Non so se in quattro pagine di post è stato fatto presente, comunque:
1) Spesso si sente dire che la foresta Amazzonica è "il polmone del mondo". Ni
In realtà fa "solo" un 20% dell'ossigeno prodotto mondialmente, gran parte del lavoro è fatto dalle nostre tanto care/odiate alghe, motivo per cui l'acidificazione degli oceani, oltre a fottere coralli & co, presenta un enorme problema, maggiore ancora del disboscamento intensivo.
Fun fact: furono proprio i cianobatteri, in tempi remoti, a trasformare la Terra, un pianeta privo di atmosfera (per come la conosciamo ora), in un gioiellino ossigenato.
Certo che comunque, col cambiamento climatico, il buco dell'ozono (che sta iniziando a sanarsi, finalmente), e l'effetto serra, TOGLIERE ossigeno e produrre ALTRA CO
2, è da criminali, e Bolsonaro andrebbe trattato come tale, sopratutto vista la natura dolosa degli incendi.
Senza però guardare tanto lontano, sono cose che accadono anche in casa nostra, ogni anno.
2) E' possibile scaricare un motore di ricerca (plug-in) di nome "Ecosia". E' gestita da un'associazione che sfrutta i ricavi delle pubblicità delle inserzioni per piantare alberi in giro per il mondo.
In media, 45 ricerche equivalgono ad un albero in più.
blog.ecosia.org
mette in chiaro guadagni, spese ed investimenti mensili.. meglio di così..
Una nota dolente (o forse no): sfrutta Bing come motore di ricerca (e non google)... ma visto quanto emerso in materia protezione/sfruttamento dati e cybersecurity con google, è un modo come un altro per mettergliela in quel posto... ossia usando la concorrenza.
3) Infine, ma non per ultimo, tutte queste azioni sono encomiabili, e ognuno fa ciò che riesce, ma se se si vuole veramente dare una mazzata all'inquinamento mondiale:
- RIdurre i consumi. E non di acqua, elettricità (cioè, anche), ma proprio ridurre la mentalità consumista di questi giorni. Gente che cambia cellulare/pc/tecnologia varia ogni 3 mesi. Avete idea dell'inquinamento prodotto dagli scavi dei metalli rari (spesso ad opera dei cinesi, che se ne sbattono altamente delle manovre ecologiche)?
- Ridurre tutto ciò che è di origine siderurgica: spesso c'è la credenza che la plastica sia l'inquinante peggiore al mondo.
Sì, non è biodegradabile e le microplastiche stanno creando problemi a tutte le forme di vita, ma un set in acciaio inox qualsiasi, non è da meno: per produrlo bisogna bruciare tanto di quel carbone da far impallidire qualsiasi Rockefeller
- Bisogna accettare che nucleare, eolico e fotovoltaico sono le uniche fonti energetiche possibili, e dove si riesce, geotermico e idroelettrico.
La gente sente "nucleare" e pensa a Chernobyll, quando non sa che in Francia ci sono DICIANNOVE centrali nucleari operative, da cui noi stessi acquistiamo elettricità...
Lo stockaggio delle scorie resta ancora un problema, ma si è arrivati, nel giro di 15 anni, a 3 diverse rigenerazioni di queste ultime... chissà cosa si potrebbe raggiungere come ricerca se tutte le risorse fossero puntate a risolvere questo problema (senza l'intervento di qualche emirato arabo che tenta di vendere il suo petrolio..)
L'idea di solo eolico/fotovoltaico è insensato, semplicemente perchè hanno un rendimento da schifo (<20%) e NON POSSONO fornire l'energia necessaria a tenere illuminata una città, figuriamoci a livello industriale.
Facile parlare (come fa la Danimarca) e sostenere di essere una nazione che "quest'anno ha generato tutta la sua elettricità da fonti rinnovabili" quando un'intera nazione conta lo stesso numero di abitanti del Lazio
Finchè si viaggia con il paraocchi e si pensa che nucleare = male, oppure eolico = antiestetico, tanto vale farci venire il cancro per le polveri sottili
Ci rifletterò 
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