato il tono o l’intenzione delle tue parole,Alex Carbonari ha scritto: ↑06/06/2025, 16:11Dalle risposte che leggo vedo che i miei interventi hanno fatto passare un messaggio che non era mia intenzione trasmettere.
Forse frettolosamente ho posto domande che potevano sembrare "stupide" o evitabili con una ricerca sul forum.
Scusate L'OT
- Giueli
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Già,solo risposte ...
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Purtroppo quando non si parla a voce può succedere di fraintendersi. Come dice Rindez, non esistono domande stupide. Io ho solo cercato di illustrare, motivando, cosa farei io
@Giueli, ho letto il tuo intervento.
Sull'idea che una vasca vada ben pensata ho già detto che sono d'accordo, ed è la cosa che più conta quando si vuol partire con un acquario.
Inoltre, quello che hai scritto sui processi biologici in un corso d'acqua rispecchia grossomodo quelle che sono le mie conoscenze a riguardo.
Quindi partiamo da presupposti a grandi linee concondivisi e una visione comune. Il problema è che io arrivo a conclusioni diametralmente opposte alle tue.
Mi spiego quando dico "grossomodo" e "a grandi linee":
quando tu affermi che
Già questo mi dice qualcosa: e cioè che per me non è sufficiente tagliare un tassello di un fiume, di un lago o di un corso d'acqua qualunque e pensare che funzioni come se fosse collegato al resto.
Due pesci in 50 lt (senza contare le piante e il cibo) creeranno un carico organico maggiore o inferiore rispetto al nuotare in migliaia di metri cubi di acqua in movimento?
Poi ci sono due periodi che mi appaiono in contraddizione:
Da quanto scrivi, il filtro sarebbe dannoso in vasche ben pensate, in quanto avvantaggerebbe la componente batterica nel processo di depurazione.
Affermando ciò, però, mi dai implicitamente ragione. Se la vasca fosse in equilibrio come affermi ed il ciclo dell'azoto fosse stabilmente avviato, il filtro non svantaggerebbe i batteri presenti in vasca, dal momento che non ci sarebbe niente da smaltire.
Quindi metterlo o meno non farebbe differenza.
Come tu stesso affermi, invece, mettere un filtro avvantaggia i batteri perché li mette in condizioni ottimali per moltiplicarsi e proliferare.
Ne deduco che evitando di mettere il filtro si rallentata il ciclo dell'azoto, permettendo a sostanze indesiderate (ammoniaca e nitriti su tutti) di rimanere in acqua più a lungo. Come può questo essere un indice di qualità dell'acqua e stabilità del sistema? Io ci vedo l'opposto.
Ed attenzione che, se è vero che nel filtro ci sono i batteri, nello stesso spazio (proprio per l'abbondanza di cibo, tra cui i batteri stessi) trovano casa anche quei microrganismi che citavi tu e che concorrono a rendere stabile il sistema (amebe, ciliati, protozoi e anche alghe).
Questo è il mio ragionamento.
empty ha scritto: ↑09/06/2025, 12:31
Rileggendo i messaggi, magari ho interpretato in modo errato il tono o l’intenzione delle tue parole,Alex Carbonari ha scritto: ↑06/06/2025, 16:11Dalle risposte che leggo vedo che i miei interventi hanno fatto passare un messaggio che non era mia intenzione trasmettere.
Forse frettolosamente ho posto domande che potevano sembrare "stupide" o evitabili con una ricerca sul forum.
Scusate L'OT
Purtroppo quando non si parla a voce può succedere di fraintendersi. Come dice Rindez, non esistono domande stupide. Io ho solo cercato di illustrare, motivando, cosa farei io
@Giueli, ho letto il tuo intervento.
Sull'idea che una vasca vada ben pensata ho già detto che sono d'accordo, ed è la cosa che più conta quando si vuol partire con un acquario.
Inoltre, quello che hai scritto sui processi biologici in un corso d'acqua rispecchia grossomodo quelle che sono le mie conoscenze a riguardo.
