cicerchia80 ha scritto: ↑30/04/2023, 15:40
Certcertsin ha scritto: ↑30/04/2023, 15:08
Ma magari neanche di malessere?
Dici che è questa la storia?
loro no, ma quando avvertono grossi cali di pressione atmosferica (i famosi cambi d'acqua in natura) sanno che le loro colonie saranno ridotte ai minimi termini e per preservare la specie ciò li induce in riproduzione
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Antonino vuole riprodurre i suoi ram boliviani?
Alza di un paio di gradi la temperatura, li nutre una settimana a cibo vivo o comunque proteico, al prossimo cambio di luna fa un cambio con acqua osmotica fredda (messa ad effetto pioggia ovviamente) abbatte le temperature di un paio di gradi che aveva aumentato almeno, pure se non ci riescono, ci provano immediatamente
Con i ramirezi può anche provare a tenerli in un sacchetto chiuso per un paio fi giorni, li mette in una vasca nuova e scaricheranno subito le uova
Dove posso trovare questi articoli? Perché sono sicuro che anche una sana lettura su questi temi non mi farebbe male.
Aspetterò il prossimo cambio di luna, ad ogni modo.
Per quello che potevo fare con la farina del mio sacco, ho fatto, ma senza risultati. Questo metodo mi manca, quindi, che ho da perdere? A breve facevo comunque conto di fare un cambio (sto provando il metodo acqua invecchiata) perché vorrei diminuire ulteriormente il KH che a 6 non mi fa tanta simpatia, ma nemmeno vorrei scendere a 3 come era agli inizi.
Successivamente, ma molto successivamente, farò lo stesso con questo da 57 litri. Essendo che gli Epiplatys si è deciso di darli via a causa di bruschi cambi di programma, questa vasca dovrà ospitare due Apistogramma Borellii che mi verranno ceduti dalla mia ragazza, dato che ha notato che i Borellii hanno cominciato a predare anche neocaridine un pò più grandi e ha deciso di puntare sul caridinaio (io invece vorrei continuare a farli convivere con le neocaridina visto che le adulte non le mangiano e sinceramente mi piace vedere i ciclidi andare a caccia) e questa coppia di Borellii siamo riusciti a farli riprodurre ed effettivamente c'è una cosa sulla quale ho fatto particolarmente attenzione:
Il pH della vasca in cui stanno i Borellii, senza CO
2 carica (usiamo la soluzione del lievito senza gelatina) sta sui 7,2/7,3.
Quando la CO
2 viene ricaricata, i primi due o tre giorni la CO
2 si diffonde ovunque in acquario con una forte pressione. Questo rende il pH acido da far scendere i valori a 6,5 circa, senza però portare mai l'indicatore della CO
2 sul giallo, ma al massimo un verde piuttosto chiaro. La CO
2, essendo bella potente i primi giorni, si disperde prepotentemente per tutto l'acquario e qui mi è venuto da pensare:
Non è che questa condizione, li faccia entrare in quella fase che simula gli sbalzi di uno di quelli che hai definito i cambia d'acqua in natura? La CO
2 è un gas abbastanza freddo e magari, con la temperatura a 26°, quelle bollicine fanno avvertire un'ipotetica pressione atmosferica?
Come effetto collaterale, c'è un abbassamento del pH che comunque avviene entro 24 ore e quindi può entrare in gioco l'articolo che hai mandato, più.
Certcertsin ha scritto: ↑30/04/2023, 15:08
Io vado nei boschi e guardo i castagni secolari .
Quando seccano o stanno per morire o son morti ai loro piedi nascono tantissimi figli.
Qui entra ipoteticamente in gioco quanto scritto invece da @
Certcertsin , in cui fa notare che ci sono maggiori probabilità di vedere avannotti in una zona in cui i castagni fanno entrare loro componenti in acqua (che siano le foglie o le radici o le cortecce stesse) rilasciando tannini, acidificicando magari in brevi tempi l'acqua, rilasciando acidi umici e tannini...
Possibile che quei 3 giorni di CO
2 possano emulare in qualche modo quelle condizioni?