Blackwater wild
Inviato: 03/02/2021, 14:42
Grazie a tutti per gli apprezzamenti.
Allora, le considerazioni che farò sono ovviamente ...imho, derivanti da semplici supposizioni e da un po’ (ahimè tanti...) di anni di acquari.
Ho fatto partire la vasca senza filtro affinché quei pochi batteri che possono svilupparsi in acqua così acida e tenera si sviluppino uniformemente (il fondo è alto circa 10 cm). Il filtro esterno, introdotto qualche giorno fa (tetra ex1200 caricato a siporax e con prefiltro sera), serve oltre che, come correttamente è stato detto, a garantire che nutrienti e calore si espandano equilibratamente in tutta la vasca, anche a tamponare le oscillazioni che, in un volume d’acqua comunque ridotto, sono inevitabili: cambi di temperatura durante l’ anno (il riscaldatore ora è tarato a 20 gradi, in estate mi aspetto temperature sopra i 25), eventuali picchi di nutrienti (oscillazioni nei ritmi di crescita delle piante, eventuali pesci morti ecc): diciamo che mal che vada, il filtro è inutile, ma se per qualche motivo la vasca inizia a sporcarsi, lo ritengo una valida ruota di scorta.
Nell’acquario marino il metodo berlinese, collaudatissimo, da risultati d’eccellenza perché pur funzionando senza un vero filtro biologico si basa su un accessorio (lo schiumatoio) che rimuove “a monte” eventuali picchi di inquinanti, e ciò nonostante le vasche sono sempre al...pelo ( parlo per esperienza personale). Negli acquari d’acqua dolce molto plantumati i rischi sono inferiori, ma in un black water, specialmente nei primi mesi, mi sembra tutto molto al limite: ho intenzione di introdurre un buon numero di pesci, cerco di adottare tutte le precauzioni possibili.
L’orchidea è un regalo della mia consorte; la superficie della vasca adesso è bella pienotta, non appena la trovo inserisco un po’ di Eichhornia crassipes e poi lascio che tutto cresca senza ulteriori aggiunte.
Non volendo usare carbone attivo, per schiarire l’acqua metto tanta pazienza e cambi abbondanti.
Allora, le considerazioni che farò sono ovviamente ...imho, derivanti da semplici supposizioni e da un po’ (ahimè tanti...) di anni di acquari.
Ho fatto partire la vasca senza filtro affinché quei pochi batteri che possono svilupparsi in acqua così acida e tenera si sviluppino uniformemente (il fondo è alto circa 10 cm). Il filtro esterno, introdotto qualche giorno fa (tetra ex1200 caricato a siporax e con prefiltro sera), serve oltre che, come correttamente è stato detto, a garantire che nutrienti e calore si espandano equilibratamente in tutta la vasca, anche a tamponare le oscillazioni che, in un volume d’acqua comunque ridotto, sono inevitabili: cambi di temperatura durante l’ anno (il riscaldatore ora è tarato a 20 gradi, in estate mi aspetto temperature sopra i 25), eventuali picchi di nutrienti (oscillazioni nei ritmi di crescita delle piante, eventuali pesci morti ecc): diciamo che mal che vada, il filtro è inutile, ma se per qualche motivo la vasca inizia a sporcarsi, lo ritengo una valida ruota di scorta.
Nell’acquario marino il metodo berlinese, collaudatissimo, da risultati d’eccellenza perché pur funzionando senza un vero filtro biologico si basa su un accessorio (lo schiumatoio) che rimuove “a monte” eventuali picchi di inquinanti, e ciò nonostante le vasche sono sempre al...pelo ( parlo per esperienza personale). Negli acquari d’acqua dolce molto plantumati i rischi sono inferiori, ma in un black water, specialmente nei primi mesi, mi sembra tutto molto al limite: ho intenzione di introdurre un buon numero di pesci, cerco di adottare tutte le precauzioni possibili.
L’orchidea è un regalo della mia consorte; la superficie della vasca adesso è bella pienotta, non appena la trovo inserisco un po’ di Eichhornia crassipes e poi lascio che tutto cresca senza ulteriori aggiunte.
Non volendo usare carbone attivo, per schiarire l’acqua metto tanta pazienza e cambi abbondanti.