Quindi partiamo da presupposti a grandi linee concondivisi e una visione comune. Il problema è che io arrivo a conclusioni diametralmente opposte alle tue.
Mi spiego quando dico "grossomodo" e "a grandi linee":
quando tu affermi che
Io non posso non pensare che in un corso d'acqua il volume di acqua presente sia enorme. Quindi la sostanza organica è (generalmente) enormemente diluita. Inoltre il sistema non è isolato come in un acquario, ma gode di un costante ricambio di acqua (immissari, sorgive, acque piovane, ecc.). Inoltre i fondali fanno da "filtro percolatore".Giueli ha scritto: ↑06/06/2025, 20:10In natura la sostanza organica che raggiunge un corso d’acqua, come foglie o escrementi, viene demolita da un gran numero di microorganismi, mentre i prodotti della mineralizzazione derivanti dal dilavamento delle rocce e dall’attività batterica, vengono assimilati dai vegetali.
Già questo mi dice qualcosa: e cioè che per me non è sufficiente tagliare un tassello di un fiume, di un lago o di un corso d'acqua qualunque e pensare che funzioni come se fosse collegato al resto.
Due pesci in 50 lt (senza contare le piante e il cibo) creeranno un carico organico maggiore o inferiore rispetto al nuotare in migliaia di metri cubi di acqua in movimento?
Poi ci sono due periodi che mi appaiono in contraddizione:
Da quanto scrivi, il filtro sarebbe dannoso in vasche ben pensate, in quanto avvantaggerebbe la componente batterica nel processo di depurazione.
Affermando ciò, però, mi dai implicitamente ragione. Se la vasca fosse in equilibrio come affermi ed il ciclo dell'azoto fosse stabilmente avviato, il filtro non svantaggerebbe i batteri presenti in vasca, dal momento che non ci sarebbe niente da smaltire.
Quindi metterlo o meno non farebbe differenza.
Come tu stesso affermi, invece, mettere un filtro avvantaggia i batteri perché li mette in condizioni ottimali per moltiplicarsi e proliferare.
Ne deduco che evitando di mettere il filtro si rallentata il ciclo dell'azoto, permettendo a sostanze indesiderate (ammoniaca e nitriti su tutti) di rimanere in acqua più a lungo. Come può questo essere un indice di qualità dell'acqua e stabilità del sistema? Io ci vedo l'opposto.
Ed attenzione che, se è vero che nel filtro ci sono i batteri, nello stesso spazio (proprio per l'abbondanza di cibo, tra cui i batteri stessi) trovano casa anche quei microrganismi che citavi tu e che concorrono a rendere stabile il sistema (amebe, ciliati, protozoi e anche alghe).
Questo è il mio ragionamento.
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Pro e contro dei senza filtro in nano acquari
È ininfluente , ciò che ho descritto avviene sia nel Rio delle Amazzoni che in una pozza di poche centinaia di litri.
Tant'è che vi sono laghi di milioni di litri morti e piccole pozze con un ottimo stato di salute e biodiversità.
Il discorso è sempre lo stesso,se ciò che entra è maggiore a ciò che si smaltisce il sistema prima o poi collassa a prescindere dalla quantità d'acqua.
Anche in acquario si può cambiare acqua,e ricordo che in natura, soprattutto alle latitudini tropicali le stagioni sono divise tra monsoniche e secche ,dove d'acqua nuova non ne vedono per mesi
Solo in corsi d'acqua a scorrimento veloce, non alleviamo mica trote
Dimentichi una cosa...la filtrazione meccanica che è un flagello per i micro invertebrati .
No sarebbe più rapido in quanto presenti altri micro invertebrati selezionati da milioni di anni ,che processano l'organico rendendolo più facilmente lavorabile dai batteri stessi.
Non in medesimo numero,in quanto ambiente studiato a favorire i batteri.
Neanche un acquario
È ininfluente , ciò che ho descritto avviene sia nel Rio delle Amazzoni che in una pozza di poche centinaia di litri.
Tant'è che vi sono laghi di milioni di litri morti e piccole pozze con un ottimo stato di salute e biodiversità.
Il discorso è sempre lo stesso,se ciò che entra è maggiore a ciò che si smaltisce il sistema prima o poi collassa a prescindere dalla quantità d'acqua.
Anche in acquario si può cambiare acqua,e ricordo che in natura, soprattutto alle latitudini tropicali le stagioni sono divise tra monsoniche e secche ,dove d'acqua nuova non ne vedono per mesi
Solo in corsi d'acqua a scorrimento veloce, non alleviamo mica trote
Dimentichi una cosa...la filtrazione meccanica che è un flagello per i micro invertebrati .
Alex Carbonari ha scritto: ↑09/06/2025, 17:32si rallentata il ciclo dell'azoto, permettendo a sostanze indesiderate
No sarebbe più rapido in quanto presenti altri micro invertebrati selezionati da milioni di anni ,che processano l'organico rendendolo più facilmente lavorabile dai batteri stessi.
Alex Carbonari ha scritto: ↑09/06/2025, 17:32nello stesso spazio (proprio per l'abbondanza di cibo, tra cui i batteri stessi) trovano casa anche quei microrganismi che citavi tu e che concorrono a rendere stabile il sistema (amebe, ciliati, protozoi e anche alghe
Non in medesimo numero,in quanto ambiente studiato a favorire i batteri.
Neanche un acquario
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Guarda che anche le scorregge al vento non vanno perse , casomai si trasformano.... cit. Marcello.
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Come può una costante circolazione di acqua essere ininfluente?
Non è una semplificazione dire che tutto avviene nello stesso modo?
Se così fosse, la seconda parte del tuo ragionamento non sarebbe possibile. Evidentemente ogni sistema è diverso, anche in funzione delle caratteristiche dell'acqua e del sistema che si prende in considerazione.
Di certo la stagionalità ha la sua influenza. Ma solo perché in natura ci sono condizioni estreme, non vuol dire che dobbiamo necessariamente replicarle in acquario. Di sicuro i pesci stanno meglio in un cattività che in natura.
Sei tu che hai detto che il filtro è dannoso perché avvantaggia una componente del processo (immagino ti riferisca ai batteri) a discapito di altre.
Quindi se c'è il filtro, avvantaggio i batteri. Se non c'è il filtro, avvantaggio i micro invertebrati.
I batteri possono proliferare solo in presenza di abbondante nutrimento processato a partire dalla sostanza organica. Se non c'è ammoniaca, non c'è sviluppo batterico. Quindi se mettendo il filtro aiuto lo sviluppo dei batteri, vuol dire che c'è ammoniaca da ossidare in nitrito. Senza di esso, l'ammoniaca rimarrebbe in vasca più a lungo, come i nitriti, del resto.
Per farlo funzionare dobbiamo fornire luce alle piante e nutrimento ai pesci, per non parlare di CO2 e fertilizzanti e rabbocco dell'acqua evaporata.
Senza un intervento da parte nostra, a lungo termine non sopravvivrebbe nulla al suo interno.
Come può una costante circolazione di acqua essere ininfluente?
Non è una semplificazione dire che tutto avviene nello stesso modo?
Se così fosse, la seconda parte del tuo ragionamento non sarebbe possibile. Evidentemente ogni sistema è diverso, anche in funzione delle caratteristiche dell'acqua e del sistema che si prende in considerazione.
Di certo la stagionalità ha la sua influenza. Ma solo perché in natura ci sono condizioni estreme, non vuol dire che dobbiamo necessariamente replicarle in acquario. Di sicuro i pesci stanno meglio in un cattività che in natura.
In che modo la presenza del filtro rallenterebbe il ciclo dell'azoto?
Sei tu che hai detto che il filtro è dannoso perché avvantaggia una componente del processo (immagino ti riferisca ai batteri) a discapito di altre.
Quindi se c'è il filtro, avvantaggio i batteri. Se non c'è il filtro, avvantaggio i micro invertebrati.
I batteri possono proliferare solo in presenza di abbondante nutrimento processato a partire dalla sostanza organica. Se non c'è ammoniaca, non c'è sviluppo batterico. Quindi se mettendo il filtro aiuto lo sviluppo dei batteri, vuol dire che c'è ammoniaca da ossidare in nitrito. Senza di esso, l'ammoniaca rimarrebbe in vasca più a lungo, come i nitriti, del resto.
L'acquario non sarebbe un sistema isolato?
Per farlo funzionare dobbiamo fornire luce alle piante e nutrimento ai pesci, per non parlare di CO2 e fertilizzanti e rabbocco dell'acqua evaporata.
Senza un intervento da parte nostra, a lungo termine non sopravvivrebbe nulla al suo interno.
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i sistemi isolati non esistono mai.
Che alcuni sistemi abbiano possibilità di scambio.superiori ad.altri...ovviamente è più che scontato, ma che possano esistere sistemi.isolati come da.correrta accezione del.termine, no.
Che un acquario sia un sistema isolato ovviamente no per.quello detto.sopra, in più direi che è un sistema che scambia.parecchio.con l'esterno...quindi.ben lontano.dal esserlo.
Sono.presenti sia.scambi.di materia.che entropici.
Direi più che altro che è un sistema difficilmente all'equilibrio...proprio perché gli.scambi.sono.abbondanti.e avvengono una moltitudine esagerata di processi al.suo.interno.
Quindi niente di.strano che se.vogliamo.allevarci.pesci e.coltivarci piante, dobbiamo aggiungere cibo e/o fertilizzanti.
Ma che il.filtro sia.presente o meno non c'entra nulla.con tutto questo.
i sistemi isolati non esistono mai.
Che alcuni sistemi abbiano possibilità di scambio.superiori ad.altri...ovviamente è più che scontato, ma che possano esistere sistemi.isolati come da.correrta accezione del.termine, no.
Che un acquario sia un sistema isolato ovviamente no per.quello detto.sopra, in più direi che è un sistema che scambia.parecchio.con l'esterno...quindi.ben lontano.dal esserlo.
Sono.presenti sia.scambi.di materia.che entropici.
Direi più che altro che è un sistema difficilmente all'equilibrio...proprio perché gli.scambi.sono.abbondanti.e avvengono una moltitudine esagerata di processi al.suo.interno.
Quindi niente di.strano che se.vogliamo.allevarci.pesci e.coltivarci piante, dobbiamo aggiungere cibo e/o fertilizzanti.
Ma che il.filtro sia.presente o meno non c'entra nulla.con tutto questo.
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Rileggendo, ho visto che sul sistema isolato stiamo dicendo la stessa cosa. Avevo capito l'opposto, chiedo venia.
Sul resto, però, resto perplesso su ciò che è stato detto.
Rindez ha scritto: ↑14/06/2025, 17:46
i sistemi isolati non esistono mai.
Che alcuni sistemi abbiano possibilità di scambio.superiori ad.altri...ovviamente è più che scontato, ma che possano esistere sistemi.isolati come da.correrta accezione del.termine, no.
Che un acquario sia un sistema isolato ovviamente no per.quello detto.sopra, in più direi che è un sistema che scambia.parecchio.con l'esterno...quindi.ben lontano.dal esserlo.
Sono.presenti sia.scambi.di materia.che entropici.
Direi più che altro che è un sistema difficilmente all'equilibrio...proprio perché gli.scambi.sono.abbondanti.e avvengono una moltitudine esagerata di processi al.suo.interno.
Quindi niente di.strano che se.vogliamo.allevarci.pesci e.coltivarci piante, dobbiamo aggiungere cibo e/o fertilizzanti.
Ma che il.filtro sia.presente o meno non c'entra nulla.con tutto questo.
Rileggendo, ho visto che sul sistema isolato stiamo dicendo la stessa cosa. Avevo capito l'opposto, chiedo venia.
Sul resto, però, resto perplesso su ciò che è stato detto.
